Il tormentone del giorno in Rete è rappresentato senza ombra di dubbio dalla presunta epidemia colera a Napoli. Una questione che per forza di cose ci porta con la mente al 1973 e ai tanti morti registrati nel capoluogo campano proprio per questo virus. Dopo il titolo dell’edizione odierna di Libero, che come potrete notare dalla nostra immagine afferma senza mezzi termini che “torna il colera a Napoli“, occorre necessariamente un chiarimento per tutti coloro che temono una nuova epidemia, senza dimenticare il solito tormentone degli immigrati.
Una forzatura. Così possiamo definire quanto trapelato dalla testata di Vittorio Feltri. In primis perché un reale pericolo “colera a Napoli al momento non esiste. I medici che stanno seguendo il caso, infatti, secondo quanto riportato da TGCom, hanno voluto rassicurare la popolazione, affermando che la situazione sia “del tutto sotto controllo”. La donna sta bene, mentre preoccupano di più le condizioni del piccolo. In una situazione del genere occorre ricordare che la trasmissione del colera può avvenire per ingerendo acqua o alimenti contaminati dal batterio, ma soprattutto che il contagio diretto avviene solo attraverso una trasmissione oro-fecale. Insomma, con condizioni igieniche e sanitarie su standard decenti, è praticamente impossibile correre rischi.
Per quanto riguarda poi la questione degli immigrati e delle “risorse”, con cui si tende ad estremizzare alcune famose dichiarazioni di Laura Boldrini, ricordiamo che il “virus” (Sic!) è stato contratto da una donna e dal figlio di due anni che sono a tutti gli effetti residenti a Sant’Arpino, una volta rientrati dal Bangladesh. Infine, occorre aggiungere che se da un lato in Italia non si registravano casi analoghi dal 2008, in Europa ce ne sono decine ogni anno. Cosa vuol dire questo? Massima attenzione, ma anche la necessità di abbassare i toni parlando di colera a Napoli.
Insomma, su Napoli ne abbiamo lette di cotte e di crude in questi anni, come la notizia vera relativa alle dichiarazioni di De Magistris che in passato ha parlato di una moneta speciale (qui il nostro articolo), ma oggi 4 ottobre occorre smentire con forza il pericolo colera a Napoli, a maggior ragione dopo titoli come quelli di Libero che oltre ad essere troppo schierati da un punto di vista politico, alimentano anche un allarmismo inutile. Ricapitolando, ad oggi non esiste alcuno spiraglio per una potenziale epidemia (nonché il Vibrio Cholerae, tecnicamente, è un batterio gram negativo, ma non correggiamo mai le citazioni dirette, solo le annotiamo).
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