Circola nelle pagine Facebook vicine al mondo vegano questa immagine riportante un cartello con la scritta “Consumare carne tre volte alla settimana aiuta il tuo corpo” e l’annuncio di una multa per il valore di 6000 euro inflitta al supermercato “segnalato”.
Il testo che accompagna l’immagine è il seguente:
La sanzione di 6000 euro verrà notificata in mattinata al punto vendita che ha esposto questo cartello mendace, del quale è stata inoltre predisposta la rimozione.
E’ da una vita che aziende e società si prendono gioco del consumatore, inventando un sacco di menzogne sulle presunte proprietà benefiche della carne e portando avanti una costante propaganda disinformativa.
Purtroppo, a furia di sentire una bugia, milioni di italiani l’hanno accolta come verità indiscutibile ed assoluta, convinti di non poter sopravvivere senza assumere regolarmente carcasse in via di decomposizione.
A farne le spese non sono soltanto le persone, che spesso si ammalano a causa di uno stile di vita dannoso per il proprio organismo, ma stiamo parlando di innumerevoli animali miti ed intelligenti, trattati come oggetti, derubati della libertà ed eliminati sistematicamente.
All’interno di un supermercato in provincia di Padova, la nostra amica Alessandra Zanotto (admin di uno dei miei gruppi) si è imbattuta in questo cartello pubblicitario, che come potete vedere invitava i clienti a consumare carne per tre volte alla settimana, promettendo benefici fisici.
Un calo delle vendite nel reparto macelleria ha fatto correre ai ripari i responsabili del punto vendita, spingendoli ad ideare questa strampalata campagna pro carne?
Alessandra ha segnalato il tutto alla polizia forestale di Padova, la quale si è subito attivata per far rimuovere il cartello e sanzionare il punto vendita, reo di aver dichiarato falsità e dato il via ad una campagna priva dell’autorizzazione da parte del Ministero della Salute.
Siamo giunti nell’epoca del cambiamento e non è più ammissibile che venga fatta della pubblicità ingannevole, soprattutto quando un certo tipo di alimentazione, diffusa su larga scala e ricca di proteine animali, diventa causa di disastri ambientali, patologie cardiovascolari e varie forme di cancro, oltre a decretare la messa in schiavitù e l’uccisione di miliardi di esseri senzienti.
Iniziamo a dire le cose come stanno alla gente, facciamo vedere in quali condizioni vengono detenuti gli animali all’interno degli allevamenti intensivi, luoghi molto differenti dalla fattoria fiabesca descritta nei rassicuranti spot televisivi.
Facciamo leggere alle persone gli studi che dimostrano quanto sia dannoso l’eccesso di proteine animali al quale sono state abituate e mettiamo sul mercato maggiori alternative totalmente vegetali, lasciando in pace gli animali almeno per il 50% dei prodotti in commercio.
A voi che siete così attaccati al passato, resta solo da affermare un parere soggettivo come il seguente:
“La carne è buona”.
Quando si tratta invece di fornire dati oggettivi, questi non giocano mai a vostro favore.
Chiunque dovesse notare pubblicità ingannevoli all’interno di supermercati o altri punti vendita, lo segnali al Corpo forestale dello Stato, che per quanto ci riguarda si è rivelato molto efficiente e tempestivo.
Dopo questa vicenda, in che modo gli onnivori potranno portare avanti le già deboli argomentazioni in difesa di tradizioni ancestrali, che mal si adattano ad una società moderna come la nostra?
Comunque sia, ho rimosso dalla locandina il marchio ed il nome della catena di supermercati, perchè una delle regole di questa pagina è di non parlare mai di aziende specifiche, ma di fare discorsi generali rivolti a quel tipo di mercato.
“Colpirne uno per educarne cento” può andar bene come filosofia, ma per me è indifferente chi sia quell’uno, e non credo sia rilevante neppure per i milioni di animali che oggi verranno sgozzati nei mattatoi.
Io sono il primo a darvi questa notizia, visto che la segnalazione è partita da Alessandra, ma sicuramente nei prossimi giorni se ne parlerà abbondantemente anche altrove sul web.
Credo si tratti di una grande ed importantissima vittoria, oltre ad essere un esempio per futuri casi analoghi.
Il Corpo Forestale dello Stato è stato contattato via email da Rodolfo Nasini, il quale ha commentato direttamente nel post Facebook de “Il Moralizzatore vegano”.
L’email di risposta da parte della forestale è stata diffusa su Facebook, la riportiamo di seguito:
Buongiorno sig. Nasini, Le rispondo in merito alla notizia relativa al cartello in materia di consumo carne. La notizia pubblicata su alcuni blogs è parzialmente vera. Il CFS del Veneto ha contestato l’indicazione data con il cartello de quo perchè non rispetta, a nostro avviso, quanto previsto dal regolamento CE n. 1924/ 2006 in materia di indicazioni sulla salute di cui agli artt. 4, 5, 6, 10 , potendo potenzialmente indurre in inganno il consumatore ai sensi dell’art. 2 D.lgs. 109/92. Quanto contestato non ha nulla a che fare con l’alimentazione vegana o vegetariana, nè con le proprietà e le caratteristiche nutrizionali della carne, argomenti che non rientrano nelle materie oggetto dei nostri compiti istituzionali. Resto a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti. Distinti saluti.
La multa c’è stata, ma perché il cartello non rispettava il regolamento CE n. 1924/ 2006 in materia di indicazioni sulla salute (vi forniamo anche il PDF), precisamente gli articoli 4,5,6 e 10. Ecco cosa dice l’articolo 10, comma 2:
2. Le indicazioni sulla salute sono consentite solo se sull’etichettatura o, in mancanza di etichettatura, nella presentazione e nella pubblicità sono comprese le seguenti informazioni:
a) una dicitura relativa all’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano;
b) la quantità dell’alimento e le modalità di consumo necessarie per ottenere l’effetto benefico indicato;
c) se del caso, una dicitura rivolta alle persone che dovrebbero evitare di consumare l’alimento, e
d) un’appropriata avvertenza per i prodotti che potrebbero presentare un rischio per la salute se consumati in quantità eccessive.
Riportiamo, inoltre, il testo dell’art. 2 D.lgs. 109/92 concernente l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari, il quale comprende ogni tipo di alimento, che sia esso carne, frutta o verdura o derivati di essi:
Art. 2. Pubblicità
1. L’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari non devono indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto e precisamente sulla natura, sulla identità, sulla qualità, sulla composizione, sulla quantità, sulla durabilità, sul luogo di origine o di provenienza, sul modo di ottenimento o di fabbricazione del prodotto stesso.
2. L’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari, fatte salve le disposizioni applicabili alle acque minerali naturali ed ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare, non devono essere tali da indurre ad attribuire al prodotto proprietà atte a prevenire, curare o guarire malattie umane ne’ accennare a tali proprietà che non possiede; non devono, inoltre, evidenziare caratteristiche particolari, quando tutti i prodotti alimentari analoghi possiedano le stesse caratteristiche.
Seguendo quanto riportato nel regolamento CE, qualunque cartello riportante solo “Consumare cipolle fa bene” sarebbe stato multato lo stesso. Ribadiamo che la suddetta multa non ha nulla a che vedere con l’alimentazione vegana o vegetariana e con le caratteristiche nutrizionali della carne.
Riportiamo, inoltre, quanto riportato dal sito del Ministero della Salute in termini di “Alimentazione corretta” (PDF):
Carne, pesce, uova e legumi
Questi alimenti hanno la funzione principale di fornire proteine, una classe di molecole biologiche che svolge una pluralità di funzioni. Partecipano alla “costruzione” delle diverse componenti del corpo, favoriscono le reazioni chimiche che avvengono nell’organismo, trasportano le sostanze nel sangue, sono componenti della risposta immunitaria: forniscono energia “di riserva”, aiutano l’assorbimento di alcune vitamine e di alcuni antiossidanti, sono elementi importanti nella costruzione di alcune molecole biologiche.
Un insufficiente apporto di proteine può compromettere queste funzioni (per esempio si può perdere massa muscolare), ma un eccesso è altrettanto nocivo: le proteine di troppo vengono infatti trasformate in depositi di grasso e le scorie di questa trasformazione diventano sostanze, che possono danneggiare fegato e reni; un consumo eccessivo favorisce la comparsa di obesità, malattie cardiovascolari e tumori.
Le carni, in particolare quelle rosse, contengono grandi quantità di grassi e colesterolo. Pertanto vanno consumate con moderazione, così come le uova, il cui tuorlo contiene un’elevata quantità di colesterolo.
Vanno consumati con maggior frequenza il pesce, che ha un effetto protettivo verso le malattie cardiovascolari (contiene i grassi omega-3) e i legumi, che rappresentano la fonte più ricca di proteine vegetali e sono inoltre ricchi di fibre.
Il Ministero della Salute non sconsiglia il consumo di carne, ma ne sconsiglia un consumo eccessivo. Per di più consiglia un consumo, con maggior frequenza, di pesce.
Riportiamo quanto riportato dal sito del Ministero della Salute in termini di “Mangiare sano e con gusto” (PDF):
Varia spesso le tue scelte
Il modo più semplice e sicuro per garantire un apporto adeguato di energia e nutrienti è quello di variare il più possibile le scelte e di combinare, opportunamente, i diversi alimenti. I principali gruppi di alimenti, (oltre quello costituito dalla verdura e dalla frutta che deve essere sempre presenti a tavola), sono:
- cerali (esempio pane, pasta, riso ecc) che devono essere presenti ad ogni pasto principale
- latte e derivati la cui funzione principale è fornire calcio in forma altamente assorbibile e utilizzabile dall’organismo
- pesce, carne e uova che forniscono proteine di alta qualità
- grassi da condimento, il cui consumo deve essere contenuto, dando la preferenza all’olio extravergine di oliva.
Per una dieta completa ed equilibrata, nell’alimentazione quotidiana devono essere presenti gli alimenti di ogni gruppo ricordando che, oltre ad un adeguato consumo di frutta, verdura, legumi e cereali,
è salutare:
- mangiare più spesso il pesce (sia fresco che surgelato),
- non eccedere nell’uso del sale,
- moderare il consumo di alimenti e bevande dolci nel corso della giornata, preferendo i prodotti da forno della tradizione italiana (biscotti e torte non farcite)
- bere acqua in grande quantità.
Riportiamo di seguito i 10 consigli degli esperti pubblicati dal sito del Ministero della Salute (PDF):
- Bevi ogni giorno acqua in abbondanza
- A tavola varia le tue scelte
- Fai sempre una sana prima colazione ed evita di saltare i pasti
- Consuma almeno 2 porzioni di frutta e 2 porzioni di verdura ogni giorno
- In una dieta equilibrata i cereali (pane, pasta, riso etc.) devono essere consumati quotidianamente
- Mangia pesce almeno 2 volte alla settimana (fresco o surgelato)
- Ricordati che i legumi forniscono proteine di buona qualità e fibre
- Limita il consumo di grassi, soprattutto quelli di origine animale, privilegiando l’olio extravergine di oliva
- Non eccedere nel consumo di sale
- Limita il consumo di dolci e di bevande calori che nel corso della giornata
E soprattutto… Evita le diete “fai da te” e rivolgiti sempre al tuo medico di fiducia.
Abbiamo contattato direttamente la polizia forestale di Padova all’indirizzo email cites.padova@corpoforestale.it. Riportiamo di seguito la risposta del Commissario Capo Elisabetta Tropea del Corpo Forestale dello Stato – Comando Regionale Veneto e Referente Controlli Agroalimentari e Agroambientali:
Mi preme precisare che la sanzione è scaturita da un normale controllo sulla corretta etichettatura dei prodotti agroalimentari e che come già ribadito e nella mail correttamente riportato, abbiamo rilevato il mancato rispetto della normativa in materia.
Quanto contestato non ha nulla a che fare con l’alimentazione vegana o vegetariana, nè con le proprietà e le caratteristiche nutrizionali della carne, argomenti che non rientrano nelle materie oggetto dei nostri compiti istituzionali.
Altre contestazioni (o multe come vengono chiamate nella mail) sono state notificate, per le medesime violazioni, anche per prodotti alimentari diversi dalla carne, come funghi, legumi e cereali.
Si resta a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti.
Commissario Capo Elisabetta Tropea
Corpo Forestale dello Stato – Comando Regionale Veneto
Referente Controlli Agroalimentari e Agroambientali
Bufale.net è in grado di dimostrare di essere in possesso dell’email sopra citata.
Nessun giudizio da parte nostra è stato posto nei confronti della pagina Facebook “Il Moralizzatore vegano”, del suo gestore o della signora Alessandra Zanotto (la quale ha fatto il suo dovere segnalando tale cartello).
Nel nostro articolo ci siamo interessati e abbiamo trattato solo delle motivazioni fornite dalla polizia forestale al signor Rodolfo Nasini, motivazioni confermate a Bufale.net dal Commissario Capo Elisabetta Tropea del Corpo Forestale di Stato – Comando Regionale Veneto e Referente Controlli Agroalimentari e Agroambientali.
La disinformazione (e non bufala, cioè burla, che è cosa ben diversa) è dovuta al fatto che utenti Facebook si erano posti il quesito in merito al legame tra la multa e il consumo di carne. Quesito posto probabilmente dal signor Rodolfo Nasini alla polizia forestale, la quale ha riposto gli stessi concetti sopra riportati nell’email da noi ricevuta dal Commissario Capo Elisabetta Tropea del Corpo Forestale di Stato – Comando Regionale Veneto e Referente Controlli Agroalimentari e Agroambientali.
Se nel post della pagina Facebook “Il Moralizzatore vegano” fosse stata specificata e spiegata la motivazione della multa inflitta dalla polizia forestale (riguardo alle violazioni contestate al cartello) spiegando che poteva capitare con qualunque tipo di alimento se non rispettati i riferimenti legislativi italiani ed europei (il regolamento CE n. 1924/ 2006 e il D.lgs. 109/92 citati dalla polizia forestale riguardano ogni prodotto), e non solo riferimenti ad “un certo tipo di alimentazione” e al consumo di carne, non ci sarebbe stato bisogno di scrivere questo articolo chiarificatorio per gli utenti Facebook che si erano posti il quesito.
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