Il 9 gennaio 2016 il sito Riscattonazionale.it pubblica un articolo dal titolo “Choc in Turchia, governo approva la pedofilia: “padre può far sesso con figlia di 9 anni”“. Il testo dell’articolo è un copia incolla dell’articolo de Il Giornale, sempre del 9 gennaio 2016, dal titolo “Una fatwa scuote la Turchia: così viene incitata la pedofilia“, il quale ci fa già pensare ad un evidente titolo clickbait da parte del sito Riscattonazionale.it. Veniamo ai contenuti dell’articolo:
Il Consiglio governativo per gli affari religiosi definisce “controversi” i rapporti fra padre e figlie minori, ma chiarisce che le bimbe “non devono avere meno di dieci anni”
La Turchia laica è sotto choc per una fatwa pubblicata dal Consiglio per gli affari religiosi (Diyanet) in cui non si esclude la liceità di rapporti incestuosi tra padre e figlia “a patto che quest’ultima abbia più di nove anni.”
La massima autorità religiosa in Turchia, tutelata dalla legge con il compito di “illuminare i cittadini in merito all’islam”, ha risposto sul proprio sito internet a una domanda di un utente anonimo circa la validità del matrimonio in caso che il marito dovesse provare sentimenti “lussuriosi” verso la propria figlia. All’anonimo internauta è stato risposto che la questione era controversa e che gli studiosi islamici in materia non forniscono una risposta univoca.
La scuola hanafita citata tra gli altri dal Diyanet, vieterebbe queste manifestazioni d’affetto morboso, ma nella fatwa viene anche specificato che “le figlie in ogni caso devono avere più di nove anni e il contatto non dev’essere così stretto da risvegliare sentimenti peccaminosi nel padre”. Un parere che ha immediatamente scatenato la durissima reazione dell’opinione pubblica e della stampa, che ha accusato il Diyanet di istigare alla pedofilia, costringendo il Consiglio per gli affari religiosi a rimuvovere la fatwa dal proprio sito, che è stato chiuso “per manutenzione”.
Dal Diyanet si sono difesi spiegando che “tutte le opinioni che mancano di giudizio e morale non possono essserci attribuite“, e anzi attaccando l’autore della domanda, che sarebbe stata posta in modo tendenzioso grazie a “trucchetti” e “giochi di parole”. Per buona misura, hanno poi minacciato di querela chiunque pubblichi questa storia.
Poco tempo fa lo stesso Diyanet aveva pubblicato un’altra fatwa in cui si bollava come sconveniente che coppie non sposate camminassero per mano, convivessero o trascorressero troppo tempo insieme.
Rendiamoci conto che passare da “la massima autorit religiosa in Turchia ha risposto sul proprio sito internet ad una domanda di un utente anonimo” a “Governo approva la pedofilia” ce ne passa di acqua sotto i ponti. Tra le altre cose nell’articolo non viene in alcun modo scritto che il Governo di Ankara ha approvato la pedofilia.
Nell’articolo de Il Giornale, e nel copia incolla di Riscattonazionale.it, viene linkato un articolo del sito Birgun.net dell’8 gennaio 2016, fonte della notizia riportata da Il Giornale stesso.
Riportiamo di seguito il comunicato stampa del Consiglio governativo per gli affari religiosi dell’8 gennaio 2016:
BASIN AÇIKLAMASI
Bugün bazı internet sitelerinde Din İşleri Yüksek Kurulu Başkanlığı Dini Bilgilendirme Platformu’na dayandırılarak verilen ifadeler ve bu çerçevede metinde yer alan akıl ve ahlaktan yoksun görüşler Din İşleri Yüksek Kurulumuza ve Başkanlığımıza isnat edilemez.
Elektronik ortamda türlü hile ve desiselerle, çeşitli kelime oyunlarıyla, kendisini vatandaş yerine koyarak platforma soru sorup aldığı cevapları da tahrif ederek, bunu Başkanlığımızı itibarsızlaştırmanın bir yöntemi olarak kullanmak hiçbir akıl ve vicdan tarafından kabul edilemez.
Bazı medya kuruluşları tarafından bu tür sapkın, çarpık yorum ve değerlendirmelerin bütün bir topluma Başkanlığımızın görüşü olarak takdim edilmesi hiçbir ahlaki temelle ve duyarlılıkla ilişkilendirilemez.
Söz konusu haberle ilgili olarak tüm yasal haklarımızı kullanacağımızı kamuoyuna saygıyla duyuruyoruz.
Diyanet İşleri Başkanlığı
Basın ve Halkla İlişkiler Müşavirliği
In pratica, le dichiarazioni riportate nella risposta secondo il Consiglio sono irragionevoli, immorali e non possono essere attribuite al Consiglio superiore degli affari religiosi e alla sua Presidenza. Altro che “approvazione”.
C’è da dire che nel comunicato vi è un attacco verso l’utenza che, secondo loro, avrebbe posto la domanda per trarre in inganno con giochi di parole e screditare il Consiglio e la sua Presidenza. Potevano stare più attenti.
Insomma, ci troviamo di fronte ad una domanda di un utente anonimo e ad una risposta scandalosa pubblicata nel sito turco, risposta che ha creato scandalo e che lo stesso Consiglio ha bocciato come proprio. Il giorno dopo la notizia viene riportata in Italia da Il Giornale che a sua volta viene copiato e incollato da Riscattonazionale inventandosi di sana pianta e riportando tale titolo che la pedofilia sarebbe stata approvata dal Governo Turco, cosa del tutto falsa.
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