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DISINFORMAZIONE Choc: animali sgozzati vivi in centro profughi per la festa islamica – Bufale.net


Il metodo è ormai noto: copiare e incollare un articolo scritto da una testata o da un sito internet, modificarlo ad arte ed eventualmente aggiungerne informazioni non riportate neppure da altri. Per cosa? Per rendere l’articolo virale sfruttando l’indignazione, alimentando l’odio e monetizzando attraverso i banner pubblicitari.
I nostri lettori, in seguito all’articolo riguardante il caso della festa islamica del sacrificio e il Comune di Como, ci segnalano un articolo pubblicato il 25 settembre 2015 dal titolo “Choc: animali sgozzati vivi in centro profughi, per la festa islamica” dal solito VoxNews (in seguito copiato e incollato da Catenaumana). Ne riportiamo il testo:

LO SGOZZAMENTO RITUALE ISLAMICO E’ AVVENUTO NEL CENTRO DELLA ‘CROCE ROSSA’ DI SETTIMO TORINESE
Nuovo record di arrivi in Piemonte. Nel centro della Croce Rossa di Settimo Torinese, sono transitati oltre 450 i clandestini che, partiti con bus granturismo da Sicilia e Calabria, sono stati accolti nel centro, e poi smistati in hotel delle 8 province piemontesi. A spese dei contribuenti. Osceno.
Ieri sgozzamento a Settimo – Ai musulmani presenti nel campo, è stato permesso celebrare la cosiddetta “festa del sacrificio e dello sgozzamento”, con la rituale offerta di un animale, che è stato sgozzato in loco secondo il rito islamico: vivo e morto per dissanguamento. In spregio dei diritti degli animali: prima di tutto, quello di non soffrire inutilmente.
Prende intanto sempre più corpo il progetto di realizzare un «hotspot», un centro transiti per identificazione e foto-segnalazione, nelle casette dove sono accolti, per ora, i finti profughi del progetto Sprar, destinati ad altre strutture.

Adesso vi riportiamo l’articolo pubblicato sempre il 25 settembre 2015 da La Stampa dal titolo “Profughi, nuovo record di arrivi nel centro di Settimo“:

Oltre 450 persone in poche ore, ultimi giorni per l’hub riservata ai transiti, presto smantellato. Celebrata la ”Festa del Sacrificio” degli islamici
Nuovo record di arrivi nel centro della Croce Rossa di Settimo Torinese. Sono oltre 450 i profughi che, partiti da Sicilia e Calabria, sono stati accolti nelle tende riservata ai transiti. Per tutti è stato trovato un rifugio nelle strutture delle 8 province piemontesi. Ieri è stata una giornata di festa per i musulmani presenti nel campo, hanno celebrato la festa del sacrificio, con la rituale offerta di un animale, secondo il rito islamico, per i «giorni della letizia». Intanto sembra tramontare l’ipotesi di costituire un hub nell’Astigiano, per le resistenze di chi ancora risiede nell’ex caserma dell’Aeronautica Militare di Castel Govone.
Prende sempre più corpo il progetto di realizzare un «hotspot», un centro transiti per identificazione e foto-segnalazione, nelle casette dove sono accolti, per ora, i profughi del progetto Sprar, destinati ad altre strutture. I posti a disposizione sono 150, un buon punto di partenza.

Come dicevamo in precedenza: “copiare e incollare un articolo scritto da una testata o da un sito internet, modificarlo ad arte ed eventualmente aggiungerne informazioni non riportate neppure da altri“.
Nella seguente immagine gli articoli a confronto, con la medesima struttura, con le parti copiate evidenziate in giallo, mentre in rosso le parti aggiunte ad arte riguardanti il presunto sgozzamento presso il centro della Croce Rossa:

L’articolo di VoxNews non è altro che un copia incolla dell’articolo de La Stampa, debitamente modificato e arricchito da informazioni false: non vi è alcuna fonte a riguardo e non si trovano riscontri in merito ad un presunto sgozzamento di animali vivi all’interno della struttura della Croce Rossa.
Abbiamo contattato telefonicamente il direttore del centro, il comandante Ignazio Schintu, il quale ci ha gentilmente inviato la seguente comunicazione scritta:

Buongiorno, la ringrazio per avermi contattato e, in un modo totalmente lecito, aver chiesto spiegazioni in merito alle voci relative alla festa del sacrificio. Le posso dire, per certo, che nessun animale è stato sgozzato vivo presso il centro. È vero che è stato organizzato un momento di preghiera e di festa, ma la carne utilizzata è stata acquistata, come di consueto, dal nostro fornitore, che è la MARR di Torino. Ci tengo a specificare che ci atteniamo scrupolosamente alle norme HACCP per la manipolazione dei cibi, e che la dieta, sia degli ospiti che degli operatori è definita dal responsabile sanitario del centro. Da ultimo, in un luogo di Croce rossa, alla luce di quei principi che motivano ed animano il nostro operato, in primis quello di umanità, non ci presteremmo mai a pratiche così cruente. Restando a disposizione per ogni eventualità, porgo i più cordiali saluti.
Ignazio Schintu

Le legge italiana riguardo la macellazione rituale è ben chiara e mai sarebbe stata permessa tale pratica dalla Croce Rossa di Settimo Torinese, anche perché sarebbero stati perseguiti per legge e molto quotidiani e politici si sarebbero scatenati come nel caso contestato a Como.

La legge italiana

Esistono leggi ben chiare in fatto di macellazione degli animali, basta citare il caso di un gruppo di credenti musulmani che sgozzarono un animale nel proprio giardino lo scorso anno, caso in cui intervennero l’Usl locale insieme alla polizia. Infatti i credenti di religione islamica sono tenuti a rispettarle: il tutto avviene in apposite macellerie, aventi la “certificazione Halal“, in cui vengono macellati secondo le norme rituali islamiche e nel rispetto della legge italiana.
In Italia la macellazione rituale è consentita dal 1980 (DM 11/06/1980) e riguarda sia i riti islamici che ebraici:

Articolo 1
Si autorizza la macellazione senza preventivo stordimento eseguita secondo i riti ebraico ed islamico da parte delle rispettive comunità.
Articolo 2
La macellazione deve essere effettuata da personale qualificato che sia perfettamente a conoscenza ed addestrato nell’esecuzione dei rispettivi metodi rituali.
L’operazione dovrà essere effettuata mediante un coltello affilatissimo in modo che possano essere recisi con un unico taglio contemporaneamente l’esofago, la trachea ed i grossi vasi sanguigni del collo.
Articolo 3
Nel corso della operazione debbono essere adottate tutte le precauzioni atte ad evitare il più possibile sofferenze ed ogni stato di eccitazione non necessario. A tal fine gli animali debbono essere introdotti nella sala di macellazione solo quando tutti i preparativi siano stati completati. Il contenimento, la preparazione e la iugulazione dei medesimi debbono essere eseguiti senza alcun indugio.
Articolo 4
Può essere autorizzata la macellazione senza preventivo stordimento eseguita secondo il rito islamico nei macelli riconosciuti idonei all’esportazione di carni ai sensi dell’art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 1961 n. 264 a condizione che:
1) la macellazione avvenga nel rispetto delle disposizioni di cui ai precedenti articoli 2 e 3;
2) i titolari di detti macelli ne facciano espressa richiesta, ai fini dell’esportazione nei Paesi islamici al Ministero della sanità, che, previo sopralluogo, procederà ad accertare che esistano le condizioni a che gli animali vengano macellati in conformità delle disposizioni di cui agli articoli n. 2 e 3.

La macellazione, o lo “sgozzamento” degli animali, non può assolutamente avvenire in pubblica piazza, nemmeno in un centro come quello gestito dalla Croce Rossa.
Ricordiamoci che durante la pasqua cristiana vengono uccisi numerosi agnelli, tema abbastanza discusso anche con relative bufale.

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