In un recente articolo pubblicato da Dagospia il 20 giugno 2015, il quale viene preso a sua volta da LiberoQuotidiano, si sostiene che il matrimonio di Cesare Battisti sia un trucco per diventare cittadino brasiliano ed evitare l’estradizione.
Quanto riportato da LiberoQuotidiano non è esatto, le regole in merito all’estradizione son ben diverse. Cesare Battisti, diventando cittadino brasiliano, eviterebbe di fatto la probabile espulsione decisa da parte del tribunale federale di Brasilia, ma attualmente “congelata” in seguito al ricorso degli avvocati. Parliamo di espulsione e non di estradizione, distinzione ben precisata dalla giudice che si era occupata del caso, ritenendo che Battisti è uno straniero senza documenti in territorio brasiliano e non ha il diritto di rimanerci o di ottenere un permesso di residenza, cercando di annullare la concessione del permesso di soggiorno da parte del governo al terrorista italiano. Le vie di uscita per Battisti, a quel punto, sarebbero i due Paesi dove passo dopo la fuga dall’Italia: Messico e Francia.
L’ordinanza di espulsione venne bloccata, siccome si trattava di una decisione presa da un tribunale di primo grado. A questo punto il matrimonio risulterebbe valido per l’acquisizione della cittadinanza, quindi permettendo di fatto la sua permanenza sul territorio brasiliano.
Cosa dice, però, la legge brasiliana in merito all’estradizione di un cittadino brasiliano? In Brasile è permessa l’estradizione sia di stranieri che per i cittadini naturalizzati, e può avvenire per reati commessi prima dell’acquisizione della cittadinanza brasiliana ad eccezione dei reati legati alla droga (questa vale sia per prima e dopo). Il Brasile non permette comunque l’estradizione per reati politici o d’opinione, ma gli atti terroristici non sono coperti da questa eccezione.
Ecco quanto riportato dal sito Egov.ufsc.br, portale e-government brasiliano, sul sistema di estradizione previsto in Brasile:
1.2 REQUISITOS PARA A CONCESSÃO DA EXTRADIÇÃO
Sob a ótica do direito comparado, as leis brasileiras sobre extradição são condizentes com grande parte leis internas de outros países e com os textos convencionais contemporâneos sobre o tema. A extradição propriamente dita depende de alguns pressupostos, entre eles, o primeiro diz respeito à pessoa, mais especificamente sobre a nacionalidade. O Brasil, assim como a maioria dos outros países, não extradita nacionais, com exceção a naturalizados acusados por crimes anteriores a sua naturalização, conforme preceitua o artigo 5, inciso LI, da Constituição Federal[21].Contudo, a legislação brasileira não determina a impunidade, se habilitando, nos termos do art.7º do Código Penal, a julgar crimes praticados por brasileiro no exterior.
Come la maggior parte dei Paesi del mondo, i propri cittadini non vengono estradati, ma il Brasile parla chiaro fin dall’articolo 5 della propria Costituzione:
LI – nenhum brasileiro será extraditado, salvo o naturalizado, em caso de crime comum, praticado antes da naturalização, ou de comprovado envolvimento em tráfico ilícito de entorpecentes e drogas afins, na forma da lei;
Affermare che Cesare Battisti eviterà l’estradizione diventando cittadino brasiliano è totalmente falso. Non è ancora finita, Battisti potrebbe comunque rischiare di essere estradato.
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