Ci vuole poco per, anche in buona fede, creare problemi.
A volte basta diffondere una notizia “troppo bella per essere vera”. Ad esempio perché vera non è. Partiamo dal comune di Bormida, che ancora ieri veniva descritto dalla blogosfera (e dalla stampa) come amministrato da un sindaco latore di una curiosa e benefica iniziativa
Tale misura ha permesso un ripopolamento non indifferente dei centri storici ed un discreto afflusso di turisti, che hanno contribuito tra l’altro a garantire un sicuro apporto economico alla popolazione già residente in termini di turismo. Daniele Galliano, il sindaco di Bormida, ha adottato una nuova misura per prevenire la scomparsa del piccolo comune, offrendo duemila euro, oltre a bonus di vario tipo, a chiunque decida di trasferirsi. Il primo cittadino ha inoltre avviato, a partire dal 2014, un programma di affitti a prezzi ridotti, a partire da 50 euro per le case normali, fino a 120 euro per quelle più grandi.
Duemila euro per chi si trasferisse, bonus di ogni tipo, lavoro calmierato… in una cascata di benefici che, in alcune iterazioni della storia, si sono spinte a promesse di lavoro assicurato per tutti gli aderenti all’iniziativa.
Quindi, riassumendo, per una manciata di giorni il popolo della Rete, di tutta la Rete, è stato convinto che esiste un comune dove ti pagano per trasferirti, ti danno casa a prezzi ridotti e ti trovano anche il famigerato posto fisso.
Niente di male direte voi?
Non se la notizia è un caso da manuale di disinformazione che ha gettato nel caos il comune stesso e costretto il sindaco a doversi, nuovamente, discolpare di cose fatte e dette da altri, nel triste copione che ormai la Rete ci mostra da tempo
“Aiutatemi, non ce la facciamo più a rispondere a tutti, dobbiamo spiegare che a Bormida non diamo 2.000 euro e un lavoro a chi viene a vivere qui. Ci chiamano da tutto il mondo, hanno scritto giornali internazionali e stanno arrivando troupe televisive da tutta Europa. Purtroppo la notizia è errata”. E’ l’appello fatto oggi all’ANSA dal sindaco di Bormida, Daniele Galliano, comune montano di 300 abitanti del savonese che ha ricevuto in pochi giorni 17.000 richieste di contributi dall’Italia, da tutta Europa e dall’America Latina, interviste e telefonate da televisioni straniere, articoli sui maggiori quotidiani internazionali.
Galliano aveva annunciato la disponibilità di tre alloggi comunali ad affitto calmierato, poi aveva aggiunto di avere proposto alla Regione Liguria la creazione di fondi per i piccoli Comuni per permettere loro di offrire un bonus (intorno ai 2000 euro) a chi decide di acquistare una casa in borghi ormai abbandonati. Nel diffondersi, la notizia è cambiata e la proposta di Galliano si è trasformata in un vero e proprio miraggio: 2000 euro e un lavoro a chi era disposto a trasferirsi lì. Il sogno di una nuova vita ha raggiunto anche il Perù e l’Argentina da dove sono piovute migliaia di lettere, mail e messaggi indirizzati al Comune, ai giornali locali e allo stesso sindaco. Che ora cerca di riportare la notizia nel giusto solco: “Per gli alloggi uscirà un bando a luglio, ma sarà rivolto solo a chi è già in Italia – spiega – mentre quella del contributo a chi acquista casa nei piccoli Comuni è per ora solo un’idea, se dovesse concretizzarsi sarà soltanto nel 2018. E in ogni caso si tratterebbe solo di un incentivo per far fronte alle difficoltà del trasferimento”. “Qui non c’è lavoro e non possiamo garantirlo in alcun modo a chi venisse a vivere qui – conclude Galliano -. Ci tengo a chiarire perché mi è dispiaciuto vedere ‘illuse’ migliaia di persone che magari vivono in situazioni difficili”.
Non possiamo che raccogliere l’appello. Sperando che basti.
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