Categorie: Disinformazione

DISINFORMAZIONE Bloccare ricoveri, dimettere i pazienti: arrivano i migranti

Ci segnalano questo articolo pubblicato il 15 Dicembre 2016 sul sito del movimento Unidos:

Ecco la circolare shock del direttore dei Presidi Ospedalieri di Cagliari

AdnKronos

“Il documento è ufficiale ma riservato: oggetto, bloccare ricoveri programmati e dimissione pazienti dimissibili – in previsione dello sbarco dei migranti previsto per la giornata di oggi, si invitano le SS.LL. a voler provvedere a bloccare i ricoveri programmati e a dimetterei pazienti dimissibili, al fine di poter affrontare l’eventuale emergenza. Firmato il direttore medico dei presidi ospedalieri”.

Una comunicazione imposta dall’assessorato regionale tra la follia e la totale spregiudicatezza di una regione allo sbando che arriva a pianificare lo sfollamento degli ospedali, mandando a casa i pazienti che risultano ricoverati per un motivo, altrimenti non dovrebbero essere ricoverati, e rispedire a casa coloro per i quali era pianificato il ricovero.

Non ci sono molti commenti da fare. E nemmeno troppe interpretazioni. Ognuno può leggere la circolare e farsene un’idea.

Una gestione scandalosa che conferma la totale incapacità a governare tali emergenze e soprattutto l’inadeguatezza della struttura sanitaria.

E’ semplicemente scellerato aver pianificato la dimissione dei pazienti ricoverati, ma dimissibili. Sorge un dubbio: ma per quale motivo erano ricoverati e per quale motivo è necessarrio mettere nero su bianco la richiesta di far dimettere i pazienti dimissibili?

Non saranno stati certo ricoverati per gioco!

Una gestione seria avrebbe individuato i posti liberi e disponibili nelle strutture ospedaliere ma mai e poi mai avrebbe disposto le dimissioni dei pazienti ricoverati e per giunta il blocco di quelli programmati.

Sarebbe bastato fare una verifica in tutte le strutture ospedaliere per avere contezza delle disponibilità ma nessuno avrebbe mai dovuto disporre le dimissioni dei pazienti ricoverati e bloccare quelli preventivati.

Un atto che rasenta la follia e la degenerazione gestionale di questa partita immigrazione: nessuna seria pianificazione con prefetture che danno l’assenso senza aver in alcun modo la certezza della più elementare logistica.

E’ semplicemente incredibile che una nota ufficiale abbia disposto questa follia sanitaria.

E’ fin troppo evidente che con questa circolare o si afferma che i pazienti vengono trattenuti indebitamente in ospedale oppure si chiede che vengano dimessi prematuramente rispetto alla prognosi precedente.

Siamo dinanzi a provvedimenti che lasciano esterrefatti e sollevano dubbi seri sulla capacità di governo della sanità.

Un fatto grace che segnalerò al Ministro con una interrogazione urgente al ministro della salute”.

Lo ha detto poco fa il deputato di Unidos Mauro Pili denunciando la trasmissione ai reparti ospedalieri di Cagliari di tale circolare e annunciando un’urgente interrogazione al ministro competente.

“L’organizzazione dell’accoglienza non può essere gestita dalla regione con tale pressapochezza. Come si può dare l’assenso al trasferimento in Sardegna di tanti migranti senza aver verificato le più elementari esigenze dell’accoglienza a partire da quella sanitaria? Tutto questo fa parte di un atteggiamento vergognoso da parte della Regione che continua a fare conferenze stampa sull’accoglienza ma poi arriva ad avallare il blocco dei ricoveri e le dimissioni dei pazienti per far spazio ad eventuali emergenze dei migranti che sbarcano in Sardegna. Se si devono dimettere i pazienti sardi per far spazio ai migranti significa che non esistono le strutture idonee e i numeri sufficienti per garantire una seria accoglienza. Non si può propagandare accoglienza se poi questa avviene senza disporre delle misure minime, ricoveri ospedalieri prima di tutto. Ma come è possibile che in tante ore di navigazione non si sia potuto accertare il tipo di problematiche a bordo della nave in arrivo due notti fa a Cagliari?

Tutto questo la dice lunga sul pressapochismo con cui sta operando il governo e soprattutto con quale atteggiamento succube operano le prefetture che insistono a non rappresentare al Ministero dell’interno la reale situazione della Sardegna. E’ impensabile – ha concluso Pili – che l’assessore della Sanità abbia ispirato questa circolare ma si sia guardato bene di annunciarla pubblicamente. Bene farebbero i vertici della sanità, dopo questo ennesimo scandalo, a trarne le conseguenze per manifesta incapacità gestionale e per spregiudicatezza senza precedenti nel governo della partita sanitaria in Sardegna”.

Il testo è comparso anche in diversi portali ufficiali, tra i quali AdnKronos. Troviamo analogie con un caso trattato in questo nostro articolo dell’8 Giugno 2016 curato da Shadow in cui si parlava di «dimissioni accelerate dei degenti a Sassari per via dei profughi». A sollevare la protesta, anche allora, era lo stesso autore dell’articolo oggi preso in esame. L’equivoco era nato da una errata interpretazione del processo di accelerazione dei tempi di dimissione, da non intendersi come una manovra per “far posto”, bensì di un invito ad agire con sollecitudine sull’accertamento delle condizioni effettive di salute dei pazienti.

Ciò che accade oggi non è molto diverso. Il popolo del web grida allo scandalo, non considerando che nessun degente verrà dimesso se non dichiarato dimissibile. Di certo ha scatenato l’indignazione l’invito a bloccare i ricoveri programmati.

Che cos’è un ricovero programmato? Sul sito ufficiale dell’Ospedale di Cuneo troviamo la seguente definizione:

Con ricovero programmato o ordinario si intende un ricovero non urgente.

Il ricovero ordinario può essere proposto quando il cittadino necessita di un percorso di diagnosi, cura, terapia e riabilitazione per una patologia che non presenta carattere d’urgenza e quindi può essere programmata.

La risposta al bisogno di ricovero “non urgente” è garantita dall’Azienda Ospedaliera attraverso le Strutture con letti di degenza.

Può accedere ad un ricovero programmato qualsiasi persona in possesso di richiesta di ricovero predisposta da un medico specialista, ottenuta a seguito di una visita ambulatoriale effettuata su richiesta del medico curante.

Abbiamo dunque a che fare con ricoveri non urgenti e che dunque che non richiedono sollecitudine. Ribadiamo, inoltre, che le dimissioni sono richieste solamente per i degenti dimissibili, dunque guariti o stabilizzati e la cui permanenza presso le Strutture Ospedaliere può ritenersi conclusa.

Per avere più informazioni abbiamo spedito un’e-mail alla Direzione Generale dell’AOU Cagliari:

Gentili signori,

siamo lo staff di un servizio di fact-checking e debunking e questa mattina i nostri lettori ci hanno segnalato questo articolo redatto da Mauro Pili. Vi scriviamo per sapere se è possibile dalla SV ricevere ulteriori delucidazioni in merito alla veridicità della circolare e alle misure adottate per il trattamento dell’emergenza, prendendo atto che sul caso si sta facendo della speculazione, visto il delicato argomento “migranti”.

Nell’attesa di una Vostra gentile risposta vi porgiamo i nostri distinti saluti,

Bufale.net

AGGIORNAMENTO 17 Dicembre 2016

Sul sito istituzionale della Regione Sardegna è stato pubblicato un comunicato contenente dichiarazioni dell’Assessore alla Sanità  Luigi Arru:

Cagliari, 16 dicembre 2016 – “Circola in queste ore sui social media la notizia che il direttore sanitario di un presidio ospedaliero di Cagliari avrebbe dato ordine di dimettere i pazienti ricoverati per liberare i posti letto e accogliere i migranti sbarcati martedì”. Così interviene l’assessore della Sanità, Luigi Arru, in riferimento ad una circolare del responsabile di un presidio cagliaritano, emessa in occasione dell’ultimo sbarco di migranti.

“Forse qualcuno non sa che è una regola generale – prosegue Arru – che, quando avvengono dei fatti eccezionali per numero di persone coinvolte o per la gravità delle condizioni cliniche (che potenzialmente potrebbero portare ad un aumentato numero di ricoveri), si attiva un piano che prevede che siano prontamente dimessi i pazienti per i quali il medico che li ha in cura – e solo lui – ha già stabilito la dimissibilità. Nessuna dimissione, quindi, per pazienti che richiedono altre cure, come qualcuno in malafede afferma. Fortunatamente il numero di persone che sono finora sbarcate e che hanno ricevuto cure in ospedale o sono state ricoverate, è inferiore all’1%. Anche durante questo ultimo sbarco nel porto di Cagliari, pur essendoci numerose donne vittime di violenza, numerosi bambini, pochi sono stati coloro che hanno avuto bisogno di cure ospedaliere.

Dispiace che si diffondano notizie con il solo scopo di suscitare la paura, odio contro persone che hanno solo bisogno di aiuto e conforto, dopo aver effettuato viaggi lunghi e pericolosi. L’assistenza a queste persone è dovuta e, certamente, non avviene a scapito della risposta sanitaria che ricevono i cittadini sardi”.

Nessuna dimissione forzata e nessuna mancata assistenza ai cittadini sardi, dunque. Disinformazione, semplicemente.

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