[ In merito a questo articolo è stato pubblicato un aggiornamento il 16 maggio 2015 al seguente link ]
Nelle ultime 24 ore abbiamo letto numerosi articoli sull’ultima uscita di Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, su Umberto Veronesi:
Di seguito le dichiarazioni riportate da Adnkronos il 9 maggio 2015 prima delle ore 12:22:
Il tempo di rifiatare e partono altre bordate quando affronta i temi legati alla salute e al Servizio sanitario nazionale. “E’ il sistema – dice il leader M5S – che non va. Veronesi, ad esempio, pubblicizza le mammografie, ripete di continuo alle donne di farle. Probabilmente Veronesi parla così per avere sovvenzioni per il suo istituto”.
Per il leader M5S “ci vogliono leggi chiare e trasparenti, come negli Stati Uniti. Fai una leggina di due righe, così chiarisci tutto, in trasparenza, chi finanzia cosa”. “Dicono che bisogna fare una mammografia ogni due anni -prosegue- e le donne la fanno perché si informano male, leggono ‘Donna Letizia’, del resto la differenza di mortalità tra chi la fa e chi non si sottopone alla mammografia ogni due anni è di due su mille. Certo è qualcosa, ma comunque pochissimo”.
Di seguito le dichiarazioni riportate da Il Sole 24 ore nell’articolo del 9 maggio 2015 alle ore 13:00.
Ma da Grillo è arrivato anche un attacco all’oncologo Umberto Veronesi. «Veronesi – ha attaccato durante la Marcia per il reddito di cittadinanza – va sempre in tv a pubblicizzare la necessità per le donne di fare le mammografie. E dice di farle ogni due anni ma la differenza percentuale di malattia fra chi le fa ogni due anni e chi le fa meno spesso è solo del due per mille. Ma lui magari prende le sovvenzioni per il suo istituto da chi vende le macchine per le mammografie». E ha aggiunto «Ci vogliono leggi chiare e trasparenti come in Usa. Ci vuole trasparenza per sapere chi finanzia cosa».
Tra le dichiarazioni diffuse ci sono quelle del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in difesa delle mammografie. Ecco quanto riportato dall’Huffingtonpost:
La propaganda politica ha un limite invalicabile, la salute delle persone. Le dichiarazioni di Grillo sarebbero sconcertanti, se non toccassero un tema tanto delicato come quello del cancro, che non ammette leggerezze, specie da un leader politico. Le sue dichiarazioni sono un concentrato di pericolosissima disinformazione”. E’ la reazione del ministro della Sanità Beatrice Lorenzin alle parole di Beppe Grillo sul ricorso eccessivo alle mammografia.
“Sull’oncologia – ha detto il ministro – tutti i dati, e l’evidenza scientifica, ci dicono che l’arma più efficace, talvolta l’unica, per sconfiggere il cancro è la prevenzione. Tra questi il tumore alla mammella, che le donne possono sconfigge proprio grazie alle mammografie e ai controlli da protocollo. Questo è uno dei casi in cui i dati parlano in modo chiaro, tanto che la mortalità delle donne per tumore al seno è nettamente più bassa in quelle zone dove i piani di screening e le mammografie coinvolgono una percentuale maggiore di donne. Spero che nessuna donna si faccia scoraggiare da tali dichiarazioni, perché basta un gesto a salvarci la vita, come testimoniano le migliaia di donne operate e guarite che si daranno appuntamento a Roma al Circo Massimo nei prossimi giorni”.
Dal sito de Il Fatto Quotidiano (e dal suo canale Youtube) è consultabile il video con l’intervista di Beppe Grillo dove cita Umberto Veronesi e le mammografie:
Ecco la trascrizione (riportata nella maniera più fedele possibile e senza “correzioni”) della parte riguardante Veronesi:
Beppe Grillo: Cosa fanno per la corruzione nelle case farmaceutiche e nel settore. Chiunque, chiunque, dia ad un organizzazione, medici, qualsiasi organizzazione, quasiasi industria da più di 10 dollari deve mettere nome, cognome e importo su un blog … aperto, un blog aperto, io cittadino tu vai clicki e vai a vedere chi ha dato i soldi, chi a chi. Allora capisci che Veronesi va in Televisione a dire che bisogna fare le mammografie perché la General Electric fa i mammografi probabilmente gli da una sovvenzione nella sua fondazione, allora capisci perché fanno..hanno questi comportamenti. Allora, quando ci sono e si realizzano i conflitti d’interesse li fermi e li dai delle multe di miliardi di dollari come fanno negli Stati Uniti. Quando tu metti una cosa aperta che vai a vedere e vedi che c’è un’attinenza…
Giornalista: Lei dice che serve trasparenza?
Beppe Grillo: Assolutamente! Assolutamente! Ma è quello!
Quello di Beppe Grillo non è un attacco alle mammografie, bensì un attacco contro il “conflitto d’interessi” e a favore di una maggiore trasparenza nell’ambito informativo e medico.
In merito a Veronesi, il suo è stato un esempio per citare una probabilità. Non ritiene con certezza che la General Electric sovvenzioni la Fondazione Veronesi ma che, nel caso ci fosse una legge sulla trasparenza dei finanziamenti da parte delle case o delle industrie farmaceutiche verso persone importanti e note nel settore medico oncologico come lo stesso Umberto Veronesi, ogni cittadino potrebbe verificare se questa è realmente finanziata dalla General Electric e valutarne le informazioni fornite dal noto oncologo.
Ai microfoni di La7 e lontano dalla “piazza”, ripete il suo pensiero in maniera più chiara (video presente anche su CorriereTV):
Ecco la trascrizione:
Guarda la corruzione, per esempio. La corruzione nell’ambito della sanità, eh. Allora vai a vedere negli…basterebbe copiare. Allora, Stati Uniti, Finlandia, Svezia, han fat.. han detto se le case farmaceutiche o le industrie danno dei soldi ai professoroni, ai dottori o altre categorie, sono obbligati da una legge di due righe che se hanno dato più di 10 dollari a mettere il nome e l’importo e la causale su un sito aperto. Su un sito. Cioè, non costa nulla. Tu vai li e controlli. Allora vedi magari che Veronesi che va in televisione a dire fatevi una mammografia può anche darsi che la General Electric fa i mammografi possa dare dei soldi a Veronesi, può darsi. Allora si viene a sapere, non c’è mica niente di male, può anche non essere un conflitto d’interessi, ma io che ho la notizia, io cittadino, e so questa cosa qua valuto l’informazione che mi da Veronesi sulle mammografie.
Per fare un esempio più “semplice” e banale, è come se vedessimo in televisione la pubblicità di Cristiano Ronaldo o Messi che bevono con gusto una nota bibita gasata, informando ai telespettatori e tifosi che è buonissima e nutriente: difficilmente diranno che in realtà a loro non piace e che la bevono davanti alle telecamere solo per questioni di contratto. In questo caso, però, il tema è molto più delicato e riguarda la salute di tutti, ed è normale che un paziente che va da un medico voglia sapere perché gli viene dato un farmaco piuttosto che un altro.
Il comico genovese, in seguito alla replica del Ministro Lorenzin e per chiarire il suo pensiero sulle mammografie, dichiara quanto segue (dall’articolo “Grillo attacca Veronesi Poi precisa, “mammografia ok”” del 9 maggio 2015 su Agi.it):
“Non penso che la mammografia non sia utile o necessaria. Anzi penso che sia utilissima – ha osservato in una nota -. Ce l’avevo con la cattiva informazione che fa credere che facendo questo esame non venga il tumore. Credo che le donne si debbano informare perche’ a volte ci sono dei falsi negativi o dei falsi positivi che possono allarmare inutilmente”.
In merito alla cattiva informazione che “fa credere che facendo questo esame non venga il tumore” ne parlò già in un post sul suo Blog nel 2006 dal titolo “Le tette” (parlando di “marketing dello screening“), dove pubblica una lettera del professor Gianfranco Domenighetti di cui riportiamo alcune parti:
Un recente studio mostra che il 50% delle donne americane che non hanno più il collo dell’utero a seguito di isterectomia totale continua comunque a sottoporsi al test per la diagnosi precoce del tumore al collo dell’utero!
La qualità dell’informazione diffusa per promuovere gli screening è tale che l’81% delle donne italiane ritiene perfino che il sottoporsi regolarmente allo screening mammografico riduce o annulli il rischio di ammalarsi in futuro di tumore al seno, cosa ovviamente non possibile. Non sorprende quindi la notizia apparsa il 27 giugno del 2002 sul quotidiano di Lisbona Diario de Noticias, secondo cui quattro donne portoghesi si sono fatte facilmente convincere da un paramedico a uscire la sera a seno scoperto su un balcone al fine di beneficiare di una mammografia “satellitare”.
Nello stesso articolo cita anche Umberto Veronesi sul tema delle mammografie:
L’articolo recentemente apparso sul numero di aprile della rivista a grande diffusione OK Salute dove Umberto Veronesi dà la sua ultima ricetta in fatto di screening mammografico va in questa direzione (vedi Tempo Medico). Sull’efficacia dello screening mammografico nel ridurre la mortalità per tumore del seno si è detto di tutto e il contrario di tutto ma mai si parla del numero effettivo di decessi che potrebbero essere evitati e nemmeno mai si informa sugli effetti indesiderati.
Lo scontro tra Beppe Grillo e Umberto Veronesi, come avete ben constatato, non è recente. Già in passato, sempre in merito al legame “medico informativo” e i “sovvenzionatori”, il comico genovese si scagliò contro l’oncologo (denominato “Cancronesi“) per le sue dichiarazioni in merito agli inceneritori durante una trasmissione “Che tempo che fa” del 2008:
Secondo l’oncologo gli inceneritori non provocano alcun danno alla salute, nessun pericolo. Grillo, all’epoca, precisò che tra i partner della Fondazione Veronesi c’erano le seguenti società legate ai cosiddetti “termovalorizzatori” (riportiamo di seguito l’elenco presente sul sito di Beppe Grillo nell’articolo “Cancronesi“):
Nell’attuale sito della stessa Fondazione alla voce Partners non è presente la Veolia. Il link dei partner della Fondazione Veronesi pubblicato dal sito di Beppe Grillo nel 2008 riporta l’errore “pagina non trovata”, ma su Web-Archive è presente un numero elevato di salvataggi dai quali si evidenzia la presenza della Veolia (nel caso non visualizziate le immagini dei partner, nel codice HTML è presente la voce “Veolia”).
Sono stati aggiunti gli orari di pubblicazione degli articoli dei quotidiani e delle agenzie stampa in merito alle dichiarazioni di Beppe Grillo. Sono stati riportati i testi pubblicati dai 2 articoli trovati che ne hanno parlato per primi nel Web.
In merito alle dichiarazioni, non abbiamo riscontrato altri video o audio sul tema Veronesi e mammografie registrati il 9 maggio 2015. Nel caso trovaste il video, e quel giorno di certo non mancavano le telecamere, contenente le frasi esatte riportate dai quotidiani e dalle agenzie stampa vi chiediamo di segnalarcelo (via email, all’indirizzo che trovate nell’immagine del nostro articolo, o tramite messaggio via Facebook alla nostra pagina).
Una nota riguardo alle presunte accuse di falsità rivolte a Il Fatto Quotidiano, facciamo notare che tra gli articoli citati quello de il Fatto è tra quelli che riporta un virgolettato più vicino alle vere dichiarazioni di Beppe Grillo, così come riportato anche da Adnkronos:
Beppe Grillo se la prende con Umberto Veronesi. L’oncologo ed ex ministro della Sanità finisce nel mirino del leader M5s che, durante la marcia Perugia-Assisi per il reddito di cittadinanza, si è lasciato andare con cronisti e attivisti: “È il sistema che non va. Veronesi, ad esempio, pubblicizza le mammografie, ripete di continuo alle donne di farle. Probabilmente Veronesi parla così per avere sovvenzioni per il suo istituto”.
Nessuna accusa di falsità contro Il Fatto Quotidiano, così come ad Adnkronos. Senza la corretta pubblicazione del video da parte de Il Fatto Quotidiano, e dell’intervista rilasciata a La7, saremmo rimasti tutti in balia dei virgolettati.
In merito ai presunti attacchi rivolti a Umberto Veronesi, questo articolo non riporta niente di tutto ciò. Ritenere, inoltre, che la questione “inceneritori” non abbia niente a che fare con la recente vicenda tra il comico genovese e l’oncologo non è propriamente corretto: il fatto è stato citato per dimostrare e informare i lettori sui precedenti scontri tra i due in merito al tema salute e trasparenza.
Ci hanno riferito che ci sarebbero dei link dei “testimoni” sulle dichiarazioni di Beppe Grillo:
Dopo aver chiesto gentilmente i link, ecco che ci viene fornito quello relativo ad una discussione Twitter dell’11 maggio 2015:
Nella discussione non vengono riportate testimonianze personali.
Nella discussione è presente una giornalista di Repubblica, Annalisa Cuzzocrea, che difende l’operato di una collega.
La giornalista si trovava a Perugia, da come riporta nei suoi tweet del 9 maggio 2015, ma per vedere il primo tweet sul tema mammografie dobbiamo passare ad un tweet del 10 maggio 2015.
La giornalista cita poi la trasmissione “Bersaglio Mobile” (LA7), Tg1 e le agenzie:
In merito a “Bersaglio Mobile”, l’intervento di Beppe Grillo è proprio quello riportato nel nostro articolo e ripreso da CorriereTV. Per chi vuole può visionare l’intera trasmissione direttamente sul sito La7.it (video).
Abbiamo visionato i servizi del Tg1 nell’archivio presente sul sito della Rai (Tg1 del 9 maggio alle ore 16:30 e delle ore 20:00 e quello di domenica 10 maggio alle ore 13:30). In nessuno dei servizi viene riportato il video con le dichiarazioni di Beppe Grillo su Veronesi, ma soltanto la voce del Tg che ne descrive i contenuti. Ecco cosa riporta il Tg1 del 10 maggio alle ore 13:30:
Pubblicizza le mammografie, la tesi di Grillo, perché probabilmente l’azienda che produce i mammografi da una sovvenzione nella sua fondazione. Poi in serata la precisazione: gli esami senologici sono utilissimi, dice Grillo, ce l’avevo con la cattiva informazione che fa credere che facendo questo esame non venga il tumore.
In merito alle agenzie abbiamo già discusso nell’articolo.
“Nessuna invenzione“, dice la giornalista su Twitter, per poi scrivere:
Dalla discussione non è presente alcun link a video o audio che dimostri che Beppe Grillo dica di non fare assolutamente le mammografie. Altrove, sempre su questo tema e su questo articolo, un altro giornalista aveva scritto “Io preferisco credere che quel virgolettato sia vero“. Noi preferiamo “vedere e ascoltare prove concrete“, non “credere alle parole di qualcuno solo perché le dice lui“, e questo vale anche per Beppe Grillo e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, di cui disinformazioni, bufale e quant’altro abbiamo già trattato nel nostro sito:
Se dovessimo credere che i virgolettati siano veri o fidarci a priori dei giornalisti o dei politici, chiunque essi siano, allora Bufale.net non sarebbe mai nato.
In merito ad alcune accuse mosse nei confronti dell’autore di questo articolo, vi invitiamo a leggere la sua replica dal titolo “Chi è David Puente? Puente chi?“.
Ci segnalano un video riportante le dichiarazioni di Beppe Grillo dello stesso giorno durante la marcia in merito ai dati forniti sulle mammografie e sulla ormai famosa “Donna Letizia”. Ecco la trascrizione del suo intervento:
“Sei tranquilla non ti viene il cancro“. Pensano così. Pensan..le donne pensano..perché si informano su Donna Letizia, si informano su Gioia, sulla televisione, capito? Poi la differenza tra mille donne che fanno la mammografia e mille donne che non la fanno la differenza di salvamento di vita sono due su mille, che è già tanto, ma due su mille, non 800 su mille. Due su mille si salvano perché ha fatto la mammo… [taglio del video] … perché non la fanno la mammografia. Mi segui?
L’aggiornamento è stato pubblicato in questo articolo: link.
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