Ci segnalano questo articolo pubblicato il 18 Settembre 2016 da VoxNews:
I beni raccolti per i terremotati sono stati invece distribuiti ai clandestini
Beni di prima necessità come biscotti, crackers, alimenti di vario genere ma anche vestiario, peluches, giocattoli. Tutto questo, donato in buona fede dai cittadini locali perché venisse consegnati alle famiglie di sfollati e chiuso in decine di scatoloni nella sede del Comune di Silea, in Veneto, finisce invece agli immigrati.
Non ci sta Moreno Vanzin, Segretario della Lega, che nelle ultime ore ha denunciato pubblicamente lo scandalo:
“Nelle settimane scorse il Comune di Silea, su indicazione tra gli altri del sindaco Silvano Piazza, ha deciso di organizzare una raccolti fondi e beni per i terremotati di Amatrice e Accumuli colpiti dal sisma del Centro Italia. Una decisione lodevole, ma organizzata alla cieca.
Da giorni poi, su non si sa bene quale base, i beni raccolti stanno venendo regalati direttamente agli immigrati che vengono con camion e auto a fare incetta di quanto messo a disposizione dal Comune. Non c’è nessun controllo e parliamo di circa un container di materiale. Dove va tutto questo quindi? Perché, si sa, il rischio che si entri nel mercato nero è facile. Non possiamo dare possibilità ai malintenzionati di guadagnare da un eventuale business illegale”.
Di questi beni raccolti dal Comune di Silea parla anche il Giornale in questo articolo, sempre del 18 Settembre 2016. Ancora, si evidenzia e ricalca la parte in cui questi beni sarebbero finiti nelle mani dei migranti, sia nel titolo dell’articolo che nel primo paragrafo.
Rispetto al Giornale, Voxnews omette che i beni raccolti vengono consegnati a chiamata alla popolazione, oltre che concessi agli immigrati. Un’omissione che sembra insignificante, ma che getta una luce ben chiara sul taglio tendenzioso di Voxnews: quello di puntare il dito sugli extracomunitari. Non sono parole, queste, del redattore che ha formulato l’articolo, bensì del segretario della Lega Nord – Liga Veneta Moreno Vanzin.
Andando a ritroso, il Giornale cita come fonte Trevisto Today nel suo articolo del 17 Settembre 2016. Anche in questo caso viene espresso, come nel Giornale, che i beni raccolti vengono assegnati a chiamata alla popolazione, oltre che concessi agli immigrati.
Viene dunque fatta luce più sulla destinazione di questi beni che sulle manovre attuate per evitare il loro spreco. Per avere chiarezza abbiamo consultato il sito istituzionale del Comune di Silea, cercando fra gli organi istituzionali quale membro della giunta potesse fornire maggiori informazioni. Ci è sembrato opportuno cercare dichiarazioni da parte di Antonella Cenedese, Assessore alle politiche sociali, Servizi per l’infanzia, Politiche per la persona e la famiglia e per le Pari opportunità. Nel suo profilo Facebook, infatti, Antonella Cenedese ha postato una comunicazione nel giorno 19 Settembre 2016 per rispondere alle dure critiche di Vanzin:
AIUTI AI TERREMOTATI..
Considerata la campagna pesantemente diffamatoria volta a screditare l’Amministrazione Comunale di Silea, la mia persona, il Sindaco Silvano Piazza e altri colleghi di giunta, ritengo utile fornire alcune notizie sulla vicenda nel tentativo di dare una risposta alla legittima domanda che molte persone si stanno ponendo sulla vicenda. Ribadisco ove mai non fosse stato sufficiente, quanto già dichiarato ai giornalisti.
Veniamo al dunque. Una prima parte del materiale, quello peraltro donato in minore quantità come pannolini per bambini, prodotti per l’igiene personale, materiale per la scuola, libri e alcuni giocattoli, è partita il venerdì successivo alla raccolta ed è stata consegnata, il giorno dopo, alla Croce Rossa di Civitella di Agliano. Quanto al resto, nonostante avessimo chiesto solo giocattoli e indumenti invernali è arrivato così tanto materiale che sono servite due settimane per suddividerlo e capire quali fossero i volumi, i relativi ingombri e quanti camion sarebbero serviti per l’invio ai luoghi di destinazione. Abbiamo concluso qualche giorno fa la cernita e l’imballaggio e sono stati mediamente ogni giorno una quindicina i volontari ad aiutarci a selezionare e suddividere il materiale per tipologia. La generosità è stata enorme, encomiabile, ma è arrivato di tutto. Da indumenti vecchi, sgualciti e sporchi, per fare un esempio, a materiale nuovo ancora con l’etichetta. Da giochi in ottime condizioni, a carrozzine senza una ruota. C’è stata gente straordinaria che ha portato indumenti lavati e profumati, qualcuno addirittura incellophanato, altra che ha portato indumenti che non metterebbe nessuno, scarpe sporche, maglioni pieni di peli di gatto, per fare solo un esempio. Chi è pratico di raccolte, ci ha detto che è normale. Questo ci ha indotto a prendere per mano capo per capo, oggetto per oggetto, per dividerlo anche per tipologia. Devo dire che straordinarie sono state le tante persone che, sia nei due giorni della raccolta che in queste due settimane si sono presentate spontaneamente in municipio per darci una mano, consapevoli del lavoro enorme da fare. C’è chi si è dato da fare per recuperare scatoloni, chi ha dedicato interi pomeriggi al lavoro di selezione. Tutte persone che senz’altro possono confermare. Ci sono state aziende e negozi che ci hanno supportato. Persino la Confartigianato Treviso si è mossa per trovare il modo più economico per il trasporto degli aiuti ai luoghi di destinazione. Ne approfitto, ancora una volta, per ringraziarle. Di cuore. La foto che circola sul riguarda i soli giocattoli e altro materiale di cancelleria che erano stivati nel sottoscala dell’atrio del municipio, ora caricati e in partenza oggi per raggiungere la sede nazionale di Telefono Azzurro, esattamente presso l’ex OSPEDALE FORLANINI – PALAZZINA “R” di Roma, con cui mi sono personalmente interfacciata dopo aver interpellato la sede di Telefono Azzurro Treviso. Credo e spero non ci sia bisogno di dire chi è Telefono Azzurro e cosa ha fatto e sta facendo per i bambini in Italia, sia in occasione del sisma che in generale. La segreteria ci ha assicurato che il materiale sarà utilizzato dai loro volontari nei luoghi colpiti dal terremoto.
Per quanto riguarda gli indumenti, ancora presenti nella sede municipale, sono destinati al deposito della Protezione Civile regionale delle Marche, esattamente alla sede operativa di Maltignano, gestito dalla protezione civile regionale. Anche in questo caso ci siamo interfacciati, ancora prima di partire con la raccolta, con il Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile di Ancona che nel ringraziarci per la raccolta, indicandoci il deposito con una mail del 28 agosto, ci chiede ora semplicemente di aspettare qualche settimana prima di portare il materiale, il tempo di svuotare il magazzino dall’abbondante materiale confluito.
Per quanto riguarda i generi alimentari non ne abbiamo ricevuti se non due scatole di latte in polvere. Quando leggo di viveri in scadenza presso il municipio solo perché sono stati utilizzati gli scatoloni che la gente ha recuperato ovunque penso che siamo davvero brillanti in questo paese.
Questo è quanto.
Un’ultima cosa. Vorrei precisare che il materiale donato è stato davvero tanto, decisamente al di sopra di ogni più rosea aspettativa e che, all’atto della raccolta, per quanto abbiamo potuto (data l’affluenza in alcuni momenti incredibile da non riuscire a starci dietro) abbiamo sottolineato che non tutto poteva andare alle popolazioni colpite dal sisma, come ad esempio le coperte, e che, in caso di impossibilità ad inviare il materiale nelle regioni colpite, lo avremmo utilizzato per la nostra gente in stato di bisogno. I bisogni, del resto, sono uguali a tutte le latitudini. Nei prossimi giorni serviranno braccia per preparare gli scatoloni sui bancali e chi vuole rendersi utile sarà il benvenuto. Mi permetto infine di aggiungere che è molto più facile blaterare e riempirsi la bocca che sporcarsi le mani a rovistare tra giochi rotti, indumenti tavolta puzzolenti, peli di gatto e preparare scatoloni. L’abbondanza di generosità, tuttavia, non è mai stata e non può essere un problema nel nostro Paese, va semplicemente gestita. Le bocche infamanti si, purtroppo. E mi fermo qua, per il momento.
Dunque non c’è una priorità data agli immigrati (vocabolo che con VoxNews e il Giornale assume sempre di più un significato negativo) e i beni in sovrabbondanza sono redistribuiti a ciò che l’Assessore Cenedese definisce la nostra gente in stato di bisogno, senza precisarne la provenienza. Ciò che rimane ancora presso la struttura comunale non è – sempre secondo le parole dell’Assessore – frutto di una cattiva gestione, ma di un contenimento: la Protezione Civile di Ancona ha chiesto di attendere qualche settimana prima di effettuare nuove spedizioni per far sì che il materiale già pervenuto venga smaltito e distribuito.
È dunque vero che presso il Municipio di Silea esistono materiali stipati e ancora da spedire; è dunque vero che quanto non può essere spedito viene consegnato a cittadini in stato di bisogno. Non corrisponde al vero, però, titolare dicendo che i beni destinati ai terremotati vengono consegnati ai migranti, perché il messaggio che passa si potrebbe intendere come un totale dirottamento del sostegno agli sfollati a favore di immigrati. Totale, sì, perché è ciò che chiaramente intende fare VoxNews.
È scorretto e tipicamente manipolatore. È disinformazione nuda e cruda.
In ogni caso, il su non si sa bene quale base di Vanzin fa vacillare, e tanto, l’attendibilità delle affermazioni anti-immigrati di tutta la vicenda.
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