Una foto virale è in continua condivisione sui principali social network, e mostra un bambino messicano che piange dietro la rete di una gabbia. L’immagine, oltremodo straziante, è riportata da Newsmondo in un articolo che tratta, appunto, della politica di Trump sugli immigrati irregolari:
Usa – Bambini in gabbie di metallo, l’Onu contro la linea dura di Donald Trump: un trattamento disumano.
Usa, scoppia il caso al confine con il Messico. L’Onu ha criticato gli Stati Uniti per la separazione dei bambini dai propri genitori, una pratica messa in atto dalle forze dell’ordine americane al confine con il Messico, lì dove Trump ha sempre in mente di costruire un muro di divisione.
“Abuso inammissibile: con queste parole l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha presentato l’opera compiuta contro i bambini dei genitori che stanno provando in queste settimane a superare il confine per entrare in America dal Messico.
Stando alle prime indiscrezioni, i bambini sarebbero tenuti in custodia in alcune gabbie di metallo situate in Texas, una violazione dei diritti umani che il presidente statunitense ha difeso con un post su Twitter: “I peggiori criminali usano bimbi per entrare negli Usa. Qualcuno ha dato un’occhiata alla criminalità che si sta verificano a sud del confine? È storico, con alcuni Paesi che sono i posti più pericolosi del mondo. Non accadrà in Usa“. (leggi il tweet originale, ndr)
Le associazioni per la tutela dei diritti umani hanno definito la situazione come disumana, con venti bambini chiusi in gabbie di pochi metri quadrati con poche bottiglie d’acqua sparse a terra e alcuni fogli di carta stagnola usati come coperte. Secondo le stime raccolte, sarebbero almeno duemila i bambini separati dai genitori dal mese di aprile, una scelta difesa a spada tratta da Donald Trump che ha rincarato la dose definendoli come potenziali criminali.
Le notizie circa la tolleranza zero dell’amministrazione Trump sono ben note: chi supera illegalmente il confine tra Stati Uniti e Messico viene fermato e respinto. Gli adulti vengono rinchiusi in una cella mentre i loro figli, che non possono entrare nelle prigioni federali, vengono inviati all’Office of Refugee Resettlement (ORR). La separazione dei bambini delle loro famiglie, tra Aprile e Maggio 2018, ha raggiunto i 2000 casi.
La tolleranza zero di Trump ha incontrato la ferma opposizione dell’ONU, degli attivisti democratici, del mondo del giornalismo e della stessa Melania Trump, moglie del Presidente. Quest’ultimo insiste nell’accusare i Democratici:
Tuttavia, la foto che qualche viralizzatore diffonde come testimonianza di quanto sta accadendo nel Texas, è decontestualizzata ed è stata presa in considerazione anche dal team di Snopes. L’immagine è stata scattata da Leroy Pena durante una protesta (ne parla anche Buzzfeed) del gruppo Brown Berets de Cemanahuac – Texas Chapter, che sulla pagina Facebook ha dovuto, appunto, fare chiarezza:
Anche la CNN si è dovuta scomodare per fare fact-checking sull’immagine virale del bambino messicano. Gli attivisti avevano installato le gabbie all’esterno del Dallas City Hall.
Tra le foto reali che testimoniano la drammatica situazione della separazione dei figli dalle famiglie in Texas, troviamo uno scatto di John Moore riportato anche da Washington Post. La foto ritrae una bambina che piange mentre assiste alla perquisizione di sua madre.
Parliamo di disinformazione, quindi, perché la foto non immortala un bambino detenuto, bensì un momento della protesta contro la politica di Trump adottata per il confine tra Stati Uniti e Messico.
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