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DISINFORMAZIONE Animalisti anti vivisezione contro studenti di veterinaria su Facebook – Bufale.net


Nella giornata del 15 maggio 2015 la pagina Facebook “La vera vivisezione nascosta dai mass media” pubblica la foto di una presunta vivisezione, dove dei giovani sorridono dinanzi alla fotocamera che li riprende durante l’atto. Tuttavia non si tratta di vivisezione, ma di un’autopsia.


La vera vivisezione nascosta dai mass media
Dall’uccidere gli animali all’uccidere gli uomini il passo è piccolo.
Lev Tolstoj, scrittore russo
quanto male fanno questi sorrisi…questo collettivo compiacimento…diventeranno adulti ma la domanda che mi angoscia è…che adulti saranno?

Di fronte alle richieste di maggiori informazioni sui ragazzi della foto, la pagina in questione sbaglia pure il luogo dove sarebbe stata scattata:

Chi ha seguito il fatto, avendo frequentato l’Università di Bologna, ci scrive che la foto sarebbe stata scattata nella sala anatomica della Facoltà Agraria e Medicina Veterinaria di Ozzano dell’Emilia (BO).
Già dal 2013 questa foto viene utilizzata da altre pagine e profili Facebook per denigrarli e accusarli di vivisezione (la foto si era diffusa l’anno scorso anche all’estero). In alcuni casi sono state pubblicate vere e proprie minacce.

Se la pagina Facebook in questione voleva parlare veramente di vivisezione doveva informarsi sul contenuto della foto prima di pubblicarla, anche perché rischia di far scatenare una nuova “caccia alle streghe” su degli studenti che non hanno vivisezionato l’animale presente nella foto, che era già morto in precedenza (le autopsie sono esami post-mortem). Certe pratiche sono normali all’interno dei corsi di Veterinaria.
Si può dire che la foto sia di cattivo gusto, che i ragazzi abbiano sbagliato a pubblicarla su Facebook anche perché probabilmente orgogliosi della loro prima autopsia. Non farà piacere vederli sorridenti di fronte al cadavere di un animale, ma del resto non ci si può nemmeno aspettare disperazione e fontane di lacrime, siccome in futuro dovranno avere a che fare con animali da salvare ed essere consapevoli di dove andare a toccare per farlo, oltre che avere il sangue freddo necessario. Un discorso simile lo si può fare in ambito chirurgico della medicina umana, dove le autopsie servono anche per formare i chirurghi per praticare in modo corretto le loro delicatissime operazioni. Non bisogna pensare che basti un libro o fare pratica su un pomodoro.
Tra i commenti della foto pubblicata dalla pagina Facebook in questione, c’è quello di una studentessa di Veterinaria che riportiamo di seguito:


Studio veterinaria.
Mi è capitato di disegnare col sangue di organi di animali macellati, durante le ore di anatomia, insieme ad altri colleghi. Può sembrare disgustoso, ed in effetti lo è, se lo vivi dall’esterno. Ma posso descriverti la mia sensazione al tempo.
Sei giovane, tanto per cominciare, hai 18/19 anni, fresco di liceo. La carne l’hai vista solo al supermercato o dal macellaio. Ti ritrovi poi a studiare com’è fatto l’animale, su libri, disegni. Arriva poi il giorno dell’esercitazione e ti trovi davanti il cadavere o gli organi di un animale (morto per cause naturali, oppure macellato e quegli organi sono destinati all’ispezione delle carni, affinché ci si assicuri che esse siano sicure per il consumo umano).. quindi, un animale, morto non per il tuo insegnamento, ma per altre cause.
Magari è il primo cadavere che vedi in vita tua.
Lì per lì ti senti male, ti viene quasi da piangere.. ma poi devi farti forza. Sai che dovrai toccarlo, sai che dovrai imparare ogni parte di quel corpo, ogni sua connessione. La puzza è semplicemente ORRENDA (le prime volte avevo la nausea per l’odore in sala).
Come fai?
Smetti di pensare che quell’animale ha avuto vita. Ti sforzi di vedere quegli organi come un insieme di tessuti senza vita.. e per fortuna, non essendo solo in queste esercitazioni, ci si fa forza l’un l’altro, con battute o esplorando il corpo che si ha di fronte (tipo, una volta abbiamo enucleato un occhio da una testa di cavallo macellato.. è stato brutto da fare ma utilissimo, perché io adesso SO cosa c’è dentro quell’occhio, so come è fatto, e semmai dovrò trovarmi a operare su un occhio come gestire i vari strati per non danneggiare i sottostanti, il che è FONDAMENTALE).
Inizia la fase esplorativa: apriamo il fegato, spremiamo la vescica piena, apriamo il cranio. Quell’animale era già morto, ma il suo corpo non verrà sprecato perché servirà ad insegnare a dei DOTTORI come curare i suoi simili in vita.
Per me giocare con quel sangue non è stato solo un “giocare”.. è stato una distrazione, un’alienazione da ciò che avevo di fronte in quel momento. Ma anche un abituarsi. Se ti trovi ad operare un emangiosarcoma (quindi un animale vivo ma malato che tu stai cercando di salvare) il sangue scorre a fiumi, ma tu non devi impressionarti. Devi mantenerti freddo. E puoi farlo solo se sei abituato a vederlo il sangue..
Inoltre, giocandoci, percepisci la consistenza.. vedi come si formano i coaguli, impari a distinguerli dai trombi (e questo ti servirà per diagnosticare la causa di morte durante le autopsie), E qui torniamo al discorso d’imparare la fisiologia di un corpo.
Ti servirà, in futuro, questo allenamento, questa freddezza, per avere la forza di spegnere la vita di un animale selvatico a cui hanno sparato colpendolo alla schiena e rendendolo condannato a morte certa. Tu, dovrai sopprimere la sua vita in modo che smetta di soffrire il prima possibile. Perché non sei dio, sei un medico, e purtroppo come ogni essere umano con dei limiti..
Sentirai il suo cuore smettere di battere tra le tue mani, e non potrai piangere per lui (sarebbe poco “professionale” ma soprattutto rischioso perché devi essere subito operativo per salvare altre vite), se non nel tuo cuore, o quando nessuno potrà vederti..
Per il sorriso in foto, tu sorridi quando ti fai le foto davanti a un libro che stai studiando? suppongo di si.
Per loro è stata la stessa cosa, solo che per loro il “libro” era un corpo privo di vita..
In tutto ciò, pace e amore Emoticon smile
Spero non mi giudicherai male, ma proverai a capire.. sperando di esser stata il più chiara e delicata possibile..

Fate attenzione a cosa pubblicate online, potreste accusare ingiustamente qualcuno e creargli non pochi problemi.

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