Il 3 febbraio 2016 Repubblica.it pubblica un articolo dal titolo “Adozioni gay e bambini, esperti divisi” dove viene riportata una presunta dichiarazione Presidente della Società italiana di Pediatria Giuseppe Corsello:
Raggiunto al telefono da Repubblica Corsello si è spiegato: “Il mio voleva essere un contributo positivo al dibattitto, non una presa di posizione pro o contro la stepchild adoption. Era solo per dire che la priorità è la salute psicologica del bambino e la legge deve considerare prima di tutto questo. Non è la stessa cosa avere due genitori eterosessuali o omosessuali e questa diversità il bambino la percepisce, o meglio la potrebbe percepire, quando si relaziona coi suoi coetanei. Questa diversità potrebbe generare una conflituualità nel bambino e avere ricadute negative nel suo sviluppo. È questo l’aspetto a cui mi riferisco quando parlo di ricerche e studi: come l’equilibrio della famiglia e la percezione che il bambino ne ha all’esterno, quando si relaziona coi coetanei, influenza la sua crescita psicologica. Ci tengo però a chiarire che non è sempre così, non è una posizione ideologica. È una sollecitazione a chi fa le leggi a tenere conto di ogni singola situazione”.
Il testo qui sopra riportato è l’originale del 3 febbraio 2016 (WebArchive), mentre in data odierna il testo è cambiato (dal codice del sito si individua una modifica alle13:30 di oggi) e contiene al suo interno considerazioni molto diverse da quelle iniziali:
Raggiunto al telefono da Repubblica.it Corsello si è spiegato meglio: “Il mio voleva essere un contributo positivo al dibattitto, non una presa di posizione pro o contro la stepchild adoption. Era solo per dire che la priorità è la salute psicologica del bambino e la legge deve considerare prima di tutto questo. Instabilità e conflittualità in famiglia, sia esso etero che omosessuale, possono avere ripercussioni negative sullo sviluppo del bambino. Così come la percezione della diversità coi suoi coetanei. È questo l’aspetto a cui mi riferisco quando parlo di ricerche e studi: come l’equilibrio della famiglia e la percezione che il bambino ne ha all’esterno, quando si relaziona coi coetanei, influenza la sua crescita psicologica. Non volevo mettere in correlazione danni allo sviluppo e famiglia gay però non li escluderei nemmeno. Vorrei sottolineare che ogni caso è a sé, che la conflittualità può svilupparsi o no: va analizzato ogni singolo caso, non è una posizione ideologica, è una sollecitazione a chi fa le leggi a tenere conto di ogni situazione”.
Al contrario, La Stampa riporta tutt’ora contiene le informazioni errate nell’articolo del 3 febbraio 2016 dal titolo “Adozioni gay e bambini, i medici si spaccano“:
Il numero uno della società dei pediatri: «Possibili danni sui figli di coppie omosessuali». Gli psichiatri: «Non c’è nessuna evidenza scientifica, la serenità non dipende dal genere»
La smentita è arrivata dallo stesso Corsello rispondendo all’email di un utente Facebook, Matteo Uslenghi:
Egregio Presidente,
ho poco fa avuto modo di leggere, sul sito di Repubblica, le Sue odierne dichiarazioni in merito ai potenziali danni che potrebbero derivare ai bambini dal crescere in una famiglia omogenitoriale.
In particolare, ho letto la Sua affermazione secondo cui “Studi e ricerche cliniche hanno messo in evidenza che questi processi possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all’interno di una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento”.
Viste:
– la rilevanza del Suo ruolo;
– le potenziali rilevanti delle Sue affermazioni sul delicato dibattito in corso;
– la ripetuta e costante diffusione, da parte di innumerevoli esperti, di indicazioni esattamente contrarie alle Sue, nel senso dell’accertata assenza di problematicità legate alla crescita in famiglie omogenitoriali;
sono a chiederLe cortese indicazione degli studi e delle ricerche cui, nei termini detti, ha inteso riferirsi.
Certo che comprenderà la delicatezza e l’urgenza di questa mia richiesta, Le porgo i miei più cordiali saluti.
matteo uslenghi
La riposta è arrivata e pubblicata sempre nel profilo di Matteo Uslenghi:
Gent.mo dr Uslenghi,
Ho letto la sua mail e le preciso i termini della dichiarazione.
La frase sugli studi e ricerche si riferisce alle possibili influenze negative sullo sviluppo di bambini e adolescenti di situazioni di conflittualità e instabilità che possono aversi sia in nuclei omo che eterogenitoriali. Non si voleva esprimere in alcun modo la correlazione certa tra danni allo sviluppo e convivenza con genitori dello stesso sesso, ma solo la impossibilità di escluderla a priori. Il senso è quello di richiamare la necessità di avere attenzione e mantenere al centro gli interessi del bambino. In questo senso la norma che sana e rende legittime le situazioni di fatto di minori con due genitori dello stesso sesso è da considerare con favore.
Grazie per la nota.
Cordiali saluti
Giovanni Corsello
Giovanni Corsello
Professore Ordinario di Pediatria
Università di Palermo
Presidente Società Italiana di Pediatria
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