DISINFORMAZIONE E ACCHIAPPACLICK Cuore e fegato di Pamela mangiati in un rituale della mafia nigeriana
In rete abbondano coloro che cercano lo scoop, rielaborano, creano lo scandalo e lo impostano come titolo. Un esempio è l’articolo pubblicato su Webnews24, sul caso che ha sconvolto l’intero Paese:
Cuore e fegato di Pamela mangiati in un rituale della mafia nigeriana
“L’ipotesi choc del professor Alessandro Meluzzi, leader del Pai, sul corpo straziato della povera Pamela Mastropietro: il suo cuore e il suo fegato mangiati dagli spacciatori in un rituale della mafia nigeriana. Bella gente abbiamo fatto entrare in Italia.
L’intervista al professor Alessandro Meluzzi, psichiatra, ex parlamentare del centrodestra, opinionista tv, è di Guido Crosetto, esponente di Fratelli d’Italia e capolista in Piemonte. In questa intervista Meluzzi ipotizza che Pamela, la ragazza uccisa e squartata a Macerata, forse da tre nigeriani, sia stata prima uccisa e poi sezionata con perizia tecnica da esperto: “Questo ci porta a pensare che la devastazione del suo corpo possa essere parte di un rito tipico della mafia nigeriana, come il cannnibalismo rituale, il fatto che nel cadavere di Pamela non ci sia il cuore e il fegato ha come ipotesi più probabile che quegli organi siano stati mangiati, rituale della mafia nigeriana per acquisire forza e potere…”.
Appare chiaro da subito che l’articolista non riporta qualcosa che sia frutto di un’indagine approfondita, bensì riprende le parole di Alessandro Meluzzi dall’intervista rilasciata a Guido Crosetto:
Il video in cui Meluzzi parla della mafia nigeriana è un concentrato di ipotesi: egli stesso si serve di espressioni come ipotesi probabile, credo che, secondo me, che sono ben lontane da una verità che Crosetto afferma come «nascosta da TV e stampa di regime», nel tipico atteggiamento di quanti portano sul web delle verità in assenza di prove. In poche parole: Meluzzi sostiene che l’omicidio di Pamela Mastropietro faccia parte di un tipico rituale della mafia nigeriana. Non ha prove, suppone, e lo sostiene lo stesso.
(Riporteremo in analisi il video di Meluzzi in un articolo dedicato)
La presenza della mafia nigeriana in italia non è una novità e la stessa DIA ne conferma l’esistenza, ma sul caso di Pamela esistono solo ipotesi. Non è ancora dato sapere, in poche parole, se la tragedia della 18enne sia collegata a un rituale di stampo mafioso.
Ipotesi che gli inquirenti, di sicuro, smentiranno o confermeranno. Non noi, che riporteremo in un prossimo articolo gli esiti di questa pista investigativa. Nel frattempo il messaggio di Meluzzi è rimbalzato su più siti – per lo più d’informazione non ufficiale – tanto da spingere il generale dei carabinieri Antonio Basilicata, capo del primo reparto della DIA, a pronunciarsi durante la rubrica Dentro i fatti di TGcom24 il 12 febbraio 2018: «Per ora non ci sono indizi di un legame tra la mafia nigeriana e le persone coinvolte nell’omicidio».
Parliamo di acchiappaclick e disinformazione, dunque, perché nel primo caso Webnews24 crea il titolo ad effetto basato su ipotesi di Alessandro Meluzzi; nel secondo caso, invece, è disinformazione diffondere ipotesi (appunto) che diffondano teorie non provate dagli organi investigativi.
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