Dirigente scolastico giapponese ruba tre euro di caffé: licenziato
Dirigente scolastico giapponese ruba tre euro di caffé e viene licenziato: questo il caso incredibile ma vero della settimana, offerto da Yomiuri, testata nipponica. La storia comincia a giugno dell 2023, quando il dirigente scolastico della Takasago Junior High School, scuola media nella città di Takasago, 40 km a ovest di Kobe, si avvede che la macchinetta del caffé nel vicino minimarket non è presidiata.
L’occasione fa l’uomo ladro: a giugno il 59enne si accorge che nonostante abbia inserito nella macchinetta galeotta solo 110 yen (pari a 67 centesimi di Euro), pari al costo di un caffé medio, premere per sbaglio il bottone per l’erogazione di un caffé grande da 180 yen (circa 1 euro e dieci centesimi) gli aveva garantito l’ottenimento dello stesso. La macchinetta non era programmata per erogare in base al prezzo, e il personale semplicemente non aveva verificato.
Dirigente scolastico giapponese ruba tre euro di caffé: licenziato
Il 59enne nipponico ha così deciso di riprovarci altre sette volte, per un totale di tre euro circa di risparmio, confidando nel perdurare della disattenzione del personale del minimarket in orario di lavoro, finché a dicembre alla fine qualcuno del personale se ne è accorto ed ha denunciato l’esiguo furto.
Stante la tenuità della violazione l’azione penale non ha avuto seguito, ma il procedimento disciplinare sì.
Nonostante il dirigente si sia scusato della sua mancanza ed ammesso tutti e sette i furtarelli, è stato licenziato in tronco per violazione del codice etico dell’amministrazione, mettendo in forse il suo stesso diritto ad un trattamento pensionistico.
All’ormai ex dirigente scolastico non è rimasto che scusarsi per aver mancato nel suo ruolo di educatore fornendo un pessimo esempio agli studenti. Siamo pur sempre nel paese dell Sol Levante, ma anche lì qualcuno comincia a chiedersi se forse, in questo caso, la pena non sia stata eccessiva rispetto al crimine.
Oltre, ovviamente, un po’ di benaltrismo a base su “I politici rubano miliardi e quando un uomo comune ruba mezza tazza di caffé viene punito” che ci ricorda come, alla fine, tutto il mondo è paese.
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