Diego Fusaro con vignetta Topolino 1970 sul popolo che si fa domande: sbaglia anno e lettura
Sta diventando virale una vignetta di Topolino 1970, ripresa in queste ore anche da Diego Fusaro, in cui si percepisce come oltre 50 anni ci fosse la necessità di non far apprendere troppe cose al popolo, affinché questo non si ponesse troppe domane. Una vicenda che richiede alcuni approfondimenti, anche perché contestualizzandola ai giorni nostri inevitabilmente si finisce con il parlare di green pass e vaccini. Dunque, nuovamente il filosofo sotto la lente d’ingrandimento, dopo alcune apparizioni in tv che abbiamo avuto modo di esaminare sul nostro sito.
Cosa non torna sulla vignetta Topolino 1970 condivisa da Diego Fusaro con il popolo che si fa domande
In particolare, l’intento di Diego Fusaro è chiaro. Le forze governative non accettano domande sul vaccino Covid e sul green pass, ma soprattutto non vogliono interfacciarsi con un popolo eccessivamente “istruito” su determinate tematiche. Alcuni appassionati di fumetti, tanto per cominciare, ci dicono con certezza assoluta che non si tratti di una vignetta di Topolino del 1970, ma di un lavoro che è stato pubblicato nel 2014. Questo per la precisione.
A questo, poi, aggiungiamo che la vignetta di Topolino debba essere inserita in un contesto della storia più articolato. In particolare, qui abbiamo il cattivo, ovvero il Re, che fronteggia Topolino per vietare la stampa di libri che insegnino al popolo a leggere, scrivere e contare. Inutile dire che, alla fine, Topolino avrà la meglio e il popolo si accorgerà che il Re li stava derubando dei loro averi.
Una situazione che prevede differenze sostanziali, rispetto ai richiami impliciti utilizzati da Diego Fusaro tramite la vignetta di Topolino, che non risale al 1970. Dunque, nessuna profezia che risale a 52 anni fa, anche perché appare palese che gli autori della storia bob pensino ai poteri forti. Lo scopo, è semplicemente, è far capire ai giovani lettori che la cultura sia importante nella vita. Senza richiami scientifici, sociologici e sanitari.
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