Disinformazione

Dicono sia morto uno dei fratelli Bianchi: malintesi vari in queste ore

Circola la voce in queste ore, secondo cui sarebbe morto uno dei fratelli Bianchi. Come se non bastassero le indiscrezioni tutte da chiarire in merito agli altri procedimenti in corso per i due condannati all’ergastolo, in attesa di eventuali repliche che abbiamo provato ad analizzare ieri con un primo articolo in merito, ora tocca affrontare un altro aspetto delicato di questa vicenda. La situazione per entrambi, infatti, evolve negativamente ogni giorno che passa, a quasi due anni di distanza dall’omicidio di Willy.

Smentite sulle voci secondo cui sarebbe morto uno dei fratelli Bianchi

Vi diciamo subito che, allo stato attuale, possiamo smentire con forza le voci secondo cui sarebbe morto uno dei fratelli Bianchi. Stiamo affrontando malintesi vari in queste ore e questo è un fatto. Al di là del fatto che l’opinione pubblica abbia preso una posizione molto chiara nei confronti dei due giovani, ormai condannati all’ergastolo, va detto che non sia giunto alimentare disinformazione sul loro conto. Magari prendendo spunto da notizie vere, per poi gonfiare determinati titoli.

Per quale ragione qualcuno afferma che sarebbe morto uno dei fratelli Bianchi oggi 19 luglio? Probabilmente si fa solo del clickbait, sfruttando il fatto che negli ultimi giorni siano stati ritrovati dei cadaveri ad Artena, luogo in cui hanno vissuto Marco e Gabriele fino alla notte dell’omicidio di Willy. Appare evidente che qualcuno abbia giocato con alcuni titoli, dando ai propri lettori la sensazione che a perdere la vita sia stato uno tra Marco e Gabriele. Anche perché entrambi hanno dovuto fronteggiare diverse situazioni critiche in carcere.

Prima di dire che sia morto uno dei fratelli Bianchi occorre pensarci bene due volte. E questo vale anche per chi non lo scrive esplicitamente, ma lo lascia credere, in quanto giornali simili potrebbero essere letti anche da persone legate ai due imputati. Gli stessi che, a prescindere da tutto, meritano di scontare la propria pena in sicurezza, così come previsto dalla legge.

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