Di Battista: «Mio padre? È il fascista più liberale che conosco»
Le segnalazioni sulle parole usate da Alessandro Di Battista per descrivere suo padre sono state numerose. Oggi ne sono giunte altre, dunque abbiamo scelto di offrire la nostra analisi. Numerosi quotidiani (un esempio: il Corriere della Sera), negli ultimi giorni, hanno titolato con un virgolettato che attribuiva a Di Battista la descrizione di suo padre, Vittorio, come un “fascista liberale”.
Le dichiarazioni esistono e sono state fatte nel corso dell’ultima puntata di Accordi e Disaccordi, trasmissione televisiva in onda ogni venerdì su Nove e della quale è possibile rivedere il podcast a questo indirizzo.
Il brano del video che ci interessa è stato ripreso dalla pagina Facebook Il Loft:
(Mio padre) penso che sia la persona più liberale, nel senso buono del termine, che io conosca. Per esempio un fascista, come si dice lui, che vuole che la Chiesa paghi l’Imu; un fascista che addirittura è d’accordissimo alle unioni civili; anti-imperialista; un fascista molto più amante del Che che di Berlusconi o di gente tipo Bolsonaro.
Di Battista senior, inoltre, si era dichiarato fascista anche il 17 giugno 2017 durante un suo intervento nella trasmissione radiofonica Si può fare in onda su Radio24. Intorno al minuto 2:40 gli viene chiesto se sia fascista. Vittorio di Battista risponde assolutamente sì.
È dunque vero che Alessandro di Battista ha usato le parole “liberale” e “fascista” per descrivere il padre, e lo ha fatto durante una puntata di Accordi e Disaccordi, in onda ogni venerdì sera su Nove.
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