Ci eravamo lasciati con un contenzioso aperto sulla desecretazione dei verbali del Comitato Tecnico Scientifico, di cui vi avevamo promesso aggiornamenti.
La realtà però ha superato ogni aspettativa: non aspettavamo di rivederci prima di settembre: possiamo rivederci in questa sonnolenta serata di agosto, con l’annuncio della desecretazione
Troverete un riassunto completo della vicenda nel nostro precedente articolo, che vi preghiamo di leggere per intero prima di ritornare qui. O, quantomeno, evitare la cattiva abitudine di richiedere il riassuntino nei commenti millantando di non aver ricevuto compiute informazioni.
La storia cominciò il 14 aprile 2020, quando alcuni membri della Fondazione Einaudi, giusta tutela legale (doveroso diritto del cittadino in certi casi) posero richiesta di accesso agli atti rivolta a Pubblica Amministrazione, allo scopo di poter visionare i seguenti documenti.
Seguì un lungo contenzioso, nel quale al principio la domanda fu accolta con un diniego motivato da ragioni di ordine puramente formale, laddove si dichiaravano i verbali in questione non coperti dalle normative di trasparenza.
In sede di opposizione giudiziaria, con procedimento iniziato il 26 Maggio presso TAR Lazio, la Fondazione ottenne la desecretazione, con sentenza la cui applicazione fu temporaneamente sospesa causa appello.
Sostanzialmente, con ricorso in appello presentato al Consiglio di Stato in data 28 luglio, il Governo rimarcò tutte le opposizioni precedenti, sollevando l’esistenza di un
danno concreto all’ordine pubblico e la sicurezza che la conoscenza dei verbali del Cts, nella presente fase dell’emergenza, comporterebbe sia in relazione alle valutazioni tecniche che agli indirizzi generali dell’organo tecnico
Il Consiglio di Stato, riconoscendo che a questo punto oltre che sulla questione formale il procedimento ormai pendeva sul contrasto tra il Diritto all’Informazione del Cittadino come parte integrante del processo democratico e la necessità di uno Stato dal “tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza” e quanto queste due esigenze pesino, aveva semplicemente “sospeso” l’iniziale decisione positiva, riconoscendo che la vicenda andava esaminata in ogni dettaglio prima di decidere.
Ma non ce ne sarà alcun bisogno.
La Presidenza del Consiglio a questo punto “molla il colpo”.
Il procedimento in corso, salvo colpi di scena che difficilmente arriveranno, cessa di aver senso per la cessazione della ragione del contendere.
Domani la Fondazione renderà pubblica la documentazione del Comitato tecnico scientifico che era stata secretata, i documenti sono già in loro possesso, come da regolare richiesta.
AGGIORNAMENTO: Dalle ore 12 di Giovedì 6 Agosto i Verbali sono disponibili.
Potrete consultarli liberamente.
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