Deputata Australiana denuncia per diffamazione: complottista condannata a $875.000 di risarcimento è quel genere di storia che dimostra quanto dicevamo sui QAnon.
Per i Complottisti, per i Capipopolo, per i Patrioti Q del mondo, il rissoso leone da tastiera che si inguaia diffondendo le bufale in moda è solo carne da Cannone. È l’equivalente del soldato della nota gag della serie animata Futurama: un poveretto mandato a farsi massacrare dai Kill Bot mentre lo Zap Brannigan di turno raccoglie i risultati. E non farà niente per aiutarlo.
Comincia tutto, ci riporta il Guardian, con Anne Webster, deputato del National Party Australiano, una formazione di centrodestra legata alla piccola comunità agraria locale.
Anne Webster, che col marito si occupa di una fondazione che aiuta le ragazze madri ed altre opere di carità, si è trovata oggetto delle attenzioni dei complottisti. Tra cui tale K.B., che ha lanciato una campagna di un singolo elemento per dimostrare con continui post sui social che Anne Webster è una pedofila facente parte di una società segreta di pedofili che ha creato un partito di pedofili per difendere i pedofili dai cittadini informati.
Se questa salva di accuse contenenti una gara a chi usa la parola “pedofilo” più volte vi dice qualcosa, complimenti, siete lettori di lungo corso di questa pagina e non avete bisogno che vi rispieghi di nuovo che questa è la narrazione dei QAnon.
K.B. sembra essersi secondo il Guardian e la BBC alla narrazione di QAnon, un gruppo di complottisti descritto dall’FBI stessa come una minaccia alla sicurezza nazionale convinti che i Poteri Forti dominino il mondo con una setta segreta di pedofili satanisti che comprende persone come gli Obama, Hillary Clinton, Soros, Bill Gates, i giornalisti, i fact checker, Tom Hanks e Katy Perry
QAnon ha insegnato al mondo che, se vuoi sbarazzarti di un avversario, basta ripetere ripetutamente che è un pedofilo e guardare la folla che si avventa su di lui o lei.
Questa volta Anne Webster non è stata al gioco. Dopo essere stata costretta a installare telecamere di sicurezza nella propria abitazione e difendersi da tali insensati attacchi ha sporto denuncia.
Ottenendo un verdetto in contumacia (K.B. non è comparsa in aula) per la somma indicata, nonché la cancellazione dei contenuti lesivi.
Il dispositivo descrive le accuse come “irrazionali e implausibili” ma “abbastanza vili da sostanziare una richiesta di risarcimento”.
Perché ricordate, piccoli complottisti a casa: vi sentite forti a spargere le vili accuse del Patriota Q, marionetta da braccio con la mano di un interessato nel sedere.
Ma nel momento in cui vi metterete nei guai, i vostri amici QAnonisti non faranno nulla per voi. Resterete soli, senza una casa, con la fedina penale lurida, con ogni avere venduto per pagare i danni, piangendo perché un vero amico vi avrebbe impedito di rovinarvi in quel modo.
Foto di copertina di: Thennicke / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)
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