Indagini in Corso

Denunciata da due clienti una pasticceria di Cortina: ”Bloccavano gli uccellini con la colla”

I nostri contatti ci portano all’attenzione di un caso avvenuto a Cortina, dove il proprietario di una pasticceria è stato denunciato da due clienti con l’accusa di aver sparso colla su un parapetto per intrappolare degli uccellini.

La vicenda è diventata nota a seguito di una segnalazione da parte del gruppo animalista Centopercentoanimalisti il 25 settembre:

Il caso, in effetti, ha avuto una forte risonanza sulla maggior parte dei quotidiani locali e nazionali, da Il DolomitiIl MessaggeroIl primo riporta che l’episodio è avvenuto il 13 settembre quando verso le 16 due clienti si erano recati presso il bar pasticceria per consumare un caffè. La redazione riporta parte del testo della denuncia:

In terrazza abbiamo notato che sul supporto della copertura della veranda lì presente, precisamente all’angolo, c’erano degli uccellini. Inizialmente erano tre e successivamente si è aggiunto un altro volatile. Questi animali sembravano sguazzare dentro dell’acqua, pensavamo fosse stata posizionata una ciotola per abbeverarli.

All’arrivo di un altro uccellino, però, i due clienti si sono insospettiti nel vedere che il piccolo volatile sembrava bloccato. Uno dei due avventori, avvicinatosi, ha notato che l’uccellino sguazzava nella colla. A quel punto è stata contattata la polizia provinciale di Belluno e l’uccellino è stato consegnato al servizio veterinario. L’indomani, gli stessi avventori si sono recati presso lo stesso ambulatorio per verificare lo stato di salute del volatile. Il veterinario: “Ci riferiva di aver liberato a fatica lo stesso dalla colla e che quest’ultimo aveva perso le penne remiganti e che non sarebbe stato più in gradi di volare perché non sarebbero ricresciute. Durante la visita il medico ci ha mostrato alcune foto dell’uccellino ancora sporco di colla”. A quel punto sarebbe stata presa la decisione di sporgere denuncia contro il proprietario del locale.

Il Corriere riporta il nome del proprietario, che ovviamente non riferiremo, e racconta che in un primo momento il cliente, una volta notata la “trappola”, ha chiesto spiegazioni al titolare che ha risposto: “Sono stufo, qua ne vengono 20-30 al giorno”. In questo momento le indagini sono in corso e l’intero fascicolo è a disposizione della Procura di Belluno, che potrebbe aprire delle indagini per maltrattamenti. Ancora, Corriere della Sera ha tentato di contattare il titolare ma non ha ancora ricevuto risposta.

Il gruppo Centopercentoanimalisti, intanto, ha minacciato “azioni pesanti di disturbo” contro l’esercizio. In queste ore i commenti violenti e le rappresaglie social si stanno consumando sulla pagina “local” della pasticceria, pur non trattandosi della pagina ufficiale dell’attività.

Questo articolo è in aggiornamento nell’attesa dello sviluppo delle indagini.

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