Bufala

Denuncia discriminazione NoGreenPass da McDonalds, ma era il bollino della Coca Cola Zero (e dei tavoli all’interno…)

“Denuncia discriminazione NoGreenPass da McDonalds, ma era il bollino della Coca Cola Zero”: questo il riassunto di quella volta in cui su Twitter gli hashtag #nogreenpass, #greenpassobbligatorio e “Coca Cola Zero” divennero trending topic.

La storia è facilmente riassumibile: un noto profilo Twitter (qui il messaggio archiviato) pubblica un video-denuncia di esattamente 24 secondi, dove una voce concitata denuncia discriminazione ai suoi danni.

La voce dichiara di essersi “fermato a mangià un panino al McDonald’s” e quando ha detto di non avere il Green Pass è stato accomodato fuori e gli “hanno appiccicato un ca**o di bollino rosso ad indicare che non sono vaccinato e non ho il Green Pass […] questa è discriminazione sociale”.

Effettivamente potrebbe anche trattarsi, in un certo senso, di discriminazione.

Discriminazione contro coloro che chiedono la Coca Cola Zero e simili alterazioni nel proprio menù standard.

Peraltro, Libero Quotidiano chiosa dichiarando che il bollino, a loro evidenza, ha l’aria di essere stato spostato in bella mostra sul segnaposto in seguito.

Il fact checking di Libero consegue all’elenco di risposte su Twitter che denunciano la poca dimestichezza della voce narrante col “bollino rosso per la Coca Zero”. Cosa che di fatto ha lanciato all’incolpevole McDonald’s accuse abbastanza gravi.

Il giallo è risolto. Credevamo fosse discriminazione NoGreenPass da McDonalds, ma era il bollino della Coca Cola Zero: discriminazione contro chi non vuole zuccheri nella sua bevanda?

Ma vi è una seconda ipotesi possibile.

Aggiornamento

A ulteriore prova della fake news, la pagina Cup of Green Tea ha mandato un inviato in un McDonald’s, riscontrando che oltre all’uso per segnalare anomalie nei menù, i bollini possono essere preapplicati sui segnalini distribuiti automaticamente dei posti all’interno.

Un altro uso possibile oltre alla segnalazione dei menù è quindi una indicazione automatica, quindi indipendente dal personale, dei numeri assegnati ai tavoli all’interno ed esterno. Ricordiamo che tecnicamente nulla osta che un utente Green Pass mangi all’esterno, ancorché il servizio ai tavolini interno è limitato per legge e non per discriminazione.

Viste le richieste, ad ulteriore chiarimento faremo degli esempi.

Se un utente chiede un menù particolare (vedi “Coca Cola Zero”), da sempre, anche prima dei tempi della pandemia, sul suo menù viene applicato un particolare bollino.

Questo consta di discriminazione? No, direi di no.

In tempi postpandemia, se un utente chiede mediante il “totem” automatico un tavolino interno o esterno, in un numero crescente di esercizi tra cui quello visitato dalla pagina “Cup of Green Tea” la sua richiesta viene accettata e viene segnalata con il bollino del “particolare”.

Cosa che non implica la richiesta di particolari dati: il cliente, come in passato richiedeva menù particolari, ha richiesto espressamente un tavolino dentro o fuori.

Aiuta il cameriere che, ricevendo il numero d’ordine, saprà se cercarlo dentro o fuori.

Come abbiamo detto prima, non possiamo parlare di discriminazione NoGreenPass da McDonalds perché anche così non vi è modo di sapere perché un utente voglia mangiare fuori. Per il caldo? Per non esibire il Green Pass?

A meno che lui stesso non dichiari ad alta voce di non avere il Green Pass, esattamente come nel caso in cui dichiari di aver chiesto opzioni sul suo menù, nessuno potrà saperlo.

Tranne il cameriere che materialmente gli porterà la comanda, perché ovviamente lui deve trovare il tavolo e portargli l’ordine.

Citando l’inviata del Blog citato, nel quale troverete ampia testimonianza fotografica

Questo è un modo per discriminare? No! Serve solamente per aiutare i camerieri a gestire una situazione complessa senza violare un decreto ministeriale che stabilisce che, chi non è in possesso di Green Pass, non può sostare dentro. Quindi, poiché alla catena più famosa al mondo ci sono tanti clienti, per facilitare il lavoro e i controlli viene inserito un bollino per comprendere se una persona può, per legge, mangiare all’interno del fast food. Fine della storia, non c’è alcuna discriminazione soprattutto perché è una scelta personale.

A noi è bastato letteralmente recarci alla sede più vicina del McDonald’s per assicurarci che quella condivisa non fosse un’ennesima fake news fatta per prendere qualche like, per fare polemica e per ottenere il sostegno di persone incapaci di non condividere una news senza prima controllarne la veridicità. Ma il fatto che così tante persone ci abbiano creduto è davvero terrificante perché è l’ennesima testimonianza di come, sul web, si creda a qualsiasi bufala. Fate attenzione a quel che leggete, e informatevi solo da siti affidabile se non riuscite a comprendere voi stessi cosa sia vero, e cosa no.

In ogni caso, l’applicazione manuale sui “Nogreenpass” viene del tutto esclusa.

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