“I terremotati paghino subito le tasse sospese” è quel genere di distorsione della realtà che non sappiamo mai se archiviare con bufala-disinformazione o direttamente con bufala. Ma alla fine, scegliamo bufala perché esiste un limite a quanto puoi inventare a colpi di virgolettati inesistenti a scopo di campagna elettorale, e tale limite senz’altro viene varcato quando sbatti in faccia alla pubblica lapidazione nomi e volti di persone per rubare qualche voto.
Ma andiamo con ordine, e partiamo dalla bufala che ci viene sottoposta:
De Michelis dopo il Terremoto di Amatrice: “I terremotati paghino subito le tasse sospese, chi non ha i soldi faccia un mutuo!”
Per non dimenticare mai chi ci ha governato!
Ovviamente, dovreste aver capito che quando vedete un meme con la faccia di qualcuno, virgolettati a caso e wordart in tutto maiuscolo farcite di punti esclamativi si tratta di una bufala.
Ma andiamo con ordine.
Siamo nel 2017.
Ripeto: nel 2017, e nell’immediato subito dopo il terremoto dell’agosto 2016 l’esazione fiscale è stata sospesa in toto.
A dicembre 2017 tale sospensione viene revocata, ma il commissario per la ricostruzione Paola De Micheli decide per un ritorno alla normalità “Morbido”.
Viene così inviata la seguente nota, nel novembre del 2017
Il Commissario del governo per la Ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 ha segnalato che dal 16 dicembre prossimo, per i titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo e per gli esercenti attività agricole riprenderà (senza applicazione di sanzioni e interessi) la riscossione dei tributi non versati per effetto delle sospensioni ad oggi vigenti, nonché per i tributi dovuti nel periodo dal 1° dicembre 2017 al 31 dicembre 2017.
Al riguardo si rappresenta che in previsione di tale scadenza l’ABI e la Cassa Depositi e Prestiti hanno sottoscritto lo scorso 3 luglio la Convenzione “Plafond Moratoria Sisma Centro Italia” che contiene le linee e le regole applicative per la concessione di finanziamenti agevolati, garantiti dallo Stato, finalizzati proprio alla ripresa della riscossione tributaria dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto 2016, in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 11, commi 3 e seguenti, del decreto legge 9 febbraio 2017, n. 8. In allegato il testo della Convenzione e la lista delle banche aderenti.
In particolare, i soggetti titolari di reddito di impresa e di reddito di lavoro autonomo, nonché gli esercenti attività agricole, possono chiedere alle banche aderenti (e sulla base di un contratto tipo già predisposto) un finanziamento agevolato per far fronte al pagamento dei:
– tributi sospesi ai sensi dell’articolo 48 del D.L. 189/2016 e dei tributi dovuti dal 1° dicembre 2017 al 31 dicembre 2017, c.d. “Tributi 2017”;
– tributi dovuti dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, c.d. “Tributi 2018”.Secondo quanto previsto dalla Convenzione “Il 30 novembre 2017 e il 30 novembre 2018 (per il pagamento rispettivamente dei Tributi 2017 e dei Tributi 2018) CDP procede all’erogazione della provvista in favore delle banche contraenti che, a loro volta e con pari valuta, procedono all’erogazione dei finanziamenti sui conti correnti vincolati intestati ai singoli beneficiari”.
Massima divulgazione dell’informazione alle imprese interessate.
Quindi il ritorno alla normalità viene ammorbidito dall’introduzione di due misure cuscinetto:
Ora vi sfidiamo a leggere per intero la circolare, il testo della convenzione (nel link indicato) e la lista delle banche aderenti.
Vi sfidiamo, vi sfidiamo due volte (citazione necessaria e colta) a trovarvi il virgolettato “I terremotati paghino subito le tasse sospese, chi non ha i soldi faccia un mutuo!”, che quindi è del tutto inventato.
Quando avrete finito, a seconda della vostra onestà intellettuale, di arrampicarvi sugli specchi unti o comprendere la trappola in cui siete caduti, potrete trarre ulteriore giovamento dalla Relazione dei numerosi provvedimenti presi dall’Onorevole Paola de Micheli nel corso del suo incarico, resa al Parlamento in data otto ottobre 2018 e relativa alle somme stanziate ed impiegate per la ricostruzione, nonché per altri provvedimenti come la proroga del pagamento delle tasse per lavoratori e pensionati terremotati, coperta da 130 milioni di euro.
Possiamo tornare alla domanda: quand’è che un virgolettato cessa di essere un disinformante riassunto e diventa una bufala? Quando, a scopo di campagna elettorale, si virgoletta ciò che non c’è.
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