Davvero lo struzzo è l’unico animale che nasconde la testa sotto la sabbia?

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Davvero lo struzzo è l’unico animale che nasconde la testa sotto la sabbia? Bufale.net

Una delle credenze animali più pervicaci è quella per cui lo struzzo è l’unico animale che nasconde la testa sotto la sabbia. Una falsa credenza che deriva dai testi di Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia.

Ma come molti testi “scientifici” dell’epoca grecoromana, era ovviamente una collezione di fake news d’epoca.

Davvero lo struzzo è l’unico animale che nasconde la testa sotto la sabbia?

Plinio descrive lo struzzo come primo degli uccelli nel suo capitolo ornitologico, dandogli bizzarre caratteristiche a metà tra l’uccello il mammifero. Gli attribuisce arti simili a quelli dei cervi, ma prensili e in grado di afferrare pietre da scagliare contro il nemico, più veloci dei cavalli e con la tendenza di nascondere la testa sotto la sabbia ove spaventati.

Davvero lo struzzo è l'unico animale che nasconde la testa sotto la sabbia?

Davvero lo struzzo è l’unico animale che nasconde la testa sotto la sabbia?

Ovviamente, sia lo struzzo cecchino che lo struzzo stupido con la testa sono invenzioni d’epoca, e le stime sulla velocità sembrano non tenere conto del fatto che cavalcare uno struzzo potrebbe causare inutili sofferenze e anche lesioni all’animale con conseguenti reazioni spaventate e aggressive e le fattorie che consentono tale pratica raramente consentono corse più lunghe di un minuto proprio per evitare di infiliggere dolore all’animale.

Gli struzzi depongono le loro uova in buche scavate nel terreno, e le “osservazioni” di struzzi che nascondono la testa sono in realtà struzzi che rigirano le uova o che si “stiracchiano” prima di una lunga corsa.

Il metodo “scientifico” dell’antichità era diverso da quello che conosciamo: ad esempio non distingueva tra fonti primarie e secondarie ed era perfettamente accettabile che lo storico e il naturalista riportasse quanto gli era riferito senza controllo ulteriore.

Quando Plinio il Vecchio scriveva di pozioni di virilità a base di pene di iena non lo scriveva in quanto ciarlatano, ma in quanto considerava la farmacopea tradizionale locale degna di essere riportata, e dinanzi all’osservazione di fenomeni come uno struzzo con la testa nella sabbia, accettava l’ipotesi più popolare come veritiera.

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL.

Ultimi Articoli