Davvero il tasso delle morti per morbillo è diminuito prima dell’arrivo dei vaccini?

di Fabio De Bunker |

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Davvero il tasso delle morti per morbillo è diminuito prima dell’arrivo dei vaccini? Bufale.net
Questo grafico che circola sui social è una classica manipolazione da manuale antivax e chi lo usa per dire che i vaccini contro il morbillo non servono sta barando. Il trucco qui è semplice: mostrare il tasso di mortalità e non l’incidenza della malattia in Gran Bretagna e Stati Uniti. È vero che prima dell’introduzione del vaccino la mortalità della malattia era calata, ma questo non significa che fosse scomparsa o diventata innocua.
Davvero il tasso delle morti per morbillo è diminuito prima dell'arrivo dei vaccini?

Davvero il tasso delle morti per morbillo è diminuito prima dell’arrivo dei vaccini?

La diminuzione dei decessi è stata la conseguenza dei miglioramenti nell’assistenza sanitaria, dell’accesso più diffuso agli antibiotici per trattare le infezioni secondarie e della migliore nutrizione, fattori che hanno reso i bambini più resistenti. Ma il morbillo continuava a circolare a livelli altissimi, infettando centinaia di migliaia di persone ogni anno. Il vaccino non ha solo ridotto i morti: ha fatto crollare i casi, eliminando alla radice il problema. Se guardiamo i dati epidemiologici ufficiali, vediamo che prima del vaccino il morbillo infettava circa 500.000 persone all’anno solo negli USA, con picchi che superavano i 700.000 casi. Con l’introduzione del vaccino nel 1963, il numero di casi è precipitato fino a diventare quasi nullo negli anni successivi. La mortalità era già scesa? Certo, ma continuavano a esserci complicazioni gravissime come encefaliti, polmoniti e danni neurologici permanenti, che il grafico ovviamente si guarda bene dal mostrare.

Le evidenze ci dicono che i vaccini contro il morbillo sono indispensabili

Se il vaccino fosse stato davvero inutile, oggi vedremmo ancora migliaia di casi, ma con meno morti. Invece, i numeri parlano chiaro: da mezzo milione di casi l’anno a quasi zero nel giro di qualche decennio. Ciò non lo ottieni migliorando solo la sanità, ma bloccando la trasmissione attraverso l’immunità acquisita con la profilassi vaccinale. L’esempio più chiaro ce lo danno i paesi che, per un motivo o per un altro, hanno ridotto la copertura; ogni volta che si è verificato un calo delle vaccinazioni, il morbillo è tornato con la sua scia di ospedalizzazioni e morti. Negli anni Duemila, dopo il disastro dello studio truffa di Andrew Wakefield, nel Regno Unito si è diffusa la paura del vaccino MPR e la copertura è scesa sotto il 90%. Risultato? Il morbillo è tornato, con centinaia di casi e decessi evitabili. Lo stesso è successo in Italia e Romania tra il 2017 e il 2018, con migliaia di casi e diverse vittime tra i bambini più piccoli. Il caso più eclatante è quello di Samoa nel 2019, dove una massiccia campagna no-vax ha fatto crollare la copertura sotto il 40%, provocando un’epidemia devastante: in pochi mesi ci sono stati 83 morti, la maggior parte bambini sotto i cinque anni.

Il grafico proviene da una pubblicazione dello psicologo Neil Miller

E ora veniamo all’autore del grafico: Neil Miller. Non è un epidemiologo, né un medico, né un virologo. Non ha nessuna competenza nel campo della vaccinologia. Ha una laurea in psicologia, senza alcun dottorato, e si è riciclato come “giornalista esperto in medicina”, che nella realtà significa “attivista antivaccinista”. Da anni è un punto di riferimento per i no-vax americani, quelli che negano l’utilità delle vaccinazioni e parlano di complotti dell’industria farmaceutica senza mai portare uno straccio di prova scientifica. I suoi libri, pubblicati da case editrici che stampano materiale complottista, sono pieni di affermazioni smentite dalla comunità scientifica e nessuno studio serio li prende minimamente in considerazione.

Conclusioni

Alla fine, i dati reali non si discutono. Ogni paese che ha adottato la vaccinazione di massa ha visto scomparire il morbillo, mentre ogni paese che ha abbassato la guardia ha visto il ritorno della malattia con conseguenze drammatiche. Se qualcuno pensa ancora che il vaccino non serva, che vada a farsi un giro negli archivi storici delle epidemie o nei reparti pediatrici dei paesi dove il morbillo ancora uccide.

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