Danno l’addio a Francesco Guccini, ma non è morto
Francesco Guccini non è morto. Attenzione alla notizia odierna del presunto addio a Francesco Guccini comparsa su alcuni social a causa come sempre di titoli ingannevoli. Si crea sempre la solita ambiguità lasciando credere come il soggetto in questione sia venuto a mancare, addirittura in questo caso si parla del cantautore italiano tradito dall’età.
Ha poco senso dare l’addio a Francesco Guccini: l’artista non è morto
Vicenda che sembra avere molto in comune con quella che ha coinvolto Luca Carboni nella giornata di ieri. Lo scorso 14 giugno Francesco Guccini ha compiuto 83 anni, un’età importante per un uomo che nella vita ha dedicato tutto alla musica ed al teatro, un grande talento che fino a poco tempo fa era ancora piuttosto attivo. Francesco Guccini però non è assolutamente morto, ma semplicemente ha deciso di riposarsi, di lasciare il lavoro che per anni lo ha tenuto occupato e dedicarsi alla meritata pensione.
Eppure il titolo che è emerso quest’oggi in rete, ricondiviso poi sui vari social, lascia proprio intendere come Francesco Guccini sia morto. Aprendo poi il link si parla della sua decisione di lasciare le scene ad 83 anni e dedicarsi finalmente ad un po’ di riposo. Nonostante l’età avanzata infatti Guccini ha partecipato a diversi lavori musicali, nuovi progetti che lo hanno visto attivo proprio fino allo scorso anno, poi la decisione di non dedicarsi più al lavoro, vista anche l’età piuttosto avanzata.
Questa decisione però è stata espressa in modo non corretto nel titolo che quest’oggi campeggia sul web, facendo credere come sia scomparso Guccini, mentre è scomparso principalmente dalle scene. Solito trucchetto per riuscire ad attirare un numero maggiore di visualizzazioni, ma con il rischio di creare come sempre la diffusione di notizie false.
Francesco Guccini non è morto ed è bene ribadire nuovamente il concetto, stroncando sul nascere una notizia falsa che potrebbe prendere piede facilmente nelle prossime ore. Bisogna come sempre approfondire i titoli che si leggono sul web perché a volte sono creati appositamente per creare fraintendimenti ed aumentarne la loro diffusione.
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