Ci segnalano i nostri contatti un messaggio virale diffuso su Telegram e WhatsApp che unisce nuovo e antico. La bufala dei biolabs ucraini si unisce alla leggenda metropolitana vintage dello scalcinato “camioncino che ruba gli organi” nella crasi filorussa finale: l’ucraino che ruba gli organi.
Video assurdi con didascalie assurde che coinvolgono la Polonia (altra “bestia nera” per le fonti russe, odiata e al centro dei complotti più bizzarri) e che calpestano le più elementari leggi della logica e della ricostruzione storica.
Il trucco delle fonti russe è semplice: si prende un “si dice, si vocifera” spinto dalle troll farm in giro per la Rete, lo si fa tornare in patria e lo si ridiscute.
Video in bassa risoluzione degna di “The Blair Witch Project” o gli avvistamenti dello Gnomo Armato di Ascia vengono spacciati come prove che i soldati Ucraini verrebbero mandati a morire per essere poi fatti a pezzi dagli occidentali.
La prova di tutto questo? Un “si dice dal 2014”. Che fa riferimento non a caso a voci di corridoio diffuse dalle “Fonti Russe” durante la Rivoluzione del 2014.
Una richiesta scritta all’Europarlamento ebbe come laconica risposta un:
La Commissione non è a conoscenza di rapporti affidabili su presunti casi di prelievo e commercio di organi umani in Ucraina.
Perché un documento ufficiale non può contenere cose come “vi preghiamo di non presentarci il tweet di Tovarish Bananowski33 come fonte, grazie”.
Da allora, il portale EuvsDisinfo riporta avvistamenti fotocopia della bizzarra teoria. I più recenti riguardano gli “uomini occidentali”, ovvero organizzazioni di carità occidentali, o addirittura politici e avvocati Ucraini.
I più arcaici includono la NATO e i Caschi Bianchi, ma il senso è lo stesso.
Solo quel genere di demografico pronta a ritenere una “divertente battuta” la storiella dei Russi che hanno tutti un cromosoma in più che li rende bolscevichi e nemici della corruzione occidentale potrebbe credere alla storiella del soldato ucraino che scopre che gli occidentali cattivi gli rubano gli organi.
Un ulteriore incrocio tra i troll russi e i canali di disinformazione in Occidente è il patologico terrore per la medicina moderna.
Abbiamo già visto come la disinformazione considera trattamenti medici come il vaccino e il trapianto degli abomini, e che in tali canali si diffonda la teoria che si possa “rubare gli organi di qualcuno”.
In realtà un espianto va fatto in condizioni controllate e sotto test rigidi.
Trascinare un moribondo in un “laboratorio sotterraneo” significa di fatto ottenere organi inutilizzabili e correre il rischio di trapiantare nel fantomatico “ricco uomo occidentale” un organo infettato da malattie sconosciute, danneggiato e di incerte condizioni.
Nessuno sano di mente organizzerebbe un racket criminale rubando organi da soldati feriti in battaglia: avrebbe tanto senso quanto cercare di vendere automobili saltate sulle mine dopo averle incollate con l’attack.
I video degli Ucraini che vendono organi dei soldati di Kiev sono uno dei tipi di disinformazione più risalente nel tempo.
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