DA SAPERE Tutti parlano di WhatsApp Momo e le immagini terrificanti: numero rischioso?
Da qualche giorno a questa parte tutti parlano di WhatsApp Momo, una vera e propria moda che consiste nell’invio di immagini davvero terrificanti, che traggono spunto dal volto delle persone con le opportune modifiche grafiche. Il risultato finale metterà a dura prova il vostro stomaco, essendo questo il reale obiettivo di coloro che hanno creato l’ennesima catena di questo 2018 a proposito della popolarissima app di messaggistica tra gli utenti che hanno scelto uno smartphone Android o un iPhone.
Avete presente gli scherzi virtuali che si fanno a Carnevale e ad Halloween? Ebbene sì, WhatsApp Momo non è nulla di più e nulla di meno. Si tratta di una catena attraverso la quale vi arriverà un messaggio contenente un’immagine mostruosa, probabilmente anche da un numero sconosciuto e non presente all’interno della vostra memoria. A testimoniare il fatto che la catena in questione evidentemente ha superato i confini che gli stessi ideatori avevano immaginato.
C’è anche del testo nel progetto di WhatsApp Momo? Pare di sì, visto che intanto in Rete testimoniano il fatto che in caso di mancato inoltro del messaggio in questione, evitando di alimentare la catena, una terribile maledizione vi colpirà. Insomma, sembra trattarsi di uno scherzo d’altri tempi, eppure in tanti ancora oggi continuano a chiedersi di cosa si tratti, dandoci l’ennesima prova del potenziale virale di un’app come WhatsApp. Ormai leader incontrastata qui in Europa rispetto a quelle competitor.
Naturalmente il buonsenso dovrebbe indurre tutti a sgonfiare il caso di WhatsApp Momo, evitando di far girare ulteriormente questo messaggio, considerando il fatto che qualcuno pare credere addirittura alla storia della maledizione. Diversamente, non si spiega come si possa alimentare la catena in questione che ha preso piede tra giovedì e venerdì 13 luglio qui in Italia tra gli utenti Android ed iPhone.
Aggiornamento del 17 luglio: ci segnalano che la ragazza altro non è che una banale (seppur bruttissima) scultura che si trova nel “vanilla gallery” a Tokyo, ed è risalente al 2016 (in Rete vari selfie di ragazzi giapponesi con quella raccapricciante scultura). L’autore è ignoto.
Grazie a Francesco
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