I nostri lettori ci segnalano un articolo pubblicato da Repubblica il 24 luglio: nel comune di Peschiera Borromeo una signora ha ricevuto una visita della Polizia Locale dopo aver usato le parole “amministrazione ridicola” per commentare un post della pagina Facebook ufficiale del Comune. Gli agenti l’hanno invitata a presentarsi al comando per poi metterla in comunicazione con il Comandante, che le ha consigliato di inviare un’email al sindaco Caterina Molinari per scusarsi per le parole usate.
I fatti risalgono al 27 giugno, quando sulla pagina social dell’Amministrazione era stato pubblicato un post nel quale si comunicava il proseguimento dei lavori per l’applicazione della segnaletica orizzontale.
Una signora aveva mosso una critica con le parole “Amministrazione ridicola”, rafforzata da un disagio lamentato da diversi cittadini di Peschiera Borromeo: molte strade, secondo i commenti, presenterebbero diverse buche che richiedono un intervento più urgente della segnaletica orizzontale. La redazione di 7giorni.info ha raccolto la testimonianza dell’autrice del commento incriminato:
Il 28 giugno mi ha citofonato a casa un agente della Polizia locale di Peschiera Borromeo e mi ha detto di telefonare al Comandante Grossi che aveva comunicazioni da riferirmi. Mi sono spaventata, dentro di me cercavo di capire di cosa si trattasse. Il Comandante al telefono mi ha spiegato che la sindaca si era risentita del mio commento e che sarebbe stato meglio che avessi inviato una lettera di scuse a Caterina Molinari. Lo ha sottolineato due volte che sarebbe stato meglio. Di lì per lì, impaurita dalla situazione l’ho inviata. Il commento è stato cancellato ed è finita li. Ma ripensandoci bene sento di aver subito una forzatura.
L’episodio è stato aspramente criticato, soprattutto in termini politici, e Repubblica ha raccolto le dichiarazioni della prima cittadina Caterina Molinari:
La segnalazione non è partita da me. Gli agenti della Polizia locale monitorano regolarmente la pagina Facebook ufficiale del Comune per tutelare il buon nome di un ente per cui non lavoro solo io, ma 150 persone che quotidianamente si prodigano per i cittadini di Peschiera. La decisione di chiedere la lettera di scuse è stata presa in totale autonomia dal comandante, non l’ho chiesta io. Per me la vicenda era già chiusa. La signora non è la prima cittadina a essere ammonita per l’uso dei social e di recente un’altra persona è stata querelata per aver insultato su Facebook la nostra Polizia locale.
Caterina Molinari, dunque, ha affermato che l’intervento della Polizia Locale non è stato deciso da lei, e per rispondere agli attacchi social ha rilasciato una nota sulla sua pagina Facebook:
Gentile cittadina (e cari cittadini),
viviamo un’epoca nella quale gran parte delle nostre emozioni e delle nostre idee viaggia sui social network e in generale in rete. È uno strumento molto efficace, che permette di raggiungere in breve tempo molte persone. È un luogo di scambio e di crescita, di critica e di condivisione e dove è legittimo e sacrosanto il diritto ad esercitare la propria libertà di espressione, di parola e di pensiero, che però dovrebbe sempre rimanere all’interno di una cornice di rispetto e di riguardo.
Il clima di odio e risentimento è certamente enfatizzato dalla facilità con la quale è possibile esprimere e diffondere le proprie opinioni, spesso senza considerare le conseguenze e i profili penalistici o civilistici che derivano dalle proprie affermazioni. È interesse di tutti ricondurre il confronto a una comunicazione civile e rispettosa, evitando che possa sfociare in eccessi dalle conseguenze potenzialmente poco piacevoli.
Assistiamo in queste ore, a seguito dell’enfasi mediatica dell’episodio che le è occorso, a un’escalation di commenti e insulti personali e generali che sono il sintomo di quanto facile sia offendere e gettare discredito sul mio lavoro e su quello di molte persone che quotidianamente svolgono il proprio servizio per la Città. È sufficiente un’occhiata alla pagina del Comune per comprendere il livello raggiunto a seguito degli articoli apparsi sulla stampa.
L’Amministrazione ha il compito fondamentale di tutelare i propri cittadini, ha il compito di fare in modo che la dignità di ciascuno sia garantita, anche sui social network. La Polizia Locale di Peschiera Borromeo è AL SERVIZIO COMPLETO dei cittadini, chiedo loro ogni giorno di costruire dei rapporti di qualità con noi cittadini e facendo attenzione ai modi utilizzati. Il contatto che lei ha avuto con il Comandante sicuramente voleva rientrare in una modalità di dialogo e conciliazione, di ricerca del rapporto personale, agli antipodi con quanto è stato riportato sulla stampa. Sono certa, per la fiducia che ripongo nell’operato della nostra Polizia Locale, che l’intento non fosse assolutamente intimidatorio.
Se l’auspicio era quello di far comprendere che i social network possono e devono essere utilizzati in maniera consapevole, ciò a cui stiamo assistendo a seguito degli articoli apparsi sulla stampa va esattamente nella direzione opposta. Ho ricevuto minacce, accuse, insulti di ogni genere, mi è stato augurato che le mie figlie si ammalino presto di leucemia. Una reazione mediatica certamente sproporzionata rispetto all’episodio che la riguarda, come credo condividerà.
Ho intenzione di condividere con la cittadinanza le modalità attraverso le quali è possibile costruire, di concerto con i cittadini, una comunicazione aperta, assidua e sempre rispettosa, sia dei cittadini sia dell’istituzione. E spero di incontrare lei, e altri cittadini, per poterci confrontare serenamente e parlare di persona della nostra Città partendo da una conoscenza reciproca e da un obiettivo comune: il miglioramento del luogo in cui viviamo e che vogliamo costruire assieme.
Cordialmente,
Caterina Molinari
Il Partito Democratico di Peschiera Borromeo, a seguito della vicenda, ha preso le distanze con un post pubblicato nelle ultime ore e firmato dal consigliere di opposizione Luca Zambon:
Il PD di Peschiera Borromeo non ha nessun legame con l’attuale amministrazione civica guidata da Caterina Molinari, anzi siamo stati contrapposti al ballottaggio del 2016. Molinari non ha mai avuto la tessera del PD.
Alle parole di Zambon si aggiungono quelle di Silvia Roggiani, segretaria del PD Milano Metropolitana:
Adesso ci aspettiamo che il clamore e le tante prese di distanza da un comportamento antidemocratico, che sfiora la censura e l’intimidazione, faccia ricredere la sindaca che ha addirittura avuto il coraggio di giudicare come “una cosa normalissima” spedire la polizia a casa di una donna che aveva solo definito l’amministrazione “ridicola”. Adesso siamo noi a chiedere che le scuse arrivino per davvero, ma quelle della Molinari nei confronti della sua concittadina.
La notizia è vera, ma parliamo anche di precisazioni perché il sindaco Caterina Molinari ha precisato che l’azione degli agenti e la scelta del comandante di far inviare una lettera di scuse da parte della cittadina sono avvenute in totale autonomia da parte della Polizia Locale, senza dunque alcuna richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale.
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