Insurrezioni evitabili su ddl Zan, padre di Raffaella Carrà conduttrice diventata icona gay
Da alcune ore sta girando lo screenshot di una vecchia intervista rilasciata da Raffaella Carrà, nel corso della quale avrebbe confessato di non essere stata cresciuta dal padre, ma soprattutto di essere una vera e propria icona gay per le sue idee sulle adozioni. Si tratta a conti fatti di una sua presa di posizione del 2016, che come potete facilmente immaginare fa discutere molto in un momento storico particolare come questo, a margine dei primi confronti politici seri e concreti a proposito del ddl Zan. La scomparsa della conduttrice, poi, ha fatto il resto.
Icona gay e mai cresciuta dal padre Raffaella Carrà: l’intervista originale
Dunque, un doppio fronte da analizzare parlando di Raffaella Carrà, a poche ore di distanza dalle smentite di rito sul fatto che sia morta a causa del vaccino contro il Covid, come vi abbiamo riportato lunedì pomeriggio. Come si può notare dalla nostra ricostruzione di oggi, effettivamente cinque anni fa la ballerina aveva argomentato in modo molto chiaro alcuni aspetti della sua infanzia. Tra la mancanza della figura del padre al diventare icona gay:
“Oggi, quando si parla delle adozioni a coppie gay ma anche etero, faccio un pensiero: “Ma io con chi sono cresciuta?” Mi rispondo: con due donne, mia madre e mia nonna. Facciamoli uscire i bambini dagli orfanotrofi, non crescono così male anche se avranno due padri o due madri. Io le ho avute. Sono venuta male?”.
Quello appena riportato è un estratto dell’intervista che Raffaella Carrà ha rilasciato a La Verità nel 2016, ripreso poi anche Il Giornale in quel periodo. Dunque, è stata la diretta interessata a confermare di non aver avuto un padre, definito gentile ma totalmente incapace di gestire una famiglia. La futura ballerina, dunque, venne cresciuta da due donne, vale a dire la mamma e la nonna. Eppure, evidenzia con orgoglio, ritiene di non essere venuta su così male.
Senza entrare in questioni prettamente politiche, è chiaro che le parole di Raffaella Carrà sul padre, ma soprattutto sul fatto di essere diventata una sorta di icona gay per il pensiero espresso a proposito delle adizioni, assumano ben altra valenza. Va detto che sulla questione adozioni, un annetto dopo, ammise di essere un pochino in difficoltà nel rispondere.
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