La bufala delle “comparse giovanissime“, l’ossessiva ricerca della “false flag” per dimostrare le proprie ragioni continua a mietere vittime.
Doverosa premessa: avrete tutti visto in questi giorni questo video di cui vi mostriamo una sola screen.
E la risposta che si danno, è quella che hanno dentro di loro. Quella sbagliata.
Nel magico mondo del complotto, di chi rifiuta il nome di “Negazionista COVID19” sia pur continuando a negare la pandemia che ha sotto gli occhi, la risposta è evidente
Covid-19: la più grande farsa mai messa in atto su scala mondiale.
Riprese fatte con comparse per mostrare i reparti di terapia intensiva pieni.
A che scopo se non quello di terrorizzare e legittimare delle imposizioni sanitarie altrimenti ingiustificabili?!
Si noti che per meglio terrorizzare hanno addirittura preso delle comparse giovanissime.
In fondo possiamo comprendere, anche se non accettare (mai accettare) il semplicismo negazionista. Il mondo, quello vero, fa paura. Il COVID19 può infettarti in ogni momento, cure e vaccini sono in dirittura di arrivo ma non ancora prossimi, come un cavallo sul quale hai puntato tutte le tue fortune che sta uscendo dall’ultima curva ma non arriverà al rettilineo finale prima dei minuti necessari.
Il mondo, come diceva una certa Mikasa Ackerman, è un posto crudele e spietato per quanto meraviglioso.
Ma per il complottista no! Il Negazionista COVID19, moderno Candy Candy, ha la rara abilità di rendersi completamente immune alla logica per sfuggire alla crudeltà del mondo e continuare a vederlo pieno di rose, poesia e felicità.
Il Negazionista COVID si piazzerà col suo bravo giornale davanti alla porta di un Pronto Soccorso urlando al mondo che la Pandemia non esiste, ma guardandosi bene dall’entrare come volontario in un reparto di Terapia Intensiva perché l’orrore non spezzi la sua illusione gettandolo nel gorgo del Male.
Le ambulanze si muovono per le città dove il contact tracing sta mostrando con forza i suoi limiti?
Ovviamente il Negazionista COVID19 inseguirà le ambulanze, sentenziando che sono vuote, senza che la sua mente sia toccata dall’idea che tutte le ambulanze partono vuote e tornano piene, perché fa parte tutto di un Complotto per spaventare.
Circolano su Whatsapp improbabili teorie del complotto che poi non si realizzano?
La risposta è ovvia: i Poteri Forti stavano per realizzare il loro piano malefico, ma come in un episodio di Scooby Doo i complottisti hanno scoperto i loro piani nefandi e salvato la cittadina.
Anche in questo caso, la risposta è errata. E non va trovata nei commenti di chi prima sentenzia di aver scoperto il Male, e poi dichiara di aver voluto lanciare “una provocazione” con l’aria di chi scrive “Il concetto è quello che torna”.
Ma ne avevamo parlato in un nostro precedente articolo, dal titolo ” “Dopo i malati COVID, ci sono gli attori COVID”: ancora Odio social dietro il Complotto “, che vi invitiamo a leggere per intero.
Dicevamo in quel nostro articolo precedente, e il collegamento con questo “nuovo” video è evidente perché chi l’ha creato non si è neanche peritato di cancellare il nome del canale instagram e TikTok della ragazza, che quel video raffigura non una “farsa COVID”, bensì il video è tratto da una simulazione, un semplice esercizio già annunciato per collaudare le criticità di un ospedale pieno.
Come dicemmo già nell’occasione precedente, solo un folle deciderebbe di collaudare qualcosa non in tempi di calma, ma in tempi di emergenza.
Se cambiate i freni alla vostra macchina, non li andate a provare in autostrada a 160 km all’ora, ma insistete che il meccanico li collaudi. Chiedete che i vostri vaccini passino i test di sicurezza, non dovreste neppure entrare in una casa dove l’impianto elettrico non è stato collaudato.
Eppure i complottisti si stupiscono che prima di mettere in cantiere Ospedali COVID19 e protocolli di terapia, il personale sia formato ed istruito, e siano compiute simulazioni su simulazioni.
“COVID19 la più grande farsa” rientra quindi tra le bufale complottistiche.
La logica implica il pensiero. Il pensiero implica la calma.
Il Complotto rigetta la logica e la calma. Vuole le forche, vuole il nemico, vuole la rabbia, vuole il sangue che scorre per le strade, la destabilizzazione completa della società come prezzo da pagare per avere qualcuno a cui dare la colpa.
Il Complotto è sciocco e infantile, è il bambino viziato che urla e fa i capricci e vuole un adulto da prendere a pugni perché non ha avuto il giocattolo più bello.
Non a caso è ormai nota l’OPA, l'”Offerta Pubblica di Acquisto”, la Scalata ai Nomask/Novaxx/Negazionisti COVID dei QAnon, i piccoli fanboy del Patriota Q.
L’ammazasette immaginario sempre in lotta coi Poteri Forti (il Deep State) che promette un mondo in cui lui stesso, di persona e con un esercito paramilitare segreto preso dai cartoni animati, andrà in giro per le strade percuotendo con infantile brutalità tutti i giornalisti, Fact Checker, oppositori Politici, personaggi famosi, lasciandosi dietro una scia di sangue e distruzione, terrore e persone costrette a suicidarsi dinanzi al suo cospetto per instaurare una Dittatura Mondiale Trumpist in cui Donald Trump in persona regnerà per sempre come un Immortale Dio Imperatore col Patriota Q come giudice, giuria e boia con diritto di vita e morte su tutti gli abitanti di una Terra ridotta in una “benevola schiavitù” favorevole al Complotto.
Basta indicare di tanto in tanto un “amico dei Poteri Forti” da sottoporre all’Odio, e il sogno febbrile resta vivo.
In questo caso l’oggetto di odio è Officialmelisa, comparsa che ha avuto la sfortuna di interpretare una persona malata nella simulazione e per questo è diventata oggetto dell’Odio Complottista
«Il mio video, della durata di un minuto e quaranta, è stato accorciato di un minuto, modificato e strumentalizzato per riflettere una certa visione del mondo. Voglio prendere con nettezza le distanze da questo utilizzo».
Traduce correttamente Facta (basta ascoltare l’audio tedesco per verificare), aggiungendo che
Vale la pena specificare che l’iniziativa non era destinata al pubblico e che l’evento è stato filmato in forma privata da una delle persone che hanno preso parte all’esercitazione – officialmelisa, appunto – e pubblicato attraverso delle storie Instagram. La struttura ospedaliera non intendeva in alcun modo, dunque, dare un’immagine distorta dell’emergenza Covid-19.
Valeva dunque la pena crocefiggere una povera ragazza e consegnarla al Tritacarne dei QAnon per così poco?
E vale la pena montare e rimontare lo stesso video perché la tortura continui all’infinito?
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