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Cos’è e quando arriva l’alcolock, introdotto dal nuovo Codice della Strada

L’articolo 69 del Codice della Strada appena approvato prevede l’introduzione dell’alcolock. Si tratta di un oggetto per cui in realtà buona parte delle auto dei lettori sono già predisposte.

Cos’è e quando arriva l’alcolock, introdotto dal nuovo Codice della Strada, Rsheram, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Sostanzialmente, l’art. 69 prevede per l’automobilista già sanzionato per guida in stato di ebrezza l’obbligo di installazione di un dispositivo di alcoltest collegato alla centralina del veicolo: il veicolo così modificato richiederà un breath test negativo per avviarsi.

In realtà passerà ancora del tempo prima di veder i primi alcolock sulle macchine, e la loro introduzione risale al Regolamento UE 2019/2144

Cos’è e quando arriva l’alcolock, introdotto dal nuovo Codice della Strada

Il Regolamento UE citato prevede l’installazione di un’interfaccia standard, presente su tutti i veicoli venduti e immatricolati a partire dal sei luglio 2022, che consenta l’installazione dell’alcolock, un alcol-test collegato alla centralina e impostato su determinati valori. Nel caso del corrente CdS, il conducente condannato per un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro si ritroverà restituita la patente un codice che comporta il divieto di bere alcol o l’obbligo di guida di soli veicoli con alcolock.

La doppia prescrizione è un obbligo: come molte cose in Italia, l’alcolock in sé sarà disciplinato da successive norme di attuazione, chiamate ad esempio a stabilire un elenco di dispositivi omologati, la rete di installatori autorizzati e disciplinare le operazioni di taratura del dispositivo.

La situazione sarebbe per intenderci simile a quella delle centraline satellitari degli enti assicurativi, ma in questo caso obbligatoria per legge per alcune categorie di guidatori.

Restano altri problemi: a quanto pare, il costo in questo caso ricadrebbe sull’automobilista inadempiente o quantomeno sul proprietario del veicolo che dovrà essere guidato da questi, e si parla di almeno 1500 euro.

Resta inoltre il problema che in un paese dove l’età media del veicolo si aggira intorno ai dodici anni potrebbe rivelarsi difficile trovare veicoli già compatibili di fabbrica con alcolock, o con centraline sufficientemente evolute per essere compatibili: dato di cui gli attuativi dovranno tenerne conto ad esempio postulando test sostitutivi per l’automobilista “limitato”.

Nel resto di Europa, ad esempio Francia, Belgio, Portogallo, Danimarca, Polonia, Austria e Germania hanno già l’alcolock sui mezzi pesanti.

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