Attenzione: in questo articolo cercheremo di nominare Tarrant, l’attentatore di Christchurch, il meno possibile. Proprio perché riteniamo che personaggi del genere debbano cadere nell’oblio. Ma è bene che tale oblio non ometta la vilificazione completa delle loro malvage azioni, perché la storia non si ripeta.
Bisogna imparare dal Male a non ripeterlo, perché tutto quello che serve per far vincere il Bene, a volte, è solo una brava persona con senso di responsabilità.
Ed ora andiamo avanti con le informazioni
Non lo fare, stolto!!!
Con buona ragione, le autorità Neo Zelandesi hanno richiesto la rimozione dello stesso.
Cosa difficile da ottenere su Internet. Non ha funzionato con Tiziana Cantone, non funzionerà col morboso bisogno di attenzione del Popolo della Rete.
Ma dovreste, seriamente, smettere di far circolare i nastri. L’attentatore di Christchurch voleva esattamente questo. Nel momento in cui ha trasformato il suo video in un colorato videogame intriso di memes e violenza, esprimendosi come un ragazzino ecolalico che vomita ripetutamente tutti i tormentoni letti sul PC e visti in Televisione non stava esprimendo una mente sconvolta e disagiata, anzi!
Aveva calcolato il suo pubblico, voleva raggiungere il suo pubblico, e la vostra curiosità lo sta aiutando a farlo.
Ve ne abbiamo parlato lungamente in un articolo precedente: il canale /pol/ su 8chan (letto: Infinity Chan) un mefitico miscuglio di cultura nerd applicata alla destra estrema (alt-right) ed Incel, un coacervo rabbioso di maschi bianchi conservatori dall’età compresa tra i venti ed i trent’anni che hanno bisogno del loro tradizionale privilegio di uomo bianco anche per funzionare in società.
La firma, nei proclami dell’attentatore di Christchurch, è ben più che evidente: avrete anche voi avuto un amico che non riesce a finire una singola frase senza citare il tormentone di un cartone animato o un videogioco, un videodipendente senza speranza alcuna intriso fino al midollo di un immaginario così pervicace da aver espulso dalla sua mente ogni spazio per il reale.
Ogni singola parola dell’attentatore di Christchurch suona in quel modo, con un medley di memes, le immagini-beffa di quelle lande virtuali a sfondo rigidamente xenofobo.
Il tale, dicevamo nell’articolo linkato che vi invitiamo a rileggere, descriveva se stesso come un kebab removalist, facendo riferimento al meme tipico di quelle lande virtuali dove un soldato Serbo, in pieno genocidio, viene mostrato col ritmato suono di una canzonetta dove si incita a rimuovere i Kebab, un evidente mezzo di indottrinazione xenofoba.
Inoltre, nel momento di lanciare il suo proclama, buona parte di esso era occupato dal Navy Seal Copypasta, detto anche il Gorilla Warfare, una specie di lunga ed incomprensibile (per i “non iniziati”) battuta in cui il protagonista si dichiara un Incursore di Marina capace delle gesta grottesche dei personaggi dei videogiochi action e, tra una vanteria da Miles Gloriosus ed un errore atroce di grammatica (guerilla che diventa gorilla), promette di scatenare la sua brutalità contro tutti i “normies” che se la prendono con la sua “cultura” ed i suoi compagni uccidendoli in modi brutali.
Solo che questa volta, il “gorilla” le armi in pugno le ha prese davvero.
Inoltre prova del legame strettissimo tra le Board alt-right e l’Attentatore di Christchurch è proprio nel punto primario della sua esposizione
Le board di cui parliamo sono eminentemente complottiste.
Trasudano complotto, vivono del complotto.
Del resto, la tipologia nerd di cui parliamo è abituata a vivere nella paura e trovare sollazzo nell’escapismo, e il Complottismo è l’escapismo supremo.
In diretta dagli scritti dell’estremamente xenofobo R.E.Howard, autore di Conan il Barbaro che nel tempo libero descriveva in Faccia di Teschio un improbabile complotto degli Stregoni di Atlantide tornati in vita con le fattezze dello Skeletor di He-Man (non a caso, ispirato ad una versione per ragazzini e depurata del sottotesto evidenemente xenofobo delle storie originali in cui uno stregone a forma di teschio parlante si ammazza gioiosamente di botte con un tale uguale a Nino D’Angelo giovane con la spada magica) per sostituire “l’uomo bianco” coi cinesi, gli arabi ed altre persone di colore a casaccio, l’attentatore cita ripetutamente The Great Replacement, manifesto diffuso in quelle lande nella forma di colorati quanto grotteschi video ed interviste a variamente improbabili personalità dell’Alt-Right basato sulla teoria per cui siccome l’uomo bianco non si riproduce come dovrebbe per colpa delle donne che non gli concedono l’estasi suprema che è propria dell’Idillio dell’Amore, presto gli “stranieri” sostituiranno l’Uomo Bianco come “Razza padrona”, privando così i nostri poveri amici complottisti dei privilegi di nascita che gli sono necessari anche solo per funzionare ad un livello basico.
La teoria, ovviamente, fa più acqua di un brutto romanzo fantasy, se non altro perché se la soluzione prospettata dall’attentatore di Christchurch è colpire gli invasori e farli sentire terrorizzati, questo teoricamente avrebbe autorizzato tutti i Maori Neozelandesi, unici abitanti nativi di quelle terre riconosciuti come tali, ad inseguirlo per tirargli l’elastico delle mutande, strizzargli i capezzoli, frustargli il sedere con asciugamani bagnati e fargli tutti i dispetti necessari a renderlo molto terrorizzato e molto spaventato.
Disonore su tuo cugino!
Disonore sulla sua famiglia!
Disonore sulla tua mucca!
DISONORE!
Proprio la Moschea di Christchurch è nota per essere un faro del dialogo interreligioso, e per cercare di combattere la radicalizzazione dei giovani online.
Tra le iniziative della Moschea di Masjid Al Noor c’è infatti un Open Day per mostrare a tutti, in assoluta trasparenza, quanto al contrario dei vari *chan, le moschee di Christchurch non abbiano niente da nascondere.
Radicalizzato quindi era l’attentatore, e radicalizzato chi gli ha fornito il materiale suprematista. Solo nel senso opposto a quello che intendete voi.
Tuo cugino, seriamente, avrebbe bisogno di qualcuno che gli prenda a martellate il computer, gli bruci tutti i pupazzetti e gli dica che Dragonball non gli vuole più bene.
Il bizzarro Ecofascismo dell’attentatore di Christchurch non somiglia neppure lontanamente all’ecologismo di personalità a lui superiori (vedi Greta Thunberg) come l’oro è superiore allo sterco, ed anzi è uno specchio distorto di tutte le ideologie progressiste su cui i *chan citati stanno cercando di buttare istericamente la colpa per salvarsi da quello che loro definiscono il partyvan, lo spettro della condanna sociale, morale e forse anche legale per gli effetti dell’attentato.
L’ecofascismo dell’Attentatore di Christchurch si basa sulla teoria Q-Anon del deep state.
Praticamente una Teoria del Complotto secondo l’economia mondiale è in mano a determinati soggetti (non a caso, la grottesca bufala di Soros deportato a Guantanamo perchè è stato “visto comprando quattrocentomilalire di sesso perverso in Piazza Plebiscito” ha origini nel brand QAnon, come anche la bufala di Hillary Clinton che frequenta pizzerie sataniche dove si mangiano bambini arrosto), legati al mondo della sinistra, dell’Accoglienza e del progressismo, e quindi il Capitalismo è stato da queste personalità corrotto alle radici e va distrutto.
Del resto, i complottisti di quelle lande virtuali, come avete visto in questo articolo, non hanno fatto altro che mentirvi con lo scopo di “far passare il nostro nemico per paranoico”: perché dovreste credere all’ennesimo grido “al lupo, al lupo”?
Secondo il bizzarro pseudoecologismo dell’Attentatore di Christchurch infatti non si dovebbe neppure parlare di Ecofascismo ma di Ecofascismo etnonazionalista per la tutela della natura e l’ordine naturale.
Cosa che prevede, secondo lui, salvare la natura deportando tutti gli “stranieri” nelle loro terre di origine, espopriando i suoi avversari politici dei loro beni per affidarli alla figura salvifica del Maschio Bianco conservatore e ottenere così una sorta di perversa decrescita felice basata sul protezionismo economico totale e l’autarchia somma.
Avrete riconosciuto il marchio della politica economica nazifascista, attinta da una nostalgia per un passato che l’Attentatore di Christchurch non ha conosciuto se non da Internet e dal complottismo virtuale.
E indovina chi l’ha letta?
Esattamente, proprio lo stron*o di cui hai chiesto la cacciata.
Siccome mi pare che tu riesca a pensare solo per tormentoni, te ne offro uno. Poi torniamo a discutere seriamente
Mi pare evidente che l’unica persona tra noi due che stia facendo uno sforzo per non menarti sia io: la persona che, prima o poi, ti menerà
Ora fai questo sforzo e seguimi: è un sillogismo semplice.
Tarrant è imbevuto di ideali radicali. E’ imbevuto di tutto il complottismo in salsa Q-Anon di complotti etnici, ricette per salvare l’ambiente discriminando e chiudendo frontiere così, de botto, senza senso, di memes della cultura più protonerd oscena, si è ridipinto come il selvaggio eroe di uno sparatutto.
Ma questo non significa che la colpa sia dei gamers e dell’intrattenimento.
Significa che esiste una cospicua parte di complottisti che hanno invaso l’intrattenimento, trasformando la “cultura nerd” in una sorta di perverso parassita che, quando si esprime, lo fa con cose come il Gamergate e questa, espellendo e distruggendo.
Significa che esiste una cospicua parte di emarginati sociali, nerd, incel e compagnia varia a cui il pifferaio magico offre il riscatto di turno memando e sentendosi qualcuno, finché uno di loro sbrocca e restiamo qui a seppellire gente.
Significa che gli stessi videogiocatori, tutti coloro che amano l’intrattenimento dovrebbero fare uno sforzo per espellere tale corpo estraneo.
Significa che il Suprematismo è un cancro che distrugge tutto quello che tocca, e finché non saranno gli stessi “nerd” a dimostrare di voler strappare quel cancro dall’organismo culturale che cercano di rappresentare difendendo simili azioni, dovremmo considerare il loro organismo collettivo, nostro malgrado, compromesso.
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