Digitando le parole “furgone bianco” nello strumento di ricerca del nostro archivio è possibile trovare – tranne in rari casi in cui non si parla di presunti rapimenti – solamente articoli con tag allarmismo, bufala e disinformazione.
Nelle ultime settimane le segnalazioni si sono concentrate su un caso che interessa San Cipriano d’Aversa (CE), dove un gruppo di utenti ha cominciato a segnalare episodi di tentate aggressioni e tentati rapimenti ai danni di donne e bambini.
Era il 10 settembre. Noi Caserta, sito di informazione locale, scriveva di un caso avvenuto alcuni giorni prima a San Cipriano d’Aversa:
La notizia giunge oggi, ma il fatto risale a qualche giorno fa San Cipriano, dove due zingari avrebbero tentato di rapire, scendendo da un’auto di colore bianco, con una targa non decifrata e con i vetri scuri, un ragazzino di 14 anni del posto. Il tutto, è avvenuto lungo viale Europa e di preciso all’altezza della pizzeria “Il Capriccio”.
Per fortuna, il 14enne è riuscito a scappare. I genitori hanno sporto denuncia presso i carabinieri. Secondo qualche indiscrezione dagli amici, il ragazzino non mangia da sabato e non esce più di casa.
In poche parole: due zingari “avrebbero” tentato di rapire un ragazzino di 14 anni scendendo da un’auto (non ancora un furgone) di colore bianco. Lo stesso giorno eCaserta riprendeva la notizia e aggiungeva un’immagine inquietante presa da un sistema di videosorveglianza, ma l’immagine riguardava un caso avvenuto nel Connecticut.
Alcuni giori dopo, il 30 settembre, un utente iscritto al gruppo Facebook Benvenuti a San Cipriano d’Aversa pubblicava quanto segue:
Attenzione gira un furgone bianco con 5/6 persone straniere capitato poki minuti fa a mia moglie e la sua amica con 3 bimbi 2 persone sono scese dal furgone e hanno iniziatov a correre dietro a mia moglie e la sua amika sono riuscite appena a scappare tra una mano dei questi zingari presa per i capelli solo tra le grida sono riusciti a scappare questi bastardi fate girare grazie…Zona ASL..
Da quel momento le segnalazioni si moltiplicavano, fino a diventare un vero e proprio caso ripreso sempre dalle testate locali che affermavano, addirittura, di aver confermato la notizia «anche attraverso i canali istituzionali», ma gli stessi canali istituzionali invitavano alla calma, nella persona del sindaco di San Cipriano d’Aversa Vincenzo Caterino con un post pubblicato sulla pagina Facebook della sua lista:
Comunicato per la cittadinanza.
In merito al presunto tentativo di aggressione perpetrato da sconosciuti a bordo di un furgone bianco a carico di nostre concittadine, occorre fare delle precisazioni: dell’accadimento sono state prontamente informare le autorità pubbliche, le quali, interpellate anche dal sindaco Dott. V. Caterino, hanno confermato che, ”nonostante la visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza installato nella zona, nulla è emerso di quanto denunciato, o, quantomeno, nulla di criminoso è stato rilevato, e che con molta probabilità si sia trattato di un semplice equivoco”.
Nonostante ciò si nota tra la cittadinanza un crescente sentimento di paura, e una crescente volontà di “giustizia fai-da-te”, che certamente non giova a nessuna delle parti in causa.Invitiamo pertanto tutti i cittadini a mantenere la calma, a non adottare comportamenti sconsiderati, e soprattutto a fidarsi delle forze dell’ordine, che, hanno assicurato, andranno fino in fondo alla questione.
Nel frattempo il sindaco sarebbe lieto di incontrare le concittadine oggetto della presunta aggressione, e a tal fine le invita presso la casa comunale per il giorno 03 ottobre 2018, alle ore 16.00, per poter parlare con loro dell’accaduto e mettere a loro disposizione tutto il proprio sostegno.
La ricerca di riscontri, di dati oggettivi e di indizi che le forze dell’ordine hanno operato non hanno portato risultati, tanto da indurre altre testate locali a parlare, per la prima volta, di psicosi. Tuttavia il primo cittadino, per non lasciare inascoltati gli appelli delle famiglie terrorizzate, il 3 ottobre ha voluto incontrare i cittadini insieme al comandante dei Carabinieri per fare il punto della situazione.
CasertaNews torna sul pezzo il 5 ottobre, quando riporta un ennesimo caso di tentato rapimento segnalato da due ragazzine o, meglio ancora, dal padre di una di loro.
L’episodio è comparso sulla pagina Facebook Ciò che vedo in città – SMCV:
Stamattina a mia figlia è successo un episodio con un furgone bianco.
C’era anche l’amichetta.
Hanno di nuovo fatto quella strada x andare a scuola…..isolata….In pratica all’ altezza della biblioteca di smcv prima di pzza Padre Pio.
Un furgone (credo ducato) bianco si è fermato davanti a loro. Dietro non aveva la targa. Lato passeggero aveva una spugna grande che non faceva chiudere il vetro.
È sceso un tipo col maglione grigio e telefonino in mano e si è diretto verso le ragazze.
Per la paura sono scappate verso pzza Padre Pio e visto questo il tipo ha detto delle parole in lingua straniera ed è andato via.
Il 10 ottobre è la volta di San Nicola La Strada, dove una ragazza di 17 anni sarebbe stata afferrata e trascinata da un uomo sceso da un furgone bianco con indosso un passamontagna, ma anche in questo caso lo stesso autore dell’articolo parla di psicosi.
Il 12 ottobre, infine, a Caserta un 12enne è riuscito a sfuggire all’ennesimo colpo della banda del furgone bianco. Tutti gli episodi, secondo le fonti, sono stati denunciati alle autorità, ma in nessun caso si sono trovati indizi che favorissero le indagini.
“Presunto”. La parola “presunto” ricorre in quasi tutti gli articoli pubblicati sul caso, eppure le segnalazioni non si arrestano. Al contrario, gli audio su WhatsApp da parte di genitori terrorizzati si moltiplicano e intasano, oltremodo, le bacheche di Facebook, seppur non vengano corredati da fonti certe e da prove emerse dalle indagini. Per questo l’informazione locale, in buona parte, fa ampio uso delle parole “presunto” e “psicosi”.
La risposta alla domanda è niente. Del furgone bianco che terrorizza il casertano non esistono prove, solo segnalazioni continue pubblicate su Facebook e inarrestabili passaparola inoltrati su WhatsApp. Nonostante tale evidenza e le rassicurazioni dei sindaci, il tam-tam non cessa e si sposta di località in località.
Il dato oggettivo è che di tale furgone bianco esistono solo parole e messaggi scritti in maiuscolo con una pioggia di punti esclamativi, con indagini che non portano risultati.
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