Categorie: AllarmismoEuropa

La Corte europea ci vieta di battezzare i nostri figli – liberoquotidiano – bufala


Ieri sera, torno a casa accendo il computer e trovo questa segnalazione:

Anche libero è cascato nella bufala dei battesimi: http://www.liberoquotidiano.it/news/11598242/La-Corte-europea-ci-vieta-di.html
La Corte europea ci vieta di battezzare i nostri figli
Una violenza su un bambino, indifeso e «giuridicamente incapace». Di quale violenza orribile, perpetrata ai danni dei più piccoli, si tratta? Su cosa è intervenuta con forza la Corte europea dei diritti umani? Si tratta del battesimo. Sì, il battesimo lede la libertà di coscienza del neonato e si configura come una vera e propria violenza nei suoi confronti. La Corte, incaricata di garantire il rispetto della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), si è così espressa, qualche giorno fa, trovandosi a giudicare il ricorso presentato da una madre italiana che si era vista condannare da un tribunale di casa nostra. La donna, che all’epoca dei fatti si era opposta al battesimo del figlio e che, ciò nonostante, non aveva potuto impedire che il rito si celebrasse ugualmente per volere del marito, aveva chiesto al giudice italiano che il sacramento venisse annullato

Resto veramente senza parole …. qui non stiamo parlando di un sitarello o di un blog spazzatura (corriere del mattino), che pubblica notizie di sana pianta, ma di un quotidiano Nazionale che ha preso per buona una NOTIZIA SENZA PRIMA VERIFICARLA. Possibile che anche i giornali un pò piu seri ormai passino veramente di tutto ?
Spero vivamente che libero rimuova subito la notizia, almeno per far capire che si è trattato di un errore e non continui a mantenere l’articolo online…

In rete è conosciuto come “Lo Sbufalatore” e nel mondo del lavoro è un Data Analyst, SEO, Social Specialist ed esperto in Tag Container (Google Analytics, Act Commander, AT Internet, Trackingbox, Google Tag Manager, Adform, Data Studio), capacità che oggi gli consentono di vivere il mondo social con le sue facoltà di debunker, una passione che nel 2014 si è tradotta con l’apertura di Bufale.net (il più importante servizio in Italia contro le fake-news e scuola di debunking), una realtà gratuita di verifica delle fonti alla quale collaborano, nel tempo libero, altri liberi cittadini che condividono la stessa passione al di là di ogni appartenenza politica e sociale.

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