« La Corte – dice una nota diffusa dalla stessa Consulta – ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiamo adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali. Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario. Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico».
Giorni di schermaglie social e non solo sono arrivati a questo, sono stati respinti tutti i ricorsi sull’obbligo: se il “mainstream non vi vuole dare la notizia” non è per censura. Semplicemente, come in questo caso, la notizia non esiste.
Nelle prossime settimane saranno comunque depositate le motivazioni complete, e saranno una lettura interessante.