Coronavirus: uomo muore cercando di curarsi con la clorochina
Vi abbiamo più volte parlato dei pericoli dell’autodiagnosi. Siamo stati attaccati per aver cercato di spiegarvi come il farmaco più promettente usato in un ospedale non è qualcosa che l’utente domestico può usare in libertà.
Abbiamo provato a spiegarvi che SARS-CoV-2, il virus di COVID19 chiamato dalla stampa “il Coronavirus” esiste da troppo poco tempo perché ogni farmaco possa essere considerato più che sperimentale.
Abbiamo esaminato l’uso di antivirali per ridurre la presenza di SARS-CoV-2 in un organismo infetto e pervenire ad una cura, di farmaci per il controllo della risposta immunitaria per evitare iperreazioni.
Ma anche vere e proprie bufale conclamate, o sperimentazioni trasformate in fenomeni di isteria collettiva da chi vede in uno degli antivirali una specie di “medicina miracolosa per sconfiggere il virus”. Ignorando che, per definizione, non esistono medicine miracolose in grado di sconfiggere i virus, ma possiamo solo ridurne la carica virale e supportare l’organismo nella sua battaglia.
Ogni volta che qualcuno si imbatte in articoli esagerati, esasperati, acchiappaclick e fomentatori di false speranze e inviti all’autoterapia, qualcuno rischia la vita. Cosa che è successa.
Coronavirus: uomo muore cercando di curarsi con la clorochina
La Clorochina è l’elemento attivo di alcuni farmaci usati nelle sperimentazioni, e entrati a spron battuto nelle teorie del Complotto.
Secondo una teoria del complotto assai in voga, gli antimalarici a base di Clorochina sarebbero in realtà la vera cura per il Coronavirus che i potenti ci nascondono e che dimostrerebbe il Complotto del Coronavirus.
Lo stesso Trump si è dichiarato pubblicamente un condivisore delle teorie sull’efficacia della Clorochina, cosa che potrebbe aver avuto il suo peso nel dramma di cui parliamo.
Dramma nato quando un uomo dell’Arizona, convinto dell’efficacia della Clorochina come farmaco “contro il Coronavirus”, ha deciso di assumerne a scopo profilattico una dose, presa da un lotto acquistato per scopo veterinario da sua moglie. Ovvero, per la cura di alcune carpe Koi in loro possesso.
Naturalmente, siamo tutti a conoscenza che le preparazioni per uso veterinario non possono essere usate sugli esseri umani: ma una volta passato il principio contorto per cui se i medici non mi prescrivono qualcosa che Internet dice essere un farmaco miracoloso è perché servono la Kasta di Big Pharma, allora passa ogni principio.
Se mi viene insegnato il concetto di “farmaco miracoloso”, io cercherò di procurarmelo con ogni modo. Beveroni improvvisati, importazione parallela, preparazioni veterinarie… è un copione già noto.
Dopo aver diluito la clorochina in acqua, la moglie ha accusato un forte malessere, facendo solo in tempo a vedere il marito avere difficoltà respiratorie.
Al momento lei è in condizioni critiche, ed è la fonte dalla quale è stata raccolta questa storia, ma lui purtroppo è defunto.
#FactsNotFear@WHO has NOT approved the use of chloroquine for #COVID19 management. Scientists are working hard to confirm the safety of several drugs for this disease.
Please DO NOT engage in self-medication. This will cause harm and can lead to death.#COVID19Nigeria pic.twitter.com/K6kljq0VtW
— NCDC (@NCDCgov) March 20, 2020
La morte dell’uomo ha scatenato una nuova campagna contro l’autodiagnosi. Approviamo. Ed è per questo che non transigeremo su inviti all’autodiagnosi nei nostri commenti, perseguendoli col ban totale.
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