“Coronavirus nel testo scolastico del 2019 di mia figlia, sapevano già tutto?”: il complottismo maldestro
In un testo scolastico “del 2019” si parla di Coronavirus. Questo è ciò che compare in un post virale che i nostri lettori ci segnalano. Diciamo “virale” perché il messaggio è un copia-incolla in libera circolazione sulle bacheche, anche da parte di utenti che non hanno figli. Ciò che vogliono comunicare, questi utenti, è che un testo scolastico pubblicato nel 2019 avrebbe predetto la pandemia della Sars-CoV-2, e nella chiave di lettura del complottista ciò dimostrerebbe che i poteri forti sapessero già tutto.
Questo è il libro di mia figlia , scuola elementare, anno 2019.. Il libro l’abbiamo avuto a settembre 2019 , molto prima dei primi allarmi dalla Cina a dicembre 2019. A marzo 2020 ci saranno poi i dpcm che decreteranno il lockdown generalizzata che ha messo l’Italia in ginocchio. Se il libro è stato stampato prima di settembre 2019 , cosa ne sapevano del coronavirus?
1. Coronavirus e SARS-CoV-2 non sono sinonimi
Per smontare questo tentativo di complottismo, una forma oltremodo superficiale di tentare di inoculare un dubbio infondato, sono necessari due passaggi. L’argomento principale è il Coronavirus, erroneamente indicato come il virus che in questo triste 2020 ha ridotto il mondo a una pandemia. Secondo questa lettura semplificata “Coronavirus” e “Sars-CoV-2” sarebbero sinonimi, ma è un grave errore.
Per Coronavirus si intende una famiglia di virus di cui fa parte anche il SARS-CoV-2 (qui un approfondimento). Tale famiglia è stata scoperta nel 1968. In poche parole possiamo trovare la parola “coronavirus” anche in un libro di testo del 1987, perché la famiglia di virus è nota, appunto, dagli anni ’60.
1a. “Nel libro si parla già di pipistrelli, perché?”
Andiamo per ordine: la correlazione tra il virus SARS-CoV-2 e i pipistrelli presenti nei wet market cinesi è ancora un’ipotesi, e possiamo approfondire in questo documento. Di fatto, però, già dal 2003 si erano individuati nei pipistrelli i potenziali serbatoi della SARS. Per fare chiarezza ci viene in soccorso l’ISS:
Nel 2003 i pipistrelli furono indicati come i serbatoi del coronavirus della SARS, in quanto vennero identificati nei pipistrelli diversi coronavirus geneticamente molto simili al virus SARS-CoV isolato dai casi umani.
I pipistrelli sono anche riconosciuti come il serbatoio naturale di oltre 100 altri virus tra cui MERS, il virus Ebola, il virus Marburg, il virus Hendra, il virus della Rabbia e il virus Nipah, per citarne alcuni.
Ecco spiegata la voce riportata nella pagina del libro di testo al centro della nuova non-intuizione dei complottisti: “Com’è nato questo virus è ancora un mistero; dicono che sia comparso in alcuni pipistrelli. Il virus si è poi trasformato e si è trasmesso alle persone. Gi scienziati chiamano questo passaggio salto di specie”. Si parla di pipistrelli in quanto questo aspetto dei Coronavirus era già noto nel 2003.
Il libro è stato pubblicato nel marzo 2020
Se osserviamo attentamente l’immagine notiamo che in basso a destra è riportata la fonte: Laila e il Coronavirus di Nicole Vascotto, Scienza Express Edizioni. Ecco il secondo aspetto che ci porta alla soluzione dell’enigma. Abbiamo le coordinate, le cerchiamo con gli strumenti che il web ci offre e troviamo tutte le informazioni che ci servono sulla vetrina virtuale dell’editore a questo indirizzo. Andiamo in basso, clicchiamo su “informazioni aggiuntive” e scopriamo che la pubblicazione è avvenuta a marzo 2020. Non ci basta? Vogliamo informarci soltanto sui social? Nessun problema. Il 2 marzo 2020 Scienza Express Edizioni ha annunciato l’uscita della brochure sulla pagina Facebook ufficiale: Laila e il Coronavirus è uscito il 10 marzo 2020.
Chi pubblica la foto del libro cercando di sostenere che tutti sapessero della pandemia dal 2019 scappa quando gli viene chiesto di mostrare la data di pubblicazione: “Aspetta, sono fuori casa”, “Ora non posso”, tradendo la sua malafede. Ciò dimostra che siamo di fronte alla condivisione compulsiva di un contenuto di cui non si conoscono i dettagli.
Riepilogando: parlare di “coronavirus già noto nel 2019” significa disinformare, in quanto la pandemia in atto è causata dal SARS-CoV-2, che fa parte della famiglia dei Coronavirus, scoperta negli anni ’60. Sì, si parla di pipistrelli perché già dal 2003 si ipotizzava che fossero serbatoi naturali della SARS. No, il libro non è stato pubblicato nel 2019, ma il 10 marzo 2020.
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