Ci segnalano un articolo pubblicato da Il Giornale sul vaccino da Israele che sarà pronto in tre settimane per combattere il Coronavirus. La notizia è comparsa ieri, 28 febbraio e il quotidiano italiano scrive che l’annuncio è stato dato da Ofir Akunis, ministro israeliano della Scienza e della Tecnologia.
Il Giornale riporta che Akunis ha parlato con il Jerusalem Post e ha riferito che si parla di vaccino da Israele pronto in 3 settimane e disponibile in 90 giorni. L’articolo, però, parla di possibilità e non di certezza come invece suggerirebbe il titolo. Akunis, infatti, si dice fiducioso e afferma che la soluzione all’epidemia sarà disponibile salvo intoppi.
Come riferisce il Ministro il merito va al Migal, il Galilee Research Institute, che negli ultimi 4 anni aveva sviluppato un vaccino contro la bronchite infettiva (IBV), una malattia che colpisce soprattutto il pollame, e con lo scoppio dell’epidemia il team ha trovato nel virus un modello per il suo sistema.
Al Jerusalem Post parla Chen Katz, a capo del gruppo di biotecnologia del Migal, e riferisce che il loro intento è adattare il loro studio precedente alla nuova sequenza:
Il nostro concetto di base era quello di sviluppare la tecnologia, e non specificamente un vaccino per questo tipo o quel tipo di virus. Il quadro scientifico per il vaccino si basa su un nuovo vettore di espressione proteica, che forma e secerne una proteina solubile chimerica che trasporta l’antigene virale nei tessuti della mucosa mediante endocitosi autoattivata, inducendo l’organismo a formare anticorpi contro il virus.
Dopo che gli scienziati hanno sequenziato il DNA del nuovo Coronavirus, i ricercatori del MIGAL lo hanno esaminato e hanno scoperto che l’IBV (la bronchite infettiva del pollame) è geneticamente simile al Coronavirus umano anche in termini di meccanismo di infezione, e per questo hanno considerato la possibilità di un vaccino umano.
Tuttavia lo stesso Katz specifica che il vaccino, che potrebbe essere di tipo orale, richiederà un processo regolatorio e per questo Akunis ha disposto che il Ministero acceleri tutti i processi di approvazione, ma ancora non è confermata l’esistenza di un vaccino sebbene vi siano ottime basi. Parliamo di precisazioni per rispondere a titoli di quotidiani che potrebbero dare per scontata l’esistenza di un vaccino da Israele, che ancora è in fase di studio.
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