“Coronavirus fuggito dal laboratorio”, questo il titolo usato da TgCom24 in un articolo pubblicato il 19 luglio. Tantissimi lettori ci chiedono di verificare la notizia e diciamo, da subito, che gli elementi a disposizione sono pochissimi. TgCom24 parla di un accordo tra Stati Uniti e Cina definito exit strategy con il quale le due potenze si impegnano per far uscire il mondo da questa crisi pandemica. La formula usata dal notiziario Mediaset, però, è quella dubitativa.
Coronavirus fuggito dal laboratorio, Usa e Cina trovano l’accordo sulla exit strategy: “Pechino ammetterà l’errore”
Tgcom24 rivela in anteprima l’accordo messo a punto tra le due superpotenze mondiali. Nell’intesa c’è anche la condanna degli scienziati cinesi che hanno insabbiato il caso
Le due potenze, USA e Cina, avrebbero stretto un accordo – la exit strategy – per uscire dalla pandemia mondiale. Scriviamo “avrebbero” perché gli stessi autori di TgCom24 usano questa formula per dimostrare cautela. L’accordo non è ancora stato siglato, per questo l’articolo scrive che “sarebbe alle porte”. La exit strategy sarebbe la conseguenza di un’ammissione, da parte di Pechino, di aver scoperto solo di recente e dopo un anno di indagini che il virus sarebbe fuggito dal laboratorio di Wuhan e per questo “verranno perseguiti gli scienziati e i ricercatori che hanno tenuto nascosta la verità impedendo alla Cina di informare tempestivamente gli Stati Uniti e il mondo della grave minaccia”.
Oggi, nelle mani di TgCom24, ci sarebbero informazioni arrivate da “fonti di intelligence” sulla exit strategy concordata tra Washington e Pechino a seguito del rapporto ordinato da Joe Biden ai servizi segreti americani a fine maggio con i risultati delle indagini sull’origine del Coronavirus.
Paolo Liguori, direttore del TgCom24, è stato contattato dalla redazione del Sussidiario.net e ha riferito:
Abbiamo raccolto la notizia che l’indagine chiesta da Biden è finita e che il risultato sia stato consegnato al presidente americano. Anche il direttore dell’OMS, da sempre schierato in difesa della Cina, ha ammesso che il Covid è sfuggito da Wuhan. Non abbiamo ancora la conferma di un accordo tra Usa e Cina ma quando si arriva a questo livello dopo che la verità era stata tenuta nascosta per diciotto mesi è perché si sta preparando un accordo.
In poche parole: l’indagine richiesta da Biden a fine maggio (troviamo riscontri su Wired, The Guardian e Agi) è terminata e ora il presidente americano avrebbe ricevuto il rapporto. Per questo Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’OMS, ha ritenuto prematuro escludere la fuga dal laboratorio e oggi chiede trasparenza alla Cina annunciando nuove indagini. Badiamo bene: Ghebreyesus non ha ammesso la fuga dal laboratorio, bensì ha chiesto (ripetiamo) nuove indagini. Liguori, tuttavia, ammette di non avere conferma di alcun accordo tra Pechino e Washington.
Nelle ultime ore la CNBC ha riportato le dichiarazioni di Zeng Yixin, vice ministro della Commissione Nazionale per la Salute (NHC) che ha respinto la richiesta dell’OMS invitando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ad estendere le indagini anche ad altri Paesi “senza interferenze politiche”.
Nulla è certo, perché lo stesso Liguori sostiene di non avere prova di alcun accordo tra Cina e Stati Uniti. Liguori sostiene che Ghebreyesus abbia ammesso la fuga dal laboratorio di Wuhan del virus, ma il direttore generale dell’OMS ha solamente chiesto una nuova indagine. Cosa sia contenuto nel presunto rapporto ricevuto da Joe Biden non è ancora noto. Sottolineiamo, per onore di cronaca, che sostenere una fuga del virus dal laboratorio non significa che il SARS-CoV-2 sia stato creato in laboratorio, come alcuni utenti stanno già sostenendo sui social.
La nostra analisi è ancora in corso, e per il momento si tratta di supposizioni nate dal presunto rapporto ricevuto da Joe Biden. Fino a pochi giorni fa, però, la CNN scriveva che le forze statunitensi di intelligence erano ferme a un 50 e 50: “Le teorie sulla fuga dal laboratorio sono credibili quanto quelle sull’origine naturale”. Vi aggiorneremo in un prossimo articolo.
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