Notizia Vera

Coronavirus e Birra Corona, il marchio messicano colpito dall’epidemia

Coronavirus e Birra Corona sono termini che hanno assonanze. L’assonanza porta alla battuta, la battuta porta al meme.

Il meme raramente porta a qualcosa di buono, specialmente in un mondo di teledipendenti attaccati ai loro schermi e pronti a cose come telefonare al numero apparso in una fiction, convinti che risponda Rosy Abate la Regina della Mafia per minacciare ripetutamente di stupro e violenze di vario tipo una donna incinta convinti di aver salvato lo Stivale dal Crimine organizzato perché ora la “Regina della Mafia” teme la loro vendetta.

Ora, fortunatamente non stiamo dicendo che tutto il mondo sia persuaso che la Birra Corona causi il COVID19: i portavoce della ditta produttrice testimoniano che

“nel complesso, i nostri consumatori capiscono che non c’è nessuna connessione”

E la stampa, ovviamente, non può che insistere sulla stessa linea.

Esiste in compenso un dato preoccupante, riportato dal Sole 24 Ore.

La percezione del Brand

Come ogni buon pubblicitario sa, un marchio si nutre di immagine. Di informazioni positive e negative che su di esso circolano.

A forza di memes, frizzi e lazzi, il marchio Corona è stato colpito dalla psicosi, scendendo nella sua percezione positiva e subendo una flessione di borsa superiore a quella che ci si aspetterebbe dal semplice passaggio di stagione

Il punteggio relativo al marchio Corona, secondo l’indagine di YouGov, è sceso da 75 punti a 51 in queste ultime settimane. Il trend tiene conto delle informazioni positive e negative che circolano, negli Stati Uniti, su un particolare brand. Il mercato statunitense è molto importante, per la birra Corona (è la terza più consumata, dopo la Guinness e la Heineken. Sempre secondo YouGov, oggi l’intenzione di acquisto è al minimo da due anni. Ma è pur vero che si tratta di una birra molto legata all’estate, alle serate in spiaggia, dunque abbastanza soggetta alla stagionalità.

Ad ogni modo, la Constellation Brands Inc (l’azienda che produce la birra messicana nei 50 stati che compongono la federazione americana) ha perso l’8% alla borsa di New York in questa settimana, come fa notare Bloomberg. Una storia ai limiti del grottesco, dunque. Una storia che racconta come il limite fra prudenza e psicosi, in questi giorni, è una linea sottilissima.

Probabilmente Constellation Brands, anzi, sicuramente, non fallirà per così poco. Ma indubbiamente, è un segno dei tempi.

Articoli recenti

Cosa sappiamo di Ahoo Daryaei, cosa crediamo di sapere

È diventato virale, così tanto da avere persino un posto nella mostra al femminile della Lucca Comics appena trascorsa il…

11 ore fa

Dubbi sull’utilizzo del VAR per annullare il gol del Venezia: protocollo in bilico

L’Inter è riuscita ad acciuffare i tre punti contro il Venezia, dopo un match in cui il VAR ha avuto…

14 ore fa

VR Man non è una statua di Lucifero a Torino

Ci segnalano i nostri contatti un video su TikTok che dovrebbe mostrare una statua di Lucifero a Torino. Il video…

15 ore fa

Spunta blu cerca di spiegare a Margaret Atwood il suo Racconto dell’Ancella: segue ilarità

La definizione di mansplaining da manuale è "l'atteggiamento paternalistico con cui un uomo cerca di spiegare ad una donna qualcosa che…

1 giorno fa

Il non caso di App Io e il Digital Wallet coi dati in America

Ci segnalano i nostri contatti un post X di un profilo di Satira che adombra il caso di App Io…

1 giorno fa

Non è vero che l’alluvione a Valencia è stata causata da HAARP: conosciamo le Power Ship

Ci segnalano i nostri contatti una condivisione X che avvalora una teoria del complotto secondo cui l'alluvione a Valencia è…

1 giorno fa