Coronavirus: Biella, ragazzina di origini cinesi risulta positiva al test del Coronavirus
Cosa spinge qualcuno a creare delle bufale? Cattiveria? Xenofobia? Il semplice desiderio di far casino che portava i giovinetti meno diligenti a telefonare a scuola il giorno di una verifica millantando inesistenti allarmi bomba?
Non ci importa: confidiamo che chiunque abbia inventato la storiella di un allarme Coronavirus all’Istituto di Istruzione Superiore E. Bona venga presto individuato dalle autorità e severamente sanzionato.
Un lavoro di Photoshop davvero pessimo, il solito testo che strizza l’occhio al “pericolo stranieri” anche quando l’evidenza dimostra che il SARS-CoV-2 viaggia in aereo da posti lontani e non si genera spontaneamente dalle carni dei cittadini di origine cinese come disinformati e xenofobi sembrano pensare, che colpisce l’Avvenire.
Tra tutti i giornali, quello che ha una folta sezione sul Coronavirus unita ad un rigoroso Fact Checking.
La bufala è grave più volte: grave perché suscita allarmismo, grave perché colpisce un’intera comunità, grave perché danneggia il nome di un giornale onoratissimo che si è speso, come noi, in prima linea per combattere allarmismo e disinformazione.
Confidiamo pertanto che i condivisori di questa creazione si imbattano presto nella sanzione che insegnerà loro i doveri civici e morali di un buon cittadino.
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