Convertire mutuo dal tasso variabile al tasso fisso: come e quando
Ci chiedono i nostri contatti lumi sulla conversione del mutuo dal tasso variabile al tasto fisso, prevista dalla legge di bilancio in corso, al comma 322 art. 1 L. 192/2022.
Norma che sostanzialmente introduce una proroga al 31 dicembre 2023 della previgente disposizione.
Se quindi rientrate nei requisiti della norma, vi converrà
Convertire mutuo dal tasso variabile al tasso fisso: come e quando
Vi abbiamo già anticipato il quando: entro il 31 dicembre, salvo ulteriori proroghe. Il come si attiva richiedendo alla banca procedura di rinegoziazione, che dovrà però soggiacere a precisi requisiti.
I requisiti di legge ricordiamo sono:
- Mutuo stipulato o accollato prima del 01.01.2023;
- importo originario del mutuo non superiore agli euro 200mila;
- mutuo con tasso e rata variabili per l’intera durata del contratto;
- utente con ISEE inferiore ai 35mila euro;
- utente che non ha mai riscontrato ritardi o morosità nel pagamento delle rate, salvo possibilità di accordi tra le parti in tal senso
Se tutti questi requisiti sono presenti, sarà possibile accedere ad un mutuo a tasso fisso calcolato automaticamente sommando allo spread originariamente previsto nel contratto di mutuo, il minore tra l’IRS (Interest Rate Swap) a 10 anni e l’IRS pari alla durata residua del mutuo (per maggiori dettagli consulterete la pagina relativa al Sole 24 Ore qui).
Ovviamente, rispettati i requisiti di cui sopra la banca non potrà rifiutare la conversione in modo arbitrario: dovrà prendere atto della richiesta, valutare l’esistenza dei requisiti e accettare.
Se avete quindi i requisiti e state pensando alla conversione, questo è un ottimo momento per farlo: il tasso variabile è del resto una scommessa sull’andamento dei mercati, resa gravosa dalla congiuntura economica in corso.
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