Versioni a confronto

Aggredito l’operatore di Clarissa Ward della CNN e disordini di Jalalabad: criticità in Afghanistan

Arrivano nuovi aggiornamenti direttamente da Kabul, tramite il volto noto della CNN, vale a dire Clarissa Ward. La giornalista, infatti, è stata al centro di un caso sull’abbigliamento avuto in Afghanistan prima e dopo l’arrivo dei talebani. Oggi, però, si parla di lei per l’aggressione all’operatore che la segue, mimato anche in diretta durante un collegamento. Ha anche aggiunto che gli stranieri riescono a superare i posti di blocco, mentre per gli afghani più complicato.

 

Da Clarissa Ward ai disordini di Jalalabad

Ci sono versioni contrastanti, in queste ore, a proposito della contestazione avvenuta a Jalalabad ai talebani, con oggetto il ripristino della bandiera nazionale dell’Afghanistan in giro per il Paese. Una questione delicata, con le notizie sulle vittime che, al pari delle indiscrezioni di ieri sugli afghani caricati in un aereo americano, testimonia lo stato di profonda incertezza. Anche a proposito delle notizie che trapelano attraverso le principali testate locali. Cerchiamo di fare chiarezza con quanto raccolto mercoledì mattina.

Cosa sappiamo sulla contestazione di Jalalabad ai talebani sulla bandiera dell’Afghanistan

Sostanzialmente, quali sono le versioni venute a galla in queste ore, a proposito della contestazione di Jalalabad ai talebani sulla bandiera dell’Afghanistan? Al Jazeera, come è stato riportato anche da RaiNews 24, avrebbe menzionato almeno due morti. I talebani, infatti, avrebbero dapprima sparato dei colpi in area, salvo poi puntare le armi sui manifestanti poco propensi a mollare la presa. Questo, nonostante altre fonti facciano sapere che il Consiglio prenderà successivamente una decisione per quanto riguarda la bandiera da utilizzare.

Anche il tweet di Radio Rai sembrerebbe confermare la versione che, purtroppo, contempla due morti a margine della contestazione di Jalalabad verso i talebani, affinché possa esserci il ripristino della bandiera dell’Afghanistan. Di parere differente il giornalista locale Bashir Ahmad Gwakh, che ha un discreto seguito su Twitter. Attraverso la piattaforma in questione, il cronista ha parlato di zero vittime. In particolare, dice di aver sentito un partecipante, a detta del quale i talebani hanno sparato solo in aria, ma al momento non c’è alcuna informazione esatta sulle vittime. Anche i talebani non hanno detto nulla.

Va detto che sui social ci sono anche altri video relativi alla contestazione di Jalalabad ai talebani sulla bandiera dell’Afghanistan, coi quali si percepiscono colpi sparati ad altezza uomo. Vi faremo sapere.

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