I nostri telefoni supporteranno il contact tracing senza Immuni? L’app italiana di tracciamento dei contagi esiste già, ma secondo un articolo pubblicato da Fanpage il 28 agosto 2020 potrebbe arrivare un implemento delle funzionalità dai due colossi Apple e Google. La novità è stata introdotta – scrivono – dalla versione beta iOS 13.7 di Apple soltanto il 27 agosto e Google, per Android, potrebbe fare altrettanto. In poche parole Apple e Google, fino ad ora e come si sapeva, hanno lavorato in background per memorizzare i contatti avvenuti tra i cellulari tramite bluetooth, nient’altro. Con la novità introdotta da Apple e presto disponibile su Google, invece, verrà integrato un sistema di notifica in grado di comunicare con i server sanitari per essere in costante aggiornamento sui contatti risultati positivi al Coronavirus.
Semplifichiamo quanto detto, come sintetizzano su Mobile World: con le nuove funzionalità di iOS e Android sarà possibile ricevere una notifica sulle esposizioni ma per la segnalazione dei contagi sarà comunque necessaria l’app Immuni. Ciò significa che le novità saranno soggette agli accordi con le aziende sanitarie locali, come specificano gli sviluppatori Apple nel nuovo changelog:
iOS 13.7 ti consente di aderire al sistema di notifiche di esposizione COVID-19 senza la necessità di scaricare un’app. La disponibilità del sistema dipende dal supporto dell’autorità sanitaria pubblica locale.
Da Mobile World e Repubblica, inoltre, fanno sapere che l’adesione al programma di contact tracing che arriverà per gli utenti Google e Apple sarà su base volontaria e chi effettuerà l’aggiornamento dovrà dare il consenso per attivare la funzione, semplicemente con un segno di spunta.
Da Repubblica aggiungono che nei primi tempi la funzione sarà disponibile solamente per i Paesi privi di app ufficiali di tracciamento e segnalazione. In Italia abbiamo Immuni, dunque per il momento la novità non ci riguarda.
La novità presto disponibile da Google e Apple non serve a segnalare i contagi: la nuova funzione ci invierà notifiche qualora ci esponessimo al contagio, dal momento che l’aggiornamento comunicherà periodicamente con il sistema sanitario locale. Per registrare il nostro contagio, però, sarà necessaria un’app di terze parti che nel nostro caso è Immuni.
Parliamo di precisazioni perché la notizia, dal titolo usato da Fanpage, ha già allarmato tantissimi utenti che si vedono già tracciati e privati della loro privacy. C’è un ulteriore dettaglio da prendere in considerazione: negli Stati Uniti non è ovviamente applicato il GDPR alla popolazione locale e su questo aspetto troviamo un approfondimento sul Sole 24 Ore:
La prospettiva della GDPR comunque porta innegabili vantaggi rispetto agli Stati Uniti: comunque semplifica e stabilisce una serie di paletti e meccanismi comuni a tutti i settori attraverso tutti gli stati dell’Unione. Negli Stati Uniti è invece necessario cercare, settore per settore, quale sia la normativa che si applica e quali i precedenti giudiziari, spesso con problemi di interpretazione e un’area di incertezza relativamente a quale decisione potrebbe prendere un giudice se si dovesse andare in tribunale.
In Italia la funzione che oggi analizziamo dovrà essere autorizzata, dunque si può anche negare il consenso e per il momento, il contact tracing senza Immuni, è un aggiornamento iOS e Google che non interessa gli italiani ma tutti quei Paesi che non hanno a disposizione un’app per tracciare i contagi.
Ci segnalano i nostri contatti un post secondo cui la misteriosa malattia nel Congo è stata creata da Bill Gates…
Una delle narrazioni moderne più note è quella per cui solo due persone al mondo conoscono la ricetta della Coca…
Ci segnalano i nostri contatti una bufala che riguarderebbe una presunta macchina elettrica Pierce-Arrow ad energia cosmica di Nikola Tesla,…
WhatsApp sospeso per violazione di regole o per smartphone obsoleto? Analizziamo le novità del 2025 per l'app di messaggistica che,…
Viviamo in un'epoca di standard. Si rompe qualcosa nel vostro PC? Potete comprare tranquillamente delle nuove componenti e periferiche e…
Re Carlo III dovrebbe andare a parlare con gli alieni: questa la teoria del produttore televisivo Mark Christopher Lee, appassionato…