Si continua a discutere moltissimo in questi giorni a proposito delle rimodulazioni TIM, Vodafone, Wind e Tre. Dopo le approfondite notizie che vi abbiamo fornito circa una settimana fa con un riepilogo pieno di dettagli a proposito degli aumenti in arrivo in estate (qui potete capire se sarete potenzialmente coinvolti), oggi 30 maggio è importante soffermarsi su un altro aspetto. In vista della stagione estiva, con forti rincari previsti sia sul fisso, sia sulle linee mobili, diventa importante analizzare anche la trasparenza comunicativa delle varie compagnie telefoniche.
Come ci riporta una fonte autorevole del calibro di Mondomobileweb, infatti, in caso di rimodulazioni TIM, Vodafone, Wind e Tre diventa fondamentale un approccio chiaro e trasparente da parte dei singoli operatori. Considerando il fatto che la legge da un lato consente ai gestori di modificare le condizioni delle tariffe inizialmente sottoscritte dal pubblico, allo stesso tempo l’utente finale ha la possibilità di recedere entro determinate scadenze senza pagare penali. Lì dove il contratto inizialmente stipulato le prevede.
Per tale ragione, nel momento in cui vengono annunciate nuove rimodulazioni TIM, Vodafone, Wind e Tre, come avverrà a più riprese tra giugno e agosto 2019, occorre seguire alcune istruzioni molto precise. Ad esempio, il messaggio informativo dovrebbe esordire con diciture tipo “modifica delle condizioni contrattuali”. Ebbene, secondo recenti testimonianze pare che i vari operatori trattino la questione degli aumenti solo più avanti nel messaggio, contrariamente a quanto sancito dalle autorità che vigilano su questi mercati.
Vi ricordiamo, a tal proposito che gli annunci sulle rimodulazioni TIM, Vodafone, Wind e Tre vengono inviati tramite fatture quando gli aumenti coinvolgono la linea fissa. Al contrario, si utilizzano gli SMS con le linee mobili. Rispetto a quanto avvenuto nel 2018, con altri aumenti, quest’anno si susseguono segnalazioni in Italia che in qualche modo mettono in discussione chiarezza e trasparenza delle compagnie telefoniche. Staremo a vedere come si svilupperanno i fatti.
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