Complotto UE contro il cibo italiano? L’ideatore del Nutri-Score risponde a Salvini: “Devi pensare ai consumatori”
Sono passate poche ore dal nostro articolo in cui facevamo notare la disinformazione operata dal Giornale e da Matteo Salvini sul rapporto tra il Nutri-Score e il cibo italiano. Secondo le due realtà, il Nutri-Score, ovvero il sistema di classificazione degli alimenti sulla base del valore nutrizionale, un dato ben preciso che non intacca la qualità del prodotto bensì il suo impatto con l’organismo e dunque il suo ruolo nell’alimentazione. Salvini e Il Giornale hanno gridato allo scandalo, ma hanno dimostrato di non aver ben inteso la funzione del Nutri-Score. Vi invitiamo a ripassarla nel nostro precedente articolo.
Al tweet allarmista di Salvini, a questo giro, ha risposto Hercberg Serge in persona. Lo avevamo introdotto nel precedente articolo e anche NeXt Quotidiano ne ha evidenziato le generalità: Hercberg Serge è nientemeno che il padre del Nutri-Score: “Docente di nutrizione alla Facoltà di Medicina dell’Università di Parigi 13, Direttore dell’equipe di ricerca di epidemiologia nutrizionale e già presidente del Programma nazionale sulla nutrizione e la salute del governo francese è colui che con il suo lavoro ha ispirato la nascita del Nutri-Score“.
In una fila di commenti, proprio perché Salvini attaccava i suoi studi, Serge ha scritto:
- Pensavamo di aver sentito di tutto tra le sciocchezze sul #Nutriscore …. Beh no! Questa volta è Salvini a sviluppare una tesi delirante sul complotto che fa di Nutri-Score l’oggetto di un’offensiva segreta dell’UE contro il cibo mediterraneo e i prodotti italiani;
- No, signor Salvini, niente di segreto: #Nutriscore è uno strumento di salute pubblica sviluppato da scienziati indipendenti per aiutare i consumatori a comprendere meglio la qualità nutrizionale degli alimenti e aiutarli nelle loro scelte e nei loro comportamenti per migliorare la loro salute;
- #Nutriscore è stato oggetto di numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali che ne dimostrano l’interesse e l’efficacia nel contribuire a guidare i consumatori verso scelte alimentari più sane. Legga qui;
- No, Mr Salvani, #Nutriscore non è un’arma contro la dieta mediterranea che è supportata da tutti i nutrizionisti ma che non si limita, come suggerisci, al consumo di Pecorino Romano, Gorgonzola, Prosciutto e Prosciutto di San Daniele;
- Se i formaggi e i salumi (non solo italiani) sono classificati per #Nutriscore per la maggior parte in D e talvolta E, è perché contengono quantità significative di grassi saturi e sale, e sono anche calorici;
- Come tutti gli alimenti classificati D o E con #Nutriscore, possono essere perfettamente consumati come parte di una dieta equilibrata, ma ovviamente in quantità/frequenze limitate come raccomandato dalla dieta mediterranea;
- Tra le notizie false trasmesse da Salvini: l’olio d’oliva non è rosso / E! È classificato in C per #Nutriscore, corrispondente al miglior punteggio dell’olio vegetale! Lo stesso vale per gorgonzola e prosciutto: si classificano D (non E). E la mozzarella è addirittura C;
- Nutri-Score disturba gli interessi delle grandi aziende del settore alimentare e le lobby che lo respingono, come fa lei. Se Nestlé alla fine ha ceduto in risposta alla domanda dei consumatori, Ferrero, Cocacola, Pepsico, Mars, Mondelez, Unilever, Kellogg’s… si rifiutano ancora di mostrarlo;
- Salvini difende gli interessi di alcuni produttori industriali italiani, ma in nessun momento è preoccupato per la salute dei consumatori italiani … #Nutriscore è stato sviluppato a beneficio dei consumatori anche se va contro alcuni interessi economici.
La replica di Salvini non è ancora arrivata, ma si spera che dopo l’intervento del diretto interessato si plachi una volta per tutte il dibattito sul Nutri-Score.
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