Complottisti scoprono che non puoi bucare le batterie al litio: parte complotto contro l’auto elettrica
La scienza è bella per chi ne conosce i segreti: per tutti gli altri ogni fenomeno scientifico è una misteriosa stregoneria spaventosa come un libro di magia nera, e per molti altri un’occasione per creare click virali.
All’indomani degli incidenti occorsi ad una compagnia di autobus elettrici siamo stati subissati di video, presentati con accenti non proprio eleganti e degni di risposta, dove svariate persone si dedicano ad un pericoloso quanto inutile esperimento.
A colpi di spilloni, chiodi, cacciaviti, martelli, falcetti, coltelli e oggetti appuntiti presi a randellate e martellate per scavare buchi nelle batterie ricaricabili massacrano una batteria ricaricabile per stupirsi di aver scoperto che facendolo prende fuoco.
Quando è letteralmente la prima cosa scritta sull’involucro di ogni batteria al litio: non perforare.
Complottisti scoprono che non puoi bucare le batterie al litio: parte complotto contro l’auto elettrica
Potremmo obiettare che anche sparando al serbatoio di una amata autovettura a benzina in movimento si potrebbe generare una bella combustione e deflagrazione.
Ma prendiamo la foto della prima batteria ricaricabile da Smartphone venduta in un negozio online, con tanto di opzione per gli adesivi per tenerla ben salda.
Per i non anglofoni tradurremo le scritte in inglese
“Non smantellare, perforare, schiacciare, arroventare o bruciare”
Ovviamente diremmo noi.
Le batterie ricaricabili al litio descritte nei vari link come collegate ai veicoli elettrici sono generalmente sicure per l’uso purché usate in modo corretto.
Del resto sono ubiquitarie come abbiamo visto in un passato articolo in cui i complottisti le accusavano invece di essere radioattive (a torto).
In realtà esistono diversi tipi di “batteria al litio”. Le batterie ai polimeri di litio del resto sono tra le più comuni: pensate al fatto che probabilmente ne avete una davanti in questo momento, quella del vostro cellulare e non siete diventati radioattivi, o sono presenti nei giocattoli ricaricabili dei vostri figli, nella vostra Nintendo Switch e nei suoi due JoyCon (i joypad removibili), nel vostro portatile e in qualsiasi apparato elettrico ricaricabile in vostro possesso.
Eppure vi vedo benissimo continuare a usare i vostri cellulari per creare e condividere video anziché gettarli lontano per non assistere al rogo delle vostre braghe.
Una batteria al litio è composta da un “sandwich” di una serie di elementi conduttivi. Perforare o prendere a mazzate una pila per fare un video è quindi l’equivalente di creare una serie di cortocircuiti, quindi scintille quindi fiamme.
Peraltro la batteria così squartata esporrà le sue viscere all’ossigeno, sostanza infiammabile, creando quindi reazioni chimiche che creano quelle fiamme.
Lamentarsi che una batteria ricaricabile prende fuoco se massacrata è esattamente come tagliare a metà una prolunga in casa, farla cortocircuitare finché non prende fuoco la prolunga, la presa e casa vostra e correre dall’assicuratore urlando che siccome la corrente elettrica è poco sicura ora volete un sacco di soldi.
Al danno seguirebbero le beffe: se una batteria prende fuoco dopo averla massacrata di fori, la colpa è solo vostra.
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