La nuova frontiera del complottismo: spiati da gruppi organizzati di origine militare
Non bastavano le scie chimiche, in questo vasto panorama di disinformazione dilagante sui social, dove si fa presto a gridare allo scandalo, alla polemica, in barba a qualunque fondamento scientifico e razionale. La frontiera dell’allarmismo e del complottismo si è spostata ancora più avanti, verso quello che il complottista di turno definisce “fenomeno del controllo mentale a distanza“.
E benché qualcuno si chieda se la sua teoria abbia a suo sostegno delle prove, delle testimonianze, dei dati, qualcuno ne è piuttosto incuriosito. Nelle domande sotto al post, qualcuno chiede di saperne di più. In effetti il concetto è abbastanza inquietante, degno del migliori film di fantascienza. Altro che George Orwell e Philiph Dick. Forse neppure nei loro libri avrebbe trovato spazio per una simile cospirazione.
Complottismo: controllo mentale a distanza
Con un lungo post dove le maiuscole si sprecano, un utente Facebook ha messo le sue informazioni a disposizione di chiunque volesse svincolarsi una volta per tutta dalla dittatura di Facebook, dalle ingiustizie, dalla violazione della privacy, dalla disinformazione. Ha affermato di essere pronto a offrire assistenza a chiunque volesse finalmente diventare un cittadino libero e consapevole. Perché a detta sua, siamo tutti vittime di gruppi organizzati di origine militare che effettuano operazioni clandestine e illegali sulla popolazione. Quando sentiamo rumori in soffitta, in giardino, in garage, quando ci sembra di ascoltare voci ambientali lontane, quando percepiamo anomalie nelle nostre abitazioni, la spiegazione è solo una.
Ed è una scomoda verità che infatti ci viene taciuta dai potenti. Perché il fine ultimo di questo controllo massiccio è sottrarre illegalmente informazioni dai nostri tablet e smartphone. In che modo? Operando sullo spettro elettromagnetico con indagini telematiche e puntamenti a distanza con onde elettromagnetiche e raggi x.
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