Come funziona il segnale GPS e quali alternative ci sono
Ormai ogni cellulare moderno è un ricevitore GPS, tutte le macchine vendute hanno un navigatore satellitare reso possibile dal GPS stesso ed è uno strumento ubiquitario nella vita di tutti.
Ma non sempre è stato così: i più vecchi di voi ricorderanno un tempo senza il GPS, in mezzo chi ricorda le “saponette GPS”, ricevitori da collegare mediante Bluetooth ai cellulari o mediante cavi e slot PCMCIA ai computer portatili.
Ma vediamo di che si tratta
Come funziona il segnale GPS e quali alternative ci sono
Il GPS, di provenienza Americana, nasce da una costellazione di 24 satelliti (poi estesi a 31 con “scorte”) che ruotano intorno al pianeta in un ciclo di 12 ore.
Ogni satellite emette delle onde radio, ogni ricevitore è in grado di percepire quel segnale, triangolando almeno quattro satelliti, che forniranno latitudine, longitudine, tempo e altezza.
Naturalmente più satelliti è possibile agganciare, più preciso sarà il segnale: ipotizzate di dover indicare un punto sulla mappa incrociando diverse linee provenienti da diverse direzioni. Con una linea non otterrete niente, incrociando più linee troverete il vostro tesoro sottoforma di una X.
Ma in questo caso il tesoro è la vostra posizione, ulteriormente corretta da “stazioni di controllo” che servono a verificare ed aumentare la precisione di quei segnali radio.
I satelliti quindi comunicano con le stazioni di controllo in modo da correggere il dato che poi invieranno ai vostri ricevitori in modo che sappiate sempre dove siete.
Il GPS ha una lunga storia, che nasce dall’esplorazione spaziale e passa dal sistema NAVstar, di fatto il primo nome del GPS, sviluppato per uso militare Americano.
Tutt’ora i civili di tutto il mondo possono usare il GPS, anche se ovviamente l’esercito Americano si tiene ben stretto il Precision Positioning System un accesso privilegiato dalla precisione superiore.
Le alternative
I vostri cellulari, specialmente quelli più moderni, supportano già altre “reti satellitare” alternative, come il sistema GLONASS (31 satelliti Uragan, 24 operativi e 4 di scorta) della Federazione Russa, il sistema Cinese BeiDou in corso di costante miglioramento e il sistema Europeo Galileo, interamente concepito per usi civili al momento basato su 30 satelliti artificiali orbitanti (24 operativi più 6 di scorta), interoperabile col sistema GPS.
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