Cocaina nella Coca-Cola: quanto c’è di vero nel tweet di Elon Musk?
Della presenza di cocaina nella Coca-Cola si sta parlando tanto dopo quel tweet ironico di Elon Musk. Dopo l’acquisizione di Twitter, il capo di Tesla e Space X ha scritto: “Comprerò la Coca-Cola per rimetterci dentro la cocaina”. Immediatamente i nomi dei due elementi sono schizzati in vetta ai trend, con utenti che si sono chiesti il motivo di quel tweet. Un fondo di verità esiste ed è scritto nella storia del brand.
Cocaina nella Coca-Cola
Come ci ricorda Newsweek la presenza di cocaina all’interno della ricetta originale della Coca-Cola era stata segnalata dal NIDA, il National Institute on Drug Abuse del governo degli Stati Uniti. Nell’articolo “Coca-Cola’s scandalous past” leggiamo:
La Coca-Cola è stata inventata nel 1885 da John Pemberton, un farmacista di Atlanta, in Georgia, che ha inventato la formula originale nel suo cortile. La ricetta di Pemberton conteneva cocaina, sotto forma di un estratto della foglia di coca, che ha ispirato la parte ‘Coca’ del nome della bevanda. La ‘Cola’ nel nome deriva dalla noce di cola, che contiene caffeina, un altro stimolante.
Ancora:
Asa Candler, anche lui farmacista di Atlanta, acquistò la Coca-Cola da Pemberton e creò la Coca-Cola Company nel 1892. Quando Candler iniziò a pubblicizzare la Coca-Cola come bevanda, rendendola disponibile in tutta l’America, la bevanda conteneva ancora una traccia di cocaina.
Quindi:
Ma nel 1929, con la pressione pubblica e il proibizionismo contro l’alcol in pieno vigore, l’azienda fu costretta a rimuovere ogni traccia di cocaina. La coca cola divenne presto popolare come ‘bibita analcolica’, un’alternativa al superalcolico.
Ecgonina e foglie di coca
Nello specifico la sostanza contenuta nella formula originale della Coca-Cola sarebbe stata l’ecgonina, indicata dai colleghi di Snopes come “precursore della cocaina” in una quantità di cui non sono mai stati resi noti i dettagli. Ciò può scandalizzare oggi, ma due secoli fa era prassi comune includere oppiacei nei medicinali.
Più volte l’azienda americana ha rifiutato tale attribuzione, e nel 2021 la portavoce Ann Moore ha negato che la cocaina – o ecgonina – fosse presente nella formula originale, ma già nel 1988 un altro portavoce, Randy Donaldson, riferì al New York Times: “Gli ingredienti della foglia di coca vengono utilizzati, ma non contiene cocaina ed è tutto strettamente controllato dalle autorità di regolamentazione”.
Come specifica un articolo di fact checking di USA Today, “sebbene le foglie di coca siano illegali negli Stati Uniti, l’azienda le usa ancora per preparare la loro famosa bevanda dopo che sono state ‘decocainizzate’ dalla Stepan Chemical Co. a Maywood, nel New Jersey”.
La formula segreta
Quando si parla di cocaina nella Coca-Cola si fa riferimento alla formula originale di Pemberton, ma è ancora in corso il dibattito sul quantitativo presente nella prima composizione. Secondo This American Life, via Scientific American, un riferimento alla cocaina era stato trovato in un taccuino personale di un amico di Pemberton, la cui ricetta originale è custodita in assoluta riservatezza. Come riporta l’azienda, la formula originale fu conservata nel caveau della Guaranty Bank di New York nel 1919 per poi essere depositata alla Trust Company Bank nel 1925.
Dal 2011, infine, la formula segreta è custodita presso la World of Coca-Cola di Atlanta, il grande centro visitabile dai turisti. Per via di questa assoluta segretezza in oltre un secolo di storia sono state fatte tante speculazioni. Live Science scrive che “c’è motivo di credere” che l’attuale composizione della Coca-Cola contenga estratto non narcotico di foglie di coca.
Quindi?
A parte le dichiarazioni del portavoce Donaldson nel 1988, tuttavia, l’azienda ha sempre negato la presenza di cocaina nella Coca-Cola.
Nel libro For God, Country and Coca-Cola Mark Pendergrast scrive che la questione cocaina nella Coca-Cola rappresenta “un problema di pubbliche relazioni” e accusa John Candler, nipote del fondatore della Coca Cola Company Asa Candler, di aver “tentato di riscrivere la storia negando che la bevanda contenesse cocaina”.
Ad oggi non c’è una verità assoluta, mancando l’accesso alla formula segreta della Coca-Cola.
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